martedì, 30 Settembre 2025
17 C
Comune di Sassuolo
HomeAmbientePorto Vecchio: il Comune di Mirandola chiede lo stralcio dell’ex centro militare...





Porto Vecchio: il Comune di Mirandola chiede lo stralcio dell’ex centro militare logistico dai siti della gara “energia 5.0”

L’Amministrazione Comunale, che nelle settimane scorse ha incontrato il comitato “Salviamo Porto Vecchio”, condivide e sostiene la raccolta firme  promossa dal comitato, attivo da anni nella tutela e valorizzazione dell’area, che in poco tempo ha raccolto oltre 1.700 firme per chiedere che l’ex centro militare logistico di San Martino Spino venga escluso da una procedura che si configura poco coerente con le caratteristiche storiche e ambientali del sito. Per questo ha scritto ai ministeri competenti e alle istituzioni a vario titolo coinvolte per perorare ulteriormente la richiesta di stralcio del “Centro Materiali da Ponte” dall- procedura “Energia 5.0” indetta da Difesa Servizi S.p.A.

La procedura a evidenza pubblica è finalizzata alla concessione di immobili per la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti energetiche rinnovabili (FER), ma si rileva come questa finalità mal si coniuga con le caratteristiche e le prerogative di tutela di un bene come questo, vincolato dal Ministero della Cultura, che ha riconosciuto il “notevole interesse storico e architettonico” del complesso, anche in virtù della sua collocazione nel contesto vallivo denominato “Valle dei Dossi e delle Acque”, e delle sue peculiari caratteristiche costruttive, tipologiche e stilistiche. Sebbene inutilizzato da anni e ulteriormente colpito dagli effetti del sisma del maggio 2012, il complesso è incluso nel Programma delle Opere Pubbliche e dei Beni Culturali danneggiati dal sisma, con un finanziamento pari a 3.800.000€, assegnato al Demanio dello Stato e attuato tramite il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche di Lombardia ed Emilia-Romagna.

L’Amministrazione comunale sostiene la mobilitazione dei cittadini, e sottolinea l’importanza di valutare attentamente il futuro dell’area, riconoscendone il valore identitario per la comunità. Questo evidenzia di ulteriormente la presenza di un importante patrimonio arboreo, anch’esso tutelato.

È necessario che ogni scelta sul futuro di Porto Vecchio avvenga in linea con i vincoli culturali e paesaggistici già riconosciuti e sanciti nel decreto di tutela, favorevoli all’individuazione di soluzioni capaci di coniugare le esigenze strategiche nazionali in materia di energia con la tutela del nostro patrimonio storico”, dichiara il Sindaco di Mirandola Letizia Budri.

Il Comune di Mirandola rinnova la piena disponibilità a collaborare con le istituzioni competenti, con spirito costruttivo, per individuare soluzioni alternative che valorizzino l’identità e la memoria del territorio, senza comprometterne l’integrità.

















Ultime notizie