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Dazi USA: il Partito Democratico di Sassuolo al fianco del Distretto Ceramico

Il Partito Democratico di Sassuolo esprime forte preoccupazione per gli effetti dei dazi del 15% introdotti dagli Stati Uniti sulle importazioni europee, con conseguenze gravi per il nostro territorio, dato che andranno ad impattare sul settore della ceramica, l’automotive e tutto l’indotto di piccole e medie imprese che reggono il nostro territorio e che per l’85% hanno una tendenza di esportazione all’estero, soprattutto gli USA.

“È grave e inaccettabile l’atteggiamento del Governo Meloni, rimasto sostanzialmente inerme di fronte a una decisione unilaterale degli Stati Uniti che colpisce pesantemente i nostri settori strategici. Non solo l’esecutivo non ha intrapreso azioni concrete per difendere il tessuto produttivo nazionale, ma si è mostrato supinamente obbediente, accettando un accordo asimmetrico che penalizza le imprese italiane a vantaggio di interessi altrui” – si legge nella nota del Partito Democratico, Circolo di Sassuolo.

“Come evidenziato da Confindustria, Orsini, l’introduzione dei dazi statunitensi al 15% avrà una ricaduta negativa di circa 22,6 miliardi sull’economia italiana, che nel 2024 ha esportato per un valore complessivo di 623 miliardi di euro. Questi dati parlano di famiglie, di lavoratori e lavoratrici che pagheranno più di tutti questi dazi tra licenziamenti, aumento dei prodotti di consumo e delle utenze. Rileviamo che per il Governo l’economia italiana, il futuro delle nostre imprese e delle famiglie è una merce di scambio al fine di accontentare e rendersi suddita del Presidente Trump. Si sta svendendo l’Italia sull’altare di chi eleva la legge del più forte a modalità di contrattazione e di modus operandi in geopolitica. Noi non ci stiamo!”

“Chiediamo al Governo e alle istituzioni competenti di intervenire immediatamente con un piano straordinario di sostegno alle aziende colpite. Come Partito Democratico a livello nazionale abbiamo avviato un piano di ripensamento delle politiche industriali italiane nel medio periodo, ma ad oggi serve un’azione immediata, come ad esempio una riduzione selettiva dell’IRPEF e dell’IRAP per i settori del Distretto Ceramico, contributi a fondo perduto per l’innovazione e il rilancio dell’export (in linea con modelli come Industria 4.0), sovvenzioni per la ricerca e sviluppo finanziati con fondi europei e non a carico delle aziende e un sistema di compensazione dei danni subiti, che consenta di evitare licenziamenti e mantenere i livelli occupazionali.

Occorre inoltre promuovere un Piano straordinario per la difesa del Made in Sassuolo, che includa strumenti contro la concorrenza sleale, investimenti strutturali nelle filiere strategiche e clausole difensive anti-dumping”.

“Infine – conclude il Partito Democratico, Circolo di Sassuolo – vogliamo esprimere sostegno e vicinanza alle iniziative delle organizzazioni sindacali, come CGIL e CISL che già si sono rese protagoniste di posizioni forti sul tema, agli imprenditori, alle associazioni e agli amministratori del Distretto Ceramico impegnati nella difesa del lavoro, del tessuto produttivo e dell’identità industriale del nostro territorio. Questa è una battaglia che ci dovrebbe vedere tutte e tutti insieme nella difesa del Distretto Ceramico. Il PD è in prima linea”.

 

 

















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