
Via libera del Consiglio comunale al nuovo schema di accordo per la gestione della residenza condivisa temporanea che sarà realizzata dalla società Mo.Re srl nel comparto “Ex Fonderia Corni”, nell’ambito dell’edificazione del lotto 9. La delibera, approvata con il voto favorevole di Avs, Pd e M5s e quello contrario di Fd’I, Lega Modena e Modena in ascolto, sostituisce il precedente accordo approvato il 16 marzo 2023, adeguandone i contenuti alle recenti evoluzioni normative e agli impegni assunti dal soggetto gestore (Campus X S.r.l.) a seguito dell’erogazione di un contributo economico da parte del Ministero dell’Università e della Ricerca.
“L’accordo definito nel 2023 per la gestione della residenza condivisa temporanea, adibita a studentato, non prevedeva nessun intervento diretto del Comune – ha spiegato l’assessora alle Politiche abitative e Piano per la Casa, Francesca Maletti, illustrando in aula la delibera – In questa legislatura, invece, attraverso l’Agenzia casa il Comune di Modena vuole gestire in maniera diretta un insieme di attività per dare la possibilità alle persone, attraverso gli accordi territoriali, di avere appartamenti e stanze che permettano di soddisfare i loro bisogni abitativi. Da qui la proposta di un nuovo accordo tra Campus X e il Comune di Modena che recepisce anche tutta una serie di aggiornamenti normativi”.
Due le principali novità introdotte nel nuovo testo. In primo luogo i 36 posti letto (pari al 10% della disponibilità complessiva) precedentemente “vincolati ad uno sconto del 10% sui prezzi di mercato” saranno adesso gestiti direttamente dal Comune di Modena per un periodo ventennale, con canone di locazione calcolato sulla base dell’Accordo territoriale del Comune e con condizioni agevolate per: studenti, ricercatori, borsisti e dottorandi dei Unimore e degli Enti di ricerca e Centri di formazione professionali; soggetti con contratto di lavoro o di formazioni inseriti in aziende modenesi o nel più ampio contesto della Motor Valley e lavoratori pubblici. Nello specifico il Comune di Modena riconoscerà al gestore un canone mensile massimo di 550 euro per ciascun posto letto convenzionato (al netto dell’Iva), garantendo la corresponsione del canone indipendentemente dall’effettiva assegnazione.
La seconda novità riguarda, invece, la parte dell’immobile destinata agli affitti brevi (il 15% delle camere come già definito dal precedente accordo) per la quale viene stabilito che sarà qualificata come Ostello, con tariffe massime definite secondo la normativa regionale: 75 euro a notte per una singola, 95 euro per una doppia e 115 euro per una tripla (tariffe al netto Iva). Importi che potranno essere incrementati dal gestore fino ad un massimo del 20% in occasione di particolari eventi in programma sul territorio comunale, come fiere o festival.
Stabilita dal nuovo regolamento anche l’età di chi può accedere alle stanze. “Al fine di garantire una coerenza con la comunità di studenti universitari – ha spiegato Maletti – l’età massima delle persone che potranno alloggiare nelle stanze è fissata a 29 anni, oppure a 36 anni se si tratta di dottorandi e ricercatori”. Sempre per garantire una convivenza serena nell’immobile è stata poi prevista anche la presenza di un Community manager dedicato che, ha detto l’assessora, “garantirà il rispetto delle regole di condivisione degli spazi, ma anche l’osservanza di determinati orari, così da conciliare le diverse esigenze di lavoratori e studenti”.
La nuova versione dell’accordo tiene conto, inoltre, sia delle modifiche legislative introdotte a livello nazionale – tra cui l’obbligo del Codice Identificativo Nazionale (CIN) per le strutture ricettive e gli immobili destinati a locazione breve – sia delle condizioni poste dal bando del Mur per l’erogazione di contributi a sostegno dell’housing universitario, a cui il soggetto gestore della struttura ha partecipato con esito positivo. Nello specifico, l’obbligo di riservare almeno il 30% dei nuovi posti letto a studenti in condizioni di svantaggio socioeconomico e di applicare agli studenti universitari un canone di locazione inferiore almeno del 15% ai prezzi medi di mercato praticati localmente.
Una volta siglato da Comune, Mo.Re. srl e Campus X S.r.l., l’accordo avrà una durata di venti anni con la possibilità di una revisione dopo cinque anni. L’impegno finanziario complessivo dell’Amministrazione ammonta a 289.872 euro annui (Iva inclusa) con copertura nei capitoli di bilancio dedicati all’Agenzia casa.