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Bilancio, l’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna approva l’assestamento

Salgono a 65 milioni di euro le risorse mobilitate, in particolare su salute, welfare, sviluppo economico, cultura e turismo

Via libera da parte dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna all’assestamento di bilancio 2025-2027. L’aula ha approvato oggi la legge che, con una manovra di risorse regionali pari a 65 milioni (quasi 200 milioni di euro, invece, se si contano anche le iscrizioni a bilancio delle risorse nazionali ed europee ad assegnazione vincolata), conferma e rafforza le priorità del bilancio di previsione 2025-2027, garantendo la sostenibilità del sistema sociosanitario, l’attuazione spedita dei programmi europei e delle politiche di sviluppo settoriali e territoriali. Sale così a 65 milioni il volume delle risorse regionali mobilitate dalla legge di assestamento.

In un quadro condizionato negativamente dai conflitti armati, dalle tensioni geopolitiche che si vanno moltiplicando e  dal deterioramento delle relazioni commerciali, la manovra punta  allo sviluppo sostenibile dell’Emilia-Romagna, assicurando un aumento di fondi per la tutela della salute, rafforzando la sanità territoriale, integrando e completando gli investimenti finanziati col PNRR e aggiungendo ulteriori prestazioni a quelle che il servizio sanitario regionale già assicura attraverso i Lea. Confermate anche le risorse per le imprese, in particolare un fondo rotativo per la qualificazione energetica e il sostegno alla nascita di nuove realtà imprenditoriali, oltre che interventi per il settore agricolo e per l’ambiente, turismo, cultura, sport e grandi eventi, politiche che contribuiscono all’attrattività del nostro territorio.

Rispetto al documento di giugno, l’assestamento votato mette nero su bianco anche un’integrazione di 360mila euro, frutto di un emendamento presentato in commissione Bilancio dalla maggioranza, a favore di Ert (Emilia-Romagna Teatro Fondazione) e Ater Fondazione (l’ex Associazione Teatri Emilia-Romagna) per compensare il taglio dei finanziamenti nazionali causato dal declassamento dei teatri del Governo.

L’Assestamento aggiorna il Bilancio di previsione anche in base ai risultati del rendiconto dell’esercizio del 2024, nel quale la Regione Emilia-Romagna ha registrato un risparmio di 191,5 milioni di euro, una disponibilità di cassa che supera i 1.376 milioni, il rispetto dei tempi di pagamento con una media di 16 giorni in meno rispetto ai 30 previsti per legge e finanziando investimenti per oltre 152,4 milioni, senza fare ricorso a nuovo indebitamento.

L’Emilia-Romagna, sulla base dei risultati, si conferma la regione più virtuosa del Paese nel rapporto debito/PIL, in particolare per il dato riferito al debito complessivo, che nel 2024 è stato ridotto di ulteriori 70 milioni di euro, scendendo così a 350,5 milioni di euro, pari 79,9 euro pro capite. Un risultato importante, che conferma l’Emilia-Romagna, tra le regioni, come quella meno indebitata in rapporto al Pil.

“Con questa manovra di assestamento la Regione rafforza la propria capacità di rispondere ai bisogni sociali dei cittadini, assicurando risorse aggiuntive per 65 milioni di euro- commentano il presidente della Regione, Michele de Pascale, e l’assessore al Bilancio, Davide Baruffi- a favore della sanità pubblica, a sostegno della competitività delle nostre imprese, dello sviluppo economico, del comparto turistico e del sistema culturale. In una fase complessa, è una manovra che dimostra tutta la sua solidità nel raggiungimento dell’equilibrio sanitario 2024 nonostante la cronica e costante insufficienza del Fondo sanitario nazionale”.

Approvati dall’assemblea anche il Documento di economia e finanza regionale – DEFR  2026-2028, che dà avvio anche al prossimo ciclo di programmazione e il progetto di legge REFIT, che si occupa di abrogazioni e modifiche di leggi in collegamento con la Sessione europea della Regione. L’approvazione del DEFR 2026-2028 avviene a pochi mesi dal primo DEFR di legislatura (riferito al triennio 2025-2027) e aggiorna gli scenari di contesto e puntualizza ulteriormente gli obiettivi strategici dell’Amministrazione regionale.  Con la legge REFIT, invece, si avviano anche le prime misure di semplificazione e aggiornamento legislativo, arricchite peraltro con emendamenti approvati in commissione e in Assemblea, dopo il confronto con le rappresentanze economiche, in un piano di interventi che sarà ulteriormente rafforzato nei prossimi mesi.

 

La manovra in sintesi

Sanità – Oltre 33 milioni sono destinati alla tutela della salute, risorse che vanno a sostenere investimenti e misure di assistenza di livello superiore a quelle ritenute essenziali (Lea), per le quali non è consentito utilizzare il Fondo sanitario nazionale. In particolare, sono finanziati gli indennizzi per gli emotrasfusi e l’attivazione del numero unico europeo 112, ma anche il contributo per l’acquisto di parrucche da parte delle pazienti in cura per patologie oncologiche o l’esenzione dal ticket di lavoratrici e lavoratori in cassa integrazione. 10 milioni di euro aggiuntivi garantiranno il completamento degli investimenti in infrastrutture per la medicina territoriale (Case e ospedali di Comunità) finanziati in Emilia-Romagna dal Pnrr, affinché nessun cantiere debba rallentare o fermarsi.

Competitività e transizione ecologica – Sono 11,7 milioni le risorse aggiuntive messe a disposizione del sistema delle imprese, in particolare per l’accesso al credito per interventi per la qualificazione energetica e per il sostegno alla nascita di nuove imprese, attraverso i fondi rotativi; 1 milione di euro è  a sostegno della transizione digitale delle imprese; 700mila euro a fondazioni e associazioni senza fini di lucro per la partecipazione a programmi europei di ricerca e innovazione; 2,5 milioni per interventi a favore di alcuni settori del comparto agricolo, oggi in sofferenza, e agroalimentare, in particolare a sostegno della coltivazione della patata, del riso e della barbabietola e per la promozione della pera Igt; 100 mila euro rafforzano infine la misura già finanziata a bilancio sui biodistretti.

Ambiente – Come negli anni precedenti, 5 milioni sono destinati all’Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i Servizi idrici e i rifiuti (ATERSIR) per l’attuazione di un piano di azione ambientale per un futuro sostenibile.

Turismo, sport e cultura – Sono 4,2 i milioni destinati alla l’attuazione di progetti di marketing e di promozione turistica; 4,7 milioni alla manutenzione di impianti e alla promozione di grandi eventi sportivi e di rilievo regionale e locale; oltre 3 milioni per rafforzare le politiche culturali e a sostegno del patrimonio culturale.

In fase di assestamento e prima variazione vengono iscritte a bilancio anche risorse vincolate strategiche per lo sviluppo economico e sociale della regione Emilia-Romagna. Tra   queste 93 milioni tra 2025 e 2026 di fondi  del Programma GOL (Garanzia di occupabilità dei lavoratori)  finanziato  dal PNRR per  sostenere l’inserimento lavorativo delle persone più  fragili,  44 milioni, sempre di risorse PNRR, per  investimenti per la qualificazione e ammodernamento   di infrastrutture sanitarie, 10 milioni sul triennio per l’implementazione del piano nazionale di contrasto dell’antimicrobico-resistenza, 9,1 milioni nel triennio 2025-2027 per la realizzazione della Ciclovia del Sole, 9 milioni per il sostegno all’associazionismo comunale, 6 milioni sul fondo per lo sviluppo delle montagne italiane (FOSMIT).

 

















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