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“Lascia un Segno”, avviato il primo progetto di comunicazione rivolto alla comunità penitenziaria

Favorire la riabilitazione dei detenuti e promuovere una cultura dell’integrazione: è questo l’obiettivo di “Lascia un segno”, il progetto di comunicazione sociale ideato dall’agenzia creativa Ad Store e rivolto alla comunità penitenziaria dell’Emilia-Romagna, presentato lo scorso 2 luglio presso la sede di Parma di Ad Store.

Obiettivo della campagna è popolare di messaggi gli spazi interni comuni dei dieci istituti penitenziari dell’Emilia-Romagna rivolti ad ogni attore coinvolto: detenuti in primis, polizia penitenziaria e amministratori penitenziari, operatori sanitari, scolastici e universitari, referenti degli enti locali e regionali, volontari delle associazioni.

Il concept della campagna nasce dalla consapevolezza di come l’ambiente carcerario venga troppo spesso identificato come un non-luogo, in quanto portatore di messaggi di chiusura, solitudine e distacco emotivo ed in questa prima fase del progetto verrà diffuso in 1.800 copie un primo prodotto editoriale, una locandina dalle misure 50×70, che verrà affissa in queste settimane negli spazi comuni delle sezioni detentive: mense, corridoi, aree di svago e aree colloqui con famigliari ed avvocati. Il messaggio è semplice e immediato ma di forte impatto: “Respect yourself”, rispetta te stesso e l’invito a chiedere aiuto in caso di necessità, tradotto in italiano, francese, inglese e arabo.

L’intento è quello di diffondere messaggi che possano essere veicolo di miglioramento delle relazioni tra i vari soggetti che compongono la comunità penitenziaria e di generare una identità comune che riduca le distanze tra i diversi soggetti troppo spesso in conflitto tra di loro. I messaggi delle varie proposte editoriali che verranno sviluppate nei prossimi mesi affronteranno temi fondamentali per la vita in carcere:

  • Prevenzione del suicidio, con messaggi di supporto emotivo;
  • Educazione e recupero, per incentivare la partecipazione ai percorsi trattamentali;
  • Tutela della salute, per contrastare pratiche dannose come la produzione artigianale di alcol;
  • Diritti e convivenza, per rafforzare il rispetto reciproco e il contrasto ai pregiudizi;
  • Volontariato, per favorire il coinvolgimento della comunità esterna nei percorsi di reinserimento sociale.

 

















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