“Ci sono solo due modi per essere fino in fondo solidali con i sanitari che vengono pestati: la certezza che chi alza la mani pagherà velocemente e senza sconti per ciò che ha fatto. E poi l’applicazione di misure che facciano sentire davvero protetto il personale. Perché i lividi e la paura non si curano solo con le parole”. Così Gennaro Ferrara, leader di Cisl Fp Emilia Centrale, commenta l’ennesima storia di violenza, stavolta subita da un medico e un infermiere in servizio al Pronto soccorso di Vignola.
E annuncia che ora le cose possono (finalmente) cambiare: “Entro la metà di ottobre, scatterà il nuovo contratto collettivo, fortemente voluto da Cisl Fp. Nelle norme c’è una novità rivoluzionaria, che è nata qui a Modena, grazie al nostro sindacato: l’azienda ora sarà tenuta a garantire l’assistenza legale ai suoi dipendenti vittime di violenza. I sanitari pestati non dovranno più rinunciare ad una tutela legale come invece è troppo spesso successo fino ad oggi. Per un motivo semplice: da uno stipendio di 1.700 euro al mese non ti puoi permettere di togliere il compenso di un legale”.
PARTI CIVILI AL PROCESSO
Novità numero due: il nuovo contratto prevede la facoltà aziendale di costituirsi parte civile nei processi contro i picchiatori. “Presseremo Ausl e Azienda Ospedaliero-Universitaria affinché non esitino ad utilizzare anche questo strumento processuale, destinando i risarcimenti ad un fondo per le vittime delle aggressioni”, assicura il sindacalista.
Resta molto lavoro da fare per quel che riguarda la difesa durante un’aggressione. Cisl Fp non molla e continua a chiedere di dotare tutto il personale medico e sanitario che opera nei servizi ad alto rischio di braccialetti geolocalizzati per la chiamata tempestiva dei soccorsi. Misure tanto più utili come a Vignola o in altri presidi periferici.
INTESA VICINA PER LE BODYCAM AL 118
Nei prossimi giorni si potrebbe realizzerà un’altra storica battaglia del sindacato per la sicurezza dei sanitari: l’introduzione delle bodycam a favore del personale del 118 che opera nell’emergenza urgenza.
“Siamo pronti a spingere affinché si arrivi ad un ottimo accordo con l’azienda Usl di Modena, sulla base del documento che ora è sul tavolo e che può essere ulteriormente migliorato. Ringraziamo Ausl per aver recepito quella che era una nostra richiesta forte. Portiamo a casa il risultato, questo è l’obiettivo. Renderemo Modena la prima in regione ad applicare questa innovazione essenziale. La bodycam, infatti, permette di registrare audio e video in caso di pericolo – chiosa Ferrara –, elementi molto importanti per far scattare le pene severe previste dalla nuova legge Nordio”.