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Crisi dei negozi a Carpi, Confesercenti Terre d’Argine: “in centro storico offerta di generi alimentari limitata. Tre le soluzioni”

Nel centro storico di Carpi sono sempre meno i negozi di generi alimentari. Recuperare l’ex Mercato Coperto, i negozi sfitti e incrementare i banchi alimentari del mercato cittadino: sono le proposte di Confesercenti Terre d’Argine

Negli ultimi anni a Carpi si è assistito a una proliferazione di grandi e medie superfici di vendita alimentari nelle zone periferiche e semiperiferiche della città, fase ancora in corso viste le aperture annunciate in zona tangenziale Bruno Losi e nell’ex stabilimento Blumarine. Quello che è mancato, invece, è stato un adeguato incremento dei negozi alimentari in centro storico. Questo ha comportato uno spostamento dell’asse commerciale della città verso la periferia.

L’analisi arriva da Confesercenti Terre d’Argine, ed è il Direttore di Area Massimiliano Siligardi a sottolinearlo: “La vendita di alimentari è da sempre un indispensabile elemento di attrazione, che contribuisce a diversificare e a completare l’offerta commerciale a favore di coloro che vivono e frequentano il centro cittadino. Insieme alla fondamentale attività di promozione territoriale e di organizzazione di eventi, è necessario trovare degli strumenti per incrementare l’offerta di alimentari in centro”.

Silingardi suggerisce all’Amministrazione Comunale almeno tre strade: “In primo luogo il recupero dell’ex Mercato Coperto, chiuso ormai da un decennio. E’ una struttura che deve mantenere la sua vocazione commerciale di mercato alimentare e non deve essere destinata a centro di formazione. Poi ci sono i negozi sfitti. Si devono trovare degli strumenti per favorire l’aperura di negozi alimentari: si può pensare ad una fiscalità di vantaggio su canoni di locazione calmierati, a contributi sia a garanzia di morosità, spese legali, danni subiti, che a copertura di attività tecnico amministrative e interventi manutentivi per la messa a norma dei locali. Infine c’è un’ulteriore opportunità costituita dai mercati settimanali del giovedì e del sabato. Il nuovo Regolamento consente di incrementare il numero dei posteggi da adibire alla vendita di generi alimentari, che attualmente sono soltanto due. Si può ipotizzare di creare un apposito spazio mercatale, in Piazza Martiri o nelle aree immediatamente limitrofe. Favorire l’ingresso di questa tipologia di banchi contribuisce non solo alla riqualificazione del mercato, ma migliora l’offerta merceologica dell’intero comparto commerciale del centro”.

 

















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