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“Abitare la montagna”: il patrimonio immobiliare dell’Appennino tra prospettive, criticità e soluzioni

L’Appennino bolognese sta affrontando, negli ultimi anni, sfide legate al saldo demografico – che registra percentuali nettamente superiori rispetto alle altre aree interne italiane, come emerge dal Rapporto Montagne Italia 2025 di Uncem – e alla gestione del patrimonio immobiliare: di fronte a un significativo numero di abitazioni vuote o sottoutilizzate infatti si assiste a una crescente domanda di affitti da parte di nuove e nuovi residenti, che dal 2021 segna un trend positivo soprattutto in alcuni Comuni e frazioni, come Loiano, Camugnano, Monghidoro e Lizzano in Belvedere.

Come armonizzare domanda e offerta? Quali politiche e progettualità mettere in campo per rendere disponibili le abitazioni a chi decide di eleggere i territori collinari e montani a proprio spazio di vita? Se ne parlerà lunedì 15 settembre alle ore 18.30 negli spazi di BIS Bologna Innovation Square in Piazza Liber Paradisus in “Abitare la montagna. Sfide e opportunità dell’Appennino”, quinto appuntamento del ciclo “Vivere e lavorare in Appennino – L’Appennino è casa mia”, progetto promosso da BIS Bologna Innovation Square, piattaforma di innovazione di Città metropolitana e Comune di Bologna, nell’ambito delle attività di valorizzazione dell’Appennino bolognese portate avanti da BIS Appennino.  Nove appuntamenti, iniziati a giugno e in programma fino a novembre, rivolti a studenti, famiglie, professionisti e lavoratori – con un’attenzione speciale ai profili ad alta specializzazione – intenzionati a trasferirsi sui nostri Appennini.

Ospite della serata Sarah Gainsforth, giornalista e ricercatrice indipendente specializzata sui temi dell’abitare e delle politiche urbanistiche, il cui ultimo libro – “L’Italia senza casa. Politiche abitative per non morire di rendita” (Laterza, 2025) – esamina il fenomeno del passaggio dalla casa come diritto alla casa come merce, soprattutto nei centri storici delle grandi città che espellono progressivamente i residenti, mentre dominano incontrastate la rendita e la finanziarizzazione dello spazio pubblico. E, per motivi differenti, anche l’Appennino sembra affrontare la difficoltà della scarsa disponibilità di case: a dialogare con Gainsforth per approfondire le criticità che il territorio vive e le progettualità messe in campo per facilitare l’insediamento di nuove persone saranno Ambrogio Dionigi, Presidente Fondazione Abitare Bologna, Gianluigi Bovini, esperto e autore del volume “Sette montagne, otto colline e una pianura” (Pendragon, 2025), il Segretario generale della CISL Area metropolitana bolognese Enrico Bassani, Chiara Pazzaglia, Presidente ACLI Bologna, Alessandro Santoni, Sindaco di San Benedetto Val di Sambro e coordinatore nazionale ANCI Piccoli Comuni, Michele Iuliano della Scuola Ecologia Politica in Montagna ed Egle Teglia dell’Agenzia Immobiliare Pepoli.

Nove sono gli appuntamenti del ciclo “Vivere e lavorare in Appennino – L’Appennino è casa mia” in programma tra Bologna (negli spazi di BIS Bologna Innovation Square, Piazza Liber Paradisus 14) e i Comuni montani: tra momenti di dialogo e networking, tavole rotonde, formazione, workshop e visite sul territorio, gli incontri daranno una visione delle opportunità legate alla vita in Appennino, esplorando i temi legati al Vivere (servizi, welfare, casa), al Lavorare (talenti, imprese, opportunità, auto imprenditorialità), alla Cultura (ricerca artistica, rassegne culturali e rigenerazione di spazi) e al Benessere (turismo, benessere, ambiente e scoperta del territorio).

Il progetto “Vivere e lavorare in Appennino – L’Appennino è casa mia” si inserisce nell’ambito delle politiche di valorizzazione del territorio montano, nel quadro dell’attività dello Sportello Vivere e lavorare in Appennino di BIS Bologna Innovation Square, che quotidianamente offre un servizio di promozione e supporto alla nuova residenzialità e allo sviluppo sostenibile nel territorio montano, sia con uno sportello fisico attualmente attivo nel Comune di Castiglione dei Pepoli e in procinto di trasferirsi nella sede del Centro di Ricerche ENEA del Brasimone, sia attraverso incontri online o in presenza.

“Vivere e lavorare in Appennino – L’Appennino è casa mia” è gestito dalla Città metropolitana di Bologna nell’ambito del progetto “Rete Metropolitana per la Conoscenza La Grande Bologna” inserito nella linea progettuale «Piani Integrati – M5C2 – Investimento 2.2» del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

L’iniziativa si inscrive inoltre nel perimetro più ampio delle attività portate avanti dalla Città metropolitana di Bologna ed è supportata dal dialogo con progetti in essere quali Insieme per il lavoro, Progetti di Impresa, Bologna for Talent e dalle opportunità relative ai diversi bandi che hanno coinvolto in questi anni il nostro Appennino.

Tutte le informazioni sono reperibili sul sito www.bolognainnovationsquare.it

















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