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Ticket sanitario azzerato per i lavoratori colpiti dalle crisi aziendali

La Regione Emilia-Romagna conferma l’esenzione dal pagamento delle prestazioni ambulatoriali per chi ha perso l’occupazione o si trova sospeso dal lavoro, estendendola anche ai familiari a carico. Accanto a questo intervento, nello stesso provvedimento viene garantita la distribuzione gratuita dei farmaci in fascia C, inseriti nei prontuari aziendali, alle famiglie indigenti individuate dai Servizi sociali.

Le misure, deliberate dalla Giunta, entreranno in vigore dal 15 settembre 2025 e resteranno valide fino al 31 agosto 2026, con una copertura complessiva di 225mila euro l’anno a carico del bilancio regionale.

In particolare, l’esenzione è destinata a chi, a partire dal primo gennaio 2015, ha perso involontariamente il lavoro a tempo indeterminato o cessato un’attività autonoma con partita IVA senza avere poi trovato una nuova occupazione stabile; a chi risulta sospeso dal proprio rapporto di lavoro e beneficia di ammortizzatori sociali ordinari, straordinari o in deroga; e infine ai familiari fiscalmente a carico di persone che rientrano in queste situazioni.

“Abbiamo voluto dare continuità a un impegno che va oltre l’assistenza sanitaria- sottolineano gli assessori regionali Massimo Fabi (Politiche per la Salute) e Giovanni Paglia (Lavoro)-. Garantire cure gratuite a chi ha perso il lavoro o vive l’incertezza di un futuro occupazionale è un segnale tangibile di vicinanza verso chi si trova in una fase difficile della propria vita professionale e personale. La sanità pubblica e universalistica che difendiamo si fonda proprio sulla capacità di garantire il diritto di cura a chi è più esposto”.

I destinatari

Per ottenere l’esenzione bisogna essere cittadini residenti in un comune dell’Emilia-Romagna, possedere un’attestazione Isee (Indicatore situazione economica equivalente) pari o inferiore a 15mila euro ed essere privi o sospesi dal lavoro.

Il richiedente deve aver perso involontariamente il lavoro dipendente a tempo indeterminato non intermittente dopo il 1^ gennaio 2015, oppure aver cessato un’attività di lavoro autonomo esercitata tramite la titolarità di una partita iva.

Inoltre, non deve mai essersi rioccupato, dopo la perdita dell’impiego, con un altro lavoro dipendente a tempo indeterminato non intermittente o con attività di lavoro autonomo diversa dalle forme parasubordinate o occasionali.

L’esenzione comprende anche i lavoratori sospesi da un rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato che siano in cassa integrazione ordinaria, straordinaria o in deroga, oltre ai familiari a carico di chi è in possesso dei requisiti.

Per ottenere l’esenzione, il cittadino in possesso dei requisiti deve autocertificare il diritto all’esenzione tramite Fascicolo Sanitario Elettronico (un’autocertificazione per ogni persona esente, compresi i familiari a carico).

Una volta accolta, l’esenzione garantisce la gratuità delle prestazioni specialistiche ambulatoriali e dei farmaci in distribuzione diretta compresi nei prontuari aziendali, fino alla data di scadenza prevista dal provvedimento.

















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