“Il 7 febbraio scorso Seta prometteva solennemente a Reggio e agli altri Comuni soci di recuperare le corse tagliate nel 2024 e di migliorare il servizio, in tempo per la partenza dell’anno scolastico. L’ennesima bufala: tra 11 giorni le scuole si rimetteranno in moto e mancano almeno 50 autisti. Dobbiamo pregare che nessuno si ammali o si faccia male. Deve ancora suonare la prima campanella e tecnicamente siamo già in ginocchio”.
Così Gaetano Capozza, leader di Fit Cisl a Reggio Emilia, commenta la situazione del trasporto pubblico locale alla vigilia del periodo più delicato dell’anno, quando circa 22.000 studenti delle superiori torneranno in classe, sperando di poter contare su un servizio affidabile.
“Dopo un incontro spostato tre volte dall’azienda, finalmente abbiamo visto la bozza dei turni, è il copia e incolla dell’organizzazione dello scorso anno. Le corse tagliate non sono state riattivate e siamo alle prese con una pesantissima mancanza di autisti. Gli effettivi su cui Seta può contare sono 195 piloti, significa che mancano almeno 50 autisti tra personale mai rimpiazzato dopo le dimissioni e figure che sono fuori combattimento per infortuni, inidoneità, malattie gravi e altri problemi. Un numero troppo scarso, che costringerà questi professionisti a fare i salti mortali per gestire l’enorme massa di pendolari in movimento dal 15 settembre”.
POCO RISPETTO PER I PENDOLARI
Secondo il sindacalista della Fit Cisl reggiana, i manager di Seta ancora una volta stanno dimostrando “di aver poco rispetto per i pendolari, per gli studenti e le loro famiglie, per tutti coloro che pagano all’azienda un biglietto o un abbonamento niente affatto economico. Se la situazione non fosse così pessima, ci sarebbe da ridere di fronte all’ipotesi di aumento del costo dei biglietti. Idea che i vertici di Seta hanno accarezzato nei mesi scorsi, a quanto pare rimediando un secco no dai Comuni. Appunto: sembra una presa in giro quella rifilata al Comune di Reggio e al Comune di Modena, capofila di quel movimento di Sindaci che da oltre un anno chiedono di pagare meglio gli autisti, per bloccarne la fuga, e dicono basta alla logica di un trasporto pubblico gestito senza risultati per i cittadini”.
CHIAREZZA SUL GOVERNO DI SETA
Ma non solo. Capozza evidenzia che l’unico modo per tornare a far camminare insieme le parole ‘Tpl’ e ‘qualità’ passa per la chiarezza sul governo di Seta.
“I Comuni di Reggio, Modena e Piacenza, con le relative Province, devono riprendere in mano la guida della società – sottolinea Fit Cisl Reggio –. Gli investimenti hanno seguito fin qui uno schema semplice: decine di milioni di euro in nuovi autobus che fanno un figurone nei bilanci aziendali, poche briciole agli autisti, che qualcuno sperava di comprare con un buono pasto. Restano intatti i turni massacranti e le condizioni di lavoro inadeguate che stiamo denunciando da oltre due anni”.
Una posizione su cui Fit Cisl a Reggio è sempre stata molto chiara. Una posizione, soprattutto, su cui si è espressa in modo straordinariamente netto la Corte dei Conti lo scorso giugno, di fatto ordinando ai soci pubblici di riprendere il controllo e la leadership di Seta, anche sulla materia fondamentale delle condizioni di lavoro all’interno dell’azienda. “Sappiamo che i Comuni si stanno confrontando e siamo certi che la magistratura contabile stia monitorando l’evolversi della situazione. Questo nodo andrà sciolto in tempi relativamente rapidi, le gare per l’affidamento del servizio sono alle porte e non possiamo permetterci di lasciare Seta ancora a bagno maria”, chiosa Capozza.