Si è conclusa sabato la terza edizione della Summer School dal titolo “Paesaggio, Modernità, Memoria”, promossa nell’ambito della Strategia Nazionale per le Aree Interne “La Montagna del Latte”, che ha visto la partecipazione di una ventina di persone tra studenti universitari, professionisti, insegnanti e amministratori dell’area interna Appennino Reggiano, quindi i Comuni dell’Unione Montana dei comuni dell’Appennino Reggiano con l’aggiunta di Baiso, Canossa e Viano.
La scuola si è svolta, come di consueto, tra i territori di Castelnovo Monti e Villa Minozzo, nell’arco di quattro intense giornate di lavoro, confronto e scoperta, tra riflessioni teoriche e laboratori sul campo. Il tema portante, il paesaggio, è stato osservato nella sua relazione dinamica con la modernità e la memoria, e declinato attraverso lezioni magistrali, esperienze laboratoriali, presentazioni di libri e momenti conviviali.
L’apertura dei lavori, tenutasi al suggestivo Eremo di Bismantova, ha visto gli interventi istituzionali di Emanuele Ferrari, presidente dell’Unione Montana dei Comuni dell’Appennino Reggiano e sindaco referente per le “aree interne”, Fausto Giovanelli, Presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, Albertina Soliani, Presidente dell’Istituto Alcide Cervi.
Tra gli ospiti più attesi, è intervenuto Andreas Kipar, paesaggista di fama internazionale, che ha tenuto una lectio magistralis sul tema “Coltivare nuovi paesaggi produttivi”, sottolineando l’urgenza di immaginare scenari futuri capaci di coniugare sostenibilità, identità locale e innovazione. Di grande successo anche il laboratorio “Il progetto del paesaggio come strategia di sviluppo locale sostenibile”, condotto dai relatori di Land srl, Matteo Pedaso e Gloria Signorini, che hanno approfondito il ruolo del paesaggio come risorsa strategica per affrontare le sfide dello sviluppo sostenibile nei territori contemporanei.
Particolare attenzione è stata dedicata alle pratiche agricole, con il laboratorio a cura dei tecnici del Consorzio di Bonifica Emilia Centrale e dei ricercatori del Centro Ricerche Produzioni Animali, che hanno approfondito le prospettive di innovazione nelle filiere zootecniche delle aree interne. Le attività hanno permesso di osservare, presso l’Azienda Agricola “Le Cornelle” di Carù, alcune delle trasformazioni più significative del paesaggio agrario appenninico.
Spazio anche alla riflessione critica e culturale, con la presentazione del volume dedicato alla figura di Emilio Sereni e al ruolo della memoria nella costruzione del paesaggio contemporaneo “La montagna. Il punto di Emilio Sereni. Studi e scelte politiche del secondo dopo guerra negli Archivi dell’Istituto A.Cervi” di Virginia Monica. La collaborazione con l’Istituto Alcide Cervi e la Biblioteca Archivio Emilio Sereni ha arricchito il programma di contenuti e strumenti operativi per la valorizzazione delle identità locali.
La Summer School si è conclusa con i laboratori dedicati alla fotografia con gli interventi di Emanuele Piccardo, critico di architettura e fotografo, “Liberation Route Italia” di Mirco Carrattieri, “Narrare per immagini. Storytelling fotografici per raccontare il paesaggio” di Caterina Bavosi e Laura Tagliavini della Biblioteca Archivio Emilio Sereni, restituendo ai partecipanti la consapevolezza del paesaggio come bene comune, narrazione viva e campo d’azione per le politiche di sviluppo locale.
L’esperienza, resa possibile grazie ai fondi della Snai – Strategia Nazionale Aree Interne, ha rappresentato un’occasione formativa e relazionale unica, con un approccio multidisciplinare e intergenerazionale. Il successo di questa terza edizione conferma l’impegno nelle progettualità formative per le aree interne e montane, che si confermano laboratorio fertile per una modernità radicata nella memoria e capace di futuro.