La Polizia di Stato di Bologna ha sventato due tentativi di suicido salvando due uomini che, per motivi diversi, avevano palesato intenti suicidi.
Il primo episodio è avvenuto l’11 luglio scorso ad Imola dove, un uomo italiano del 92, aveva deciso di farla finita sporgendosi dal ponte di via Pisacane. A dare l’allarme era stata un’amica dell’uomo che aveva ricevuto un sms molto preoccupante. Immediatamente, l’uomo è stato contattato telefonicamente dalla sala operativa della Questura di Bologna, dove l’operatore appartenente all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico con grade professionalità è riuscito ad instaurare un dialogo con il giovane che aveva già attaccato la telefonata due volte. La fiducia che l’agente è riuscito a infondere all’uomo è stata necessaria per guadagnare tempo fino all’arrivo dell’equipaggio di Volante del Commissariato di Imola.
Gli operatori arrivati sul posto hanno visto il giovane, posizionato con una gamba oltre la balaustra del ponte, che si reggeva con l’altra gamba e con una mano, con l’intento manifesto di lasciarsi cadere nel fiume. Il ragazzo visibilmente alterato urlava frasi sconnesse e minacciava di “buttarsi di sotto”. A questo punto i due operatori del Commissariato di Imola, senza esitazione, hanno raggiunto velocemente l’uomo e, con un’azione decisa e repentina, lo hanno afferrato trascinandolo di peso oltre la balaustra, mettendolo in sicurezza dietro un muretto nei pressi della carreggiata. L’uomo visibilmente agitato ha tentato con decisione di divincolarsi dalla presa degli Agenti, ma è stato tranquillizzato fino all’arrivo dei sanitari.
Il secondo episodio è avvenuto nel pomeriggio del 23 luglio scorso, quando un uomo, pure lui 33enne, disoccupato e residente a San Giovanni in Persiceto, si trovava in una condizione di profonda fragilità personale e psicologica, aggravata da un contesto familiare particolarmente difficoltoso. In questo caso, la segnalazione arriva al centralino del Commissariato di San Giovanni in Persiceto da parte della compagna dell’uomo che riferiva della sua intenzione di compiere un gesto estremo. L’operatore in servizio al centralino, ha immediatamente contattato telefonicamente l’uomo e con empatia e competenza ha gestito una situazione estremamente critica, instaurando un dialogo rassicurante che ha permesso di contenere il rischio sino all’arrivo tempestivo delle pattuglie della Squadra Volante del Commissariato e del personale sanitario del 118. L’uomo, trovato in casa con una corda legata al collo, è stato immediatamente soccorso, tranquillizzato e trasportato presso l’Ospedale SS Salvatore per il ricovero.
Si tratta di interventi estremamente delicati, la cui gestione richiede professionalità ed elevato coordinamento tra i poliziotti che ricevono la telefonata, e cercano di far desistere le persone dai loro intenti così da guadagnare tempo, e gli operatori degli equipaggi di Volante che raggiungono le persone in difficoltà. Nel periodo estivo, molte persone in condizioni di depressione o disagio psichico vivono con maggiore solitudine e isolamento e necessitano dell’intervento degli operatori di Polizia, che si rivelano “essenziali” nel garantire con intervento tempestivo ascolto e protezione.