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Capozza (Fit Cisl Reggio) replica a Seta

“Il mondo è pieno di sport strani. Diciamo che se ci fosse il campionato di ribaltamento della frittata, Seta arriverebbe sempre al primo posto. Abbiamo avuto il piacere di leggere la replica aziendale, per la quale il trasporto pubblico di Reggio funziona benissimo e gli studenti reggiani sono (quasi) i più tutelati del mondo. Siamo oltre le bugie, questo è metaverso”.

E’ più che netto Gaetano Capozza, leader di Fit Cisl Reggio Emilia, nella risposta che indirizza all’azienda del Tpl. Sarebbe meglio dire un fact checking, in tre punti.

Punto numero uno: l’azienda si è dimenticata di spiegare quanti autisti le mancano. Cioè il dato chiave. “Lo ribadiamo noi. Sono almeno 50. Siccome gli asini potranno anche volare, magari con l’intelligenza artificiale, ma gli autobus non si guidano senza autisti, la bozza di  turni che Seta ha consegnato pochi giorni fa è il copia e incolla della versione 2024, già farcita coi tagli. Erano 177 i turni 2024, sono 175 i turni previsti dal 15 settembre.  Sostenere che tutto sia perfetto e che il contratto di servizio sarà rispettato serve a Seta per tranquillizzare i Comuni soci, dato che pare abbiano dato un aut aut all’azienda”, sottolinea Capozza.

Facciamo parlare i numeri: Seta non ha la forza per recuperare tutte le linee cancellate, accorpate e riviste negli ultimi due anni, i 195 autisti superstiti di oggi bastano a malapena per far funzionare un sistema di corse tagliate. “E anche con questo schema gli autisti ce la potranno fare solo con un numero folle di straordinari e i tristemente famosi turni massacranti, a causa dei quali Seta continua a perdere autisti su autisti. Ecco perché siamo già in ginocchio: bastano una manciata di malattie per far saltare il banco con nuovi disservizi per gli studenti e per tutti gli altri pendolari, proprio come successo negli anni precedenti”.

A proposito di straordinari, è dal settembre 2023 che Seta si rifiuta di fornire a Fit Cisl la documentazione richiesta e più volte sollecitata, anche in sede istituzionale. “E’ in quelle carte la fotografia del pasticcio gestionale. Visto che Seta parla solo sui giornali, le rinnoviamo pubblicamente l’invito”, continua Capozza.

Punto numero due: basta leggere i giornali reggiani degli ultimi due anni. Autobus pollaio, guasti, studenti lasciati a piedi o che non possono salire sui mezzi stracolmi a causa delle corse tagliate. Coincidenze con i treni che vanno in fumo. Hanno occupato tg e pagine intere i guai a Reggio, Castelnovo di Sotto, Campegine, Cadelbosco Sopra ecc. ecc. ecc., con genitori che dovevano andare a portare e prendere i figli, aumentando il traffico cittadino nel capoluogo e chiedendo permessi sul lavoro. “Incredibile: Seta ora sostiene che gli studenti ‘non hanno subito riduzioni in questi anni’. La sintesi è una sola: Seta si prende a schiaffi con la verità quando parla di studenti e tace completamente sugli altri tipi di pendolari. Eppure abbiamo chiesto garanzie anche per loro. Per Seta sono forse più sacrificabili?”, asserisce Capozza.

Infine, il punto numero tre. I sindacati hanno chiesto un incontro a Seta e all’Agenzia per la Mobilità agli inizi di luglio, anche per capire come si stesse preparando la partenza dell’anno scolastico. Sono stati necessari due mesi per programmarlo. Due mesi, sessanta giorni. “L’incontro ci sarà nel pomeriggio di oggi e in quella sede ribadiremo che Seta sta campando sui sacrifici degli autisti, gli unici che non hanno colpe. La loro voce è stata forte e chiara nei numeri del sondaggio realizzato da Fit Cisl, Uil e Ugl Autoferro nel febbraio di quest’anno: il 58% vuole lasciare questa azienda”, chiosa Capozza.

















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