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Modena, asportata con tecnica mininvasiva rara una neoplasia di 20 centimetri al retto-sigma

L’équipe di Endoscopia Digestiva dell’Ospedale Civile di Baggiovara ha eseguito un intervento complesso evitando la stomia, confermando il proprio ruolo di polo di eccellenza nazionale

Da sinistra Giancarmine Fernicola, Leonardo D’Ambrosio, Giuseppe Grande, Teresa Frattaruolo e Valerio Ottaviani

Un delicatissimo intervento di dissezione sottomucosa endoscopica (ESD) eseguito all’Ospedale Civile di Baggiovara dal team dell’UOC di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, diretto dalla Dottoressa Rita Conigliaro, ha permesso di asportare radicalmente una vasta lesione neoplastica di 20 centimetri, che interessava in tutta circonferenza il retto e il sigma distale, fino al contatto diretto con il canale anale, evitando al paziente — un uomo di 69 anni proveniente da un’altra regione — la stomia intestinale definitiva.

L’operazione è stata eseguita recentemente mediante l’utilizzo di una tecnica mininvasiva, consentendo la conservazione dell’organo e garantendo al tempo stesso la radicalità oncologica. Nello specifico, l’intervento è stato eseguito dal Dottor Giuseppe Grande, responsabile aziendale per le resezioni endoscopiche complesse del tratto gastroenterico; e ha richiesto l’assistenza anestesiologica dell’équipe diretta dalla Dottoressa Lesley De Pietri oltre al supporto del personale infermieristico con specifico addestramento, coordinato dall’infermiere Valerio Ottaviani.

«Siamo tra i pochissimi centri in Italia a trattare polipi e neoplasie superficiali di queste dimensioni – spiega il Dottor Giuseppe Grande – utilizzando la dissezione sottomucosa, metodica che, grazie a un elettrobisturi di pochi millimetri, consente di scollare la neoplasia nella sua interezza dalla parete intestinale, preservando la funzione d’organo. La resezione en bloc garantisce una bassissima incidenza di recidive e consente una precisa valutazione istopatologica, anche grazie alla stretta collaborazione con il Professor Luca Reggiani Bonetti».

«Solo nel 2024 – evidenzia la Dottoressa Rita Conigliaro – abbiamo eseguito oltre cento interventi di dissezione sottomucosa e resezione complessa di lesioni polipoidi e neoplastiche. Inoltre l’Endoscopia Digestiva ogni anno segue oltre cento pazienti affetti da Esofago di Barrett, più di 50 con acalasia , circa 150 trapiantati di fegato, provenienti sia da Modena che da altri centri italiani. Questi numeri confermano il ruolo di Modena come uno dei principali centri di riferimento nazionali per la patologia gastrointestinale».

Il Centro di Endoscopia Digestiva di Modena si è consolidato cinque anni fa grazie all’unificazione dei reparti del Policlinico e dell’Ospedale di Baggiovara. Il centro è diretto dalla Dottoressa Rita Conigliaro e coadiuvato dalla Dottoressa Helga Bertani, responsabile della piastra endoscopica del Policlinico. È formato da 9 medici e 4-5 specializzandi all’anno, con un’attività che supera i 20mila esami annui. Riconosciuto come polo di eccellenza, il centro è attrattivo anche per pazienti e professionisti provenienti da altre province e regioni. È particolarmente specializzato nella patologia biliopancreatica (1.000 ERCP e 800 ecoendoscopie biliopancreatiche l’anno), nelle malattie funzionali e precancerose dell’esofago (come acalasia, disfagia da sclerodermia, Esofago di Barrett) e nel trattamento mininvasivo dei tumori superficiali dell’apparato digerente.

«Il nostro lavoro – conclude la Dottoressa Rita Conigliaro – si ispira a tre principi fondamentali: servizio al malato e alla comunità, formazione continua di medici e infermieri, e innovazione tecnologica, ambito in cui Modena è sempre stata pioniera».

 

















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