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Riflessione del Sindaco di Scandiano, Daviddi alla luce dei risultati del primo semestre di Iren

Settimana scorsa sono stati resi noti, tramite i canali ufficiali e i media, i dati della così detta ‘semestrale’ (il bilancio dei primi 6 mesi del 2025) di Iren.

Si tratta di numeri incontestabilmente positivi: Ricavi consolidati a 3.485,6 milioni di euro – + 29,2% rispetto allo stesso periodo del 2024 – Margine operativo lordo (ebitda) pari a 726 milioni – +14% rispetto al primo semestre 2024 – Utile netto pari a 184 milioni di euro – + 24% rispetto ai primi sei mesi del 2024 – Investimenti tecnici pari a 900 milioni con un +14% – Investimenti finanziari pari a 522 milioni di euro.

Un indebitamento finanziario in aumento del 4% legato al pagamento dei dividendi.

Sono dati molto importanti. Che testimoniano certamente uno stato di salute apprezzabile da parte della multiutility la cui governance, è bene ricordarlo sempre, è per il 53,25% di natura pubblica e il rimanente rappresentato dal flottante formato da investitori istituzionali o retail.

Trovo assolutamente positivo la strategia adottata dai vertici di Iren di aver diversificato il più possibile gli investimenti, anche tenendo  un occhio di riguardo alla sostenibilità, come il bilancio dei primi sei mesi del 2025 conferma.

Tuttavia una rapida riflessione merita di essere condivisa con la cittadinanza.

Da amministratore pubblico, che guarda innanzitutto al benessere della comunità che amministra, non posso non pensare che una parte di quegli utili potrebbe essere a buon diritto utilizzata per sostenere le famiglie nel far fronte a costi sempre maggiori per quanto riguarda la gestione dei rifiuti e dell’energia. Il buon senso e la realtà che affrontiamo quotidianamente ci guida in questa rapida analisi.

Una posizione, questa, che il Comune di Casalgrande terrà e proporrà in tutte le sedi in cui sarà chiamata a confrontarsi con l’azienda. Lo farà con quello spirito costruttivo e dialogante che le è proprio, ma anche con la convinzione, che, oggi, famiglie, imprese, cittadini debbano essere messi al centro dell’azione di una realtà a maggioranza pubblica come Iren, e sostenuti con maggiore concretezza.

Ritengo, sempre per rimanere nell’ambito delle proposte, che l’attuale regolamentazione di Atersir che vieta ai Comuni di usare il dividendo generato durante l’anno per calmierare le tariffe per quello stesso Comune, debba essere radicalmente modificato. Si tratta di un divieto oggi fuori dal tempo, superato da una realtà che ci obbliga a guardarla con occhi nuovi e  prendere decisioni differenti rispetto al passato, viste le gravi criticità dal punto di vista economico che stanno vivendo famiglie e imprese.

















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