Federconsumatori ha ricevuto numerose segnalazioni da parte di utenti che denunciano gravi irregolarità nel processo di cambio fornitore (switching) nel mercato libero dell’energia elettrica.
In particolare, i consumatori raccontano di essere stati contattati telefonicamente subito dopo aver richiesto il passaggio a un nuovo gestore, da soggetti che si qualificano come incaricati del nuovo operatore. Questi sedicenti operatori comunicano all’utente che:
- il passaggio è stato rifiutato o annullato;
- l’offerta sottoscritta non è più disponibile;
- è possibile attivare un’altra offerta, meno vantaggiosa, in alternativa.
Molti utenti, insospettiti, si sono rivolti direttamente al gestore prescelto, scoprendo che in realtà lo switch era andato regolarmente a buon fine e che quanto riferito dai falsi operatori non era vero.
Da qui nasce il sospetto: chi fornisce ai call center questi dati sensibili? Come possono soggetti terzi venire a conoscenza dei dettagli dello switch e dei dati personali dell’utente? Persino i dettagli relativi all’offerta sottoscritta?
È facile ipotizzare, a questo punto, fughe di dati o condotte abusive da parte di soggetti che, operando in modo scorretto e illecito, cercano di trattenere il cliente presso il vecchio fornitore o di indirizzarlo verso offerte alternative, meno trasparenti e talvolta svantaggiose.
Vista la frequenza con cui questi episodi si susseguono è evidente che non si possa trattare di coincidenze. Stiamo assistendo, piuttosto, a pratiche gravissime, che truffano gli tenti, minano la sua libertà di scelta, ne violano la privacy e compromettono l’affidabilità stessa dell’intero mercato dell’energia, già fortemente compromessa all’indomani dell’abolizione del mercato tutelato.
Per fermare questi abusi Federconsumatori ha inoltrato una richiesta di intervento urgente all’ARERA, chiedendo l’apertura di un’indagine che accerti l’origine e le modalità con cui tali episodi si verificano, accertando le violazioni normative e le responsabilità.
Federconsumatori è a disposizione degli utenti che fossero stati vittima di episodi simili per offrire assistenza e informazioni, attraverso le sedi territoriali presenti su tutto il territorio nazionale.