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Balneari, de Pascale e Frisoni commentano la lettera della Commissione Europea

“Il settore è senza più riferimenti, chiediamo al più presto che il Governo convochi le Regioni e gli enti locali”

“Non vediamo la determinazione necessaria da parte del Governo Meloni per risolvere il problema delle concessioni balneari: senza una linea precisa, che legifera in un senso e poi prova a correggere il tiro con i decreti, non si va da nessuna parte. Siamo già ben oltre il tempo massimo, con un settore lasciato senza un quadro normativo certo. Serve un governo capace di costruire con una Commissione Europea, finora sorda a qualsiasi proposta di mediazione, una soluzione che accompagni e tuteli un settore strategico per il nostro paese”. Così il presidente della Regione, Michele de Pascale, e l’assessora regionale al Turismo, Roberta Frisoni, commentano la notizia della lettera che la Commissione Europea ha inviato in questi giorni al governo italiano nel tentativo di trovare una soluzione costruttiva alla controversia sulle concessioni balneari.

“La Commissione ha inviato una lettera al Governo, in cui muove nuovamente rilievi alla bozza di decreto ministeriale che avrebbe dovuto risolvere la controversia che da anni contrappone Roma e Bruxelles- aggiungono de Pascale e Frisoni-. Una procedura di infrazione per inosservanza della direttiva Bolkestein è stata avviata ormai cinque anni fa, ma in questi ultimi anni il nostro Governo non ha cercato una soluzione con l’Europa, non è mai stato in grado di interloquire con la Commissione per trovare una via certa a questo settore strategico per il nostro turismo e il nostro Paese”.

“Ora- proseguono il presidente e l’assessora- la lettera della Commissione che smonta il tentativo di decreto operato dal ministro Salvini sugli indennizzi ci riporta a zero. Crediamo sia arrivato il momento di fare chiarezza e chiediamo che il Governo si confronti con le Regioni e gli enti locali per costruire una soluzione comune e condurre insieme una negoziazione in Europa, evitando di lasciare gli operatori in una situazione di confusione normativa che si tradurrebbe solo in infiniti contenziosi amministrativi scaricati sulle spalle degli enti locali deputati a condurre le procedure di evidenza pubblica senza alcun riferimento certo per difendere il proprio modello turistico e la qualita dell’offerta”.

“Come Regione – concludono de Pascale e Frisoni- abbiamo già indicato chiaramente nelle linee di mandato che lavoreremo per accompagnare le amministrazioni comunali, gli operatori, i lavoratori del settore in questa fase delicatissima. In questi mesi abbiamo svolto incontri e approfondimenti anche con le amministrazioni comunali della costa in attesa della definizione dell’emanazione del decreto indennizzi da parte del governo. Terminata la stagione, riapriremo il confronto con un tavolo dedicato allargato a tutti i soggetti coinvolti per accompagnare questo passaggio molto delicato per la nostra economia. E’ del tutto evidente tuttavia che la presenza di un quadro normativo certo da parte del Governo è un requisito essenziale e crediamo che sia giunta l’ora che anche le regioni e gli enti locali possano dare un contributo fattivo cosa, purtroppo, non accaduta fino ad oggi”.

















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