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L’export della provincia di Reggio Emilia: l’analisi Lapam Confartigianato mostra un -4% nel primo trimestre 2025

Negli ultimi 12 mesi (da aprile 2024 a marzo 2025) la provincia di Reggio Emilia ha esportato beni per un valore di 12 miliardi e 838 milioni di euro, pari al 15,9% dell’export regionale. A indicarlo un’analisi dell’ufficio studi Lapam Confartigianato che rimarca come nel 2024 si sia assistito a un calo delle esportazioni provinciali del 6,8%. Nei primi tre mesi del 2025, il calo dell’export prosegue segnando un -4% sul primo trimestre 2024: un dato che pone Reggio Emilia al sestultimo posto tra le 30 principali province esportatrici.

In controtendenza l’export relativo alle micro e piccole imprese che mostra una performance migliore. Nel dettaglio settoriale, per i settori a maggior concentrazione di MPI (quali alimentari, legno, mobili, moda, prodotti in metallo e altre manifatture) che rappresentano il 29,6% dell’export manifatturiero, si osserva una crescita dell’export del 4,9% nei primi 3 mesi del 2025, in miglioramento rispetto al -1,1% dello stesso periodo dell’anno precedente. Tra i settori di MPI si osservano dinamiche positive al primo trimestre 2025 per l’Alimentare (+9,1% e rappresenta il 18,2% dell’export di MPI), Moda (+5,5% e rappresenta il 64,7% dell’export di MPI) e altre manifatture (tra cui Strumenti e forniture mediche e dentistiche, in crescita del 5,3%). Al contrario, si osservano cali per Mobili (-9,8%), Legno e prodotti in legno e sughero esclusi i mobili (-3%) e Prodotti in metallo, esclusi macchinari, (-1,5%).

Tra i restanti settori, le esportazioni di Macchinari e apparecchiature, primo settore per valore dell’export (rappresenta il 36% dell’export manifatturiero provinciale), calano dell’11,6%. Prosegue il calo dell’export della Meccanica che nei primi 3 mesi del 2025 segna un -9,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, in linea con la dinamica del 2024 (-9,8%).

Dopo un 2024 in calo (-6,1%), nel primo trimestre 2025 prosegue il calo delle vendite reggiane verso la Germania (-5,9%). In particolare, Reggio Emilia rientra tra le prime 15 province specializzate in export di macchinari verso il paese tedesco, che avevano subito un forte rallentamento nel 2024 (-17,8%). I primi tre mesi del 2025 confermano una diminuzione del 12,6%. Nei primi tre mesi dell’anno, le esportazioni verso gli Stati Uniti, secondo mercato di riferimento per la provincia, segnano un -13%, trainate dal crollo dei Macchinari (-25,1%).

«I numeri dell’ufficio studi – commenta a conclusione Gilberto Luppi, presidente Lapam Confartigianato – mostrano chiaramente come l’instabilità stia incidendo notevolmente sull’economia del territorio. I conflitti in Medio Oriente, quello tra Russia e Ucraina e le tensioni tra India e Pakistan mettono a rischio 1 miliardo di esportazioni reggiane, pari al 5,4% del valore aggiunto provinciale, superiore al 3,3% medio nazionale, facendo rientrare Reggio tra le 12 province più esposte verso questi paesi. Nel primo trimestre 2025, inoltre, l’export reggiano verso queste zone di conflitto è calato del 3,6%. Dati che devono fare riflettere la nostra classe politica che ha l’obbligo e il dovere di adottare tutte le misure necessarie per salvaguardare il tessuto imprenditoriale locale».

















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