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Boretto: sorvegliato speciale allontanato da casa durante la notte dopo una lite familiare

Attualmente sottoposto alla misura della sorveglianza speciale con obbligo di dimora, mentre si trovava a cena a casa della madre, a Boretto, unitamente ad altri parenti, a causa dell’uso smodato di alcol, ha dato in escandescenza rompendo bottiglie di vetro e minacciando di morte tutti i presenti fino all’arrivo dei carabinieri, che riportavano la calma allontanandolo dal domicilio familiare di Boretto e conducendolo presso l’abitazione di residenza di Cadelbosco di Sopra.

L’origine dei fatti nella notte tra il 26 e il 27 luglio 2025, quando i Carabinieri del Comando Stazione di Boretto, supportati dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Guastalla, sono intervenuti presso un’abitazione di Boretto, a seguito della segnalazione di una lite in famiglia. Sul posto i militari appuravano che l’appartamento presentava vetri e bottiglie rotte sparse sul pavimento, con tracce di sangue. All’interno dell’abitazione, erano presenti diverse persone, una donna di 50 anni e il suo compagno, un parente e la compagna del presunto responsabile. I militari sentivano i presenti, appurando che il presunto autore dei fatti, un 30enne già sottoposto a misura di sorveglianza speciale con obbligo di dimora, visibilmente in stato di alterazione alcolica, avrebbe minacciato verbalmente i familiari, tra cui la madre, lanciando bottiglie e provocando danneggiamenti all’interno dell’abitazione. Nonostante un tentativo iniziale di mediazione, il soggetto anche davanti ai militari, continuava a mostrare atteggiamenti aggressivi e resistenti, arrivando persino a sputare contro i parenti una volta condotto all’esterno.

Visti i comportamenti violenti e le minacce persistenti, su disposizione del Pubblico Ministero di turno veniva applicato d’urgenza il provvedimento di allontanamento dalla casa familiare. Il 30enne è stato successivamente ricondotto presso la propria residenza di Cadelbosco Sopra. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito. Alla luce dei fatti, avendo acquisito a carico del 30enne elementi di presunta responsabilità in ordine al reato di minaccia aggravato lo stesso veniva denunciato alla Procura reggiana. Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.

















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