Il Comune di Sassuolo trasferisce il servizio delle Politiche Abitative all’Unione dei Comuni per una gestione integrata insieme a Fiorano, Formigine e Maranello: un passo decisivo verso un’amministrazione delle politiche abitative più equa, efficiente e coordinata.
A partire dal 2025, infatti, l’intero sistema di assegnazione degli alloggi pubblici e dell’Agenzia Casa – Affitto in Garanzia sarà uniformato e gestito in modo congiunto all’interno dell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico.
Una scelta politica forte, che guarda al futuro, orientata a garantire parità di accesso, semplificazione delle procedure e risposte più rapide ed efficaci ai bisogni delle famiglie del territorio.
“Il diritto alla casa è uno dei capisaldi della nostra visione amministrativa – dichiarano il Sindaco Matteo Mesini e l’Assessore alle Politiche Abitative Maria Savigni – e non può essere lasciato all’improvvisazione o a logiche frammentate. Abbiamo scelto di unire le forze con gli altri Comuni del Distretto perché crediamo che, insieme, possiamo dare risposte migliori. Una rete di Comuni che condivide criteri, strumenti e risorse è più forte e più vicina alle persone”.
Già nei mesi scorsi, il Comune di Sassuolo ha avviato una profonda riorganizzazione dell’Ufficio Casa.
Le funzioni sociali – dall’accoglienza delle domande all’elaborazione delle graduatorie – sono state trasferite all’Unione dei Comuni, con personale dedicato.
Resta invece affidata a SGP la componente tecnica, che seguirà da vicino i rapporti con Acer e gli aspetti gestionali.
“Non solo una riforma organizzativa – proseguono Sindaco e Assessore – ma anche un’operazione di giustizia sociale: abbiamo rivisto e armonizzato i criteri per l’accesso sia agli alloggi ERP sia a quelli in affitto con garanzia, rendendoli più trasparenti e aderenti alla realtà sociale ed economica del nostro territorio.”
A partire dal prossimo bando, previsto nel 2026, entreranno in vigore i nuovi criteri condivisi dai quattro Comuni.
Particolare attenzione sarà riservata alla residenza stabile, alla composizione del nucleo familiare, alla presenza di disabilità o situazioni di fragilità e alla condizione economica (ISEE).
Tra i principali elementi introdotti:
• Maggior punteggio per chi deve lasciare l’alloggio a seguito di provvedimenti esecutivi, separazioni o inagibilità;
• Attenzione specifica alle famiglie numerose, ai nuclei monogenitoriali, agli anziani soli e alle persone con disabilità;
• Requisiti economici e documentali calibrati per garantire sostenibilità, equità e correttezza nell’accesso.
“Si tratta – concludono Mesini e Savigni – di un cambiamento importante che mette al centro le persone, la trasparenza e l’equità. Una gestione condivisa, armonizzata e moderna delle politiche abitative è il segno di un’amministrazione che sceglie di affrontare le sfide del presente con responsabilità e visione.”