I recenti incidenti sono stati purtroppo l’occasione per riproporre alla Città Metropolitana un annoso tema: quello della incidentalità e della conseguente necessità di messa in sicurezza dell’intersezione tra le strade provinciali Fondo Valle Savena e 59 che collega Loiano con Monzuno. Annoso perché dura da 8 anni, ossia da quando il Consigliere metropolitano e Sindaco di San Benedetto Val di Sambro Alessandro Santoni la chiese per la prima volta, poco dopo la sua prima elezione in Città Metropolitana.
Tale situazione ha spinto i Consiglieri del Gruppo Uniti per l’Alternativa ad interrogare direttamente il Sindaco della Città Metropolitana per chiedergli innanzitutto se ritiene di poter annoverare tale intersezione tra quelle pericolose e, in conseguenza, se l’ex Provincia oggi Città Metropolitana ritiene sia arrivato il momento di progettare e realizzare interventi di messa in sicurezza dell’incrocio.
Alessandro Santoni, Consigliere Metropolitano del Gruppo Uniti per l’Alternativa e Sindaco di San Benedetto Val di Sambro: “La Strada Provinciale Fondovalle Savena rappresenta la più importante viabilità di collegamento con la Città di Bologna per tutti i nostri Comuni della Valle del Savena, per questo è utilizzata quotidianamente da un numero elevato di pendolari, dalle corriere che trasportano studenti, nonché da turisti diretti nei luoghi dell’Appennino. Per queste motivazioni è rilevante il numero di veicoli che quotidianamente, anche nel periodo estivo, attraversano l’intersezione con la SP59 Loiano-Monzuno che, purtroppo, è continuamente interessata da incidentalità, al punto che sono sempre maggiori le segnalazioni di pericolo che rileviamo e che riceviamo dai cittadini. Per queste motivazioni, abbiamo ritenuto necessario interessare direttamente il Sindaco Metropolitano presentando nuovamente un’interrogazione con la quale chiediamo interventi di messa in sicurezza e relative tempistiche. Nuovamente perché io stesso già il 10 luglio del 2017, ossia 8 anni fa, presentai una analoga richiesta, ricevendo risposta negativa dalla Città Metropolitana. La speranza è che oggi gli amministratori siano disponibili a fare scelte diverse.”