Dal 2023, spesso in alterazione psicofisica derivata dall’uso di sostanze alcoliche e stupefacenti, nel corso della convivenza con il padre assumeva comportamenti maltrattanti e vessatori nei suoi confronti, arrivando in alcune circostanze ad aggredirlo anche fisicamente. A partire dal febbraio 2025 la situazione sarebbe peggiorata ulteriormente, gli episodi maltrattanti avrebbero assunto un peso specifico maggiore, fino all’ultimo più grave verificatosi il 3 luglio scorso, nel corso del quale la vittima ha subìto l’ennesima aggressione fisica da parte del figlio, in palese stato di alterazione da abuso di alcol e droghe. Solo il tempestivo intervento dei Carabinieri di San Martino in Rio permetteva di evitare più gravi conseguenze.
Continue violenze fisiche e psicologiche quelle compiute da un 23enne nei confronti del padre, a seguito delle quali, al termine delle indagini i carabinieri hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia il giovane in ordine ai reati di maltrattamenti in famiglia. La Procura, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri, ha ottenuto dal GIP l’applicazione nei confronti del 23enne delle misure cautelari personali dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dal padre, prescrivendogli di non avvicinarsi all’abitazione del congiunto e ai luoghi dallo stesso frequentati, mantenendo una distanza di 1000 metri e di non comunicare con lui in qualsiasi modo e con qualsiasi mezzo, disponendo l’applicazione del braccialetto elettronico. Provvedimento di natura cautelare che è stato eseguito dai carabinieri della stazione di San Martino in Rio che hanno condotto le indagini.
Il procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.