
La Giunta del Comune di Calderara ha deliberato l’intitolazione di nuove strade e spazi pubblici sorti a seguito di nuove urbanizzazioni. E lo ha fatto con un filo rosso conduttore carico di significato.
All’ingresso della Città la piccola rotonda viene intitolata “Rotonda Tina Anselmi”, figura di spicco della politica italiana, prima donna Ministro della Repubblica e partigiana. Sempre li vicino, nel nuovo comparto denominato “Città Giardino”, alla strada, fronte via Nilde Iotti, viene attribuita per un tratto la denominazione “via della Costituzione” per l’altro “via Irma Bandiera”, in quanto “il suo coraggio e il suo sacrificio – si legge nelle motivazioni della delibera – durante la Seconda Guerra Mondiale rappresentano un esempio indelebile di impegno civile e di opposizione al regime nazifascista, valori fondamentali da tramandare alle future generazioni”. Sempre nel nuovo comparto “Città Giardino” il nuovo parco sorto al centro dell’ambito viene intitolato “Parco F.lli Cervi” per commemorare i setti fratelli contadini antifascisti fucilati nel 1943, divenuti emblema della Resistenza e del sacrificio per la libertà. “Il loro coraggio e la loro coesione familiare nella lotta contro l’oppressione rappresentano un monito e un’ispirazione per le nuove generazioni sui valori della democrazia, della giustizia sociale e dell’unità nella difesa dei principi costituzionali. L’intitolazione del parco vuole anche sottolineare il loro legame con la terra ed il mondo contadino”.
Se l’ingresso alla Città viene caratterizzato da intitolazioni celebrative della Resistenza, anche il comparto tra via Mimosa, via Bazzane e via Roma, subisce nuove intitolazioni questa volta all’insegna della cultura e della ricerca. Alle vie già presenti intitolate a Umberto Eco e Rita Levi Montalcini, infatti, si affiancheranno le vie “Margherita Hack” e “Franca Rame”, per dare rilievo da una parte a chi ha dedicato la propria vita alla ricerca, alla divulgazione scientifica e alla promozione del pensiero critico, dall’altra a chi, figura di spicco del teatro italiano, ha portato avanti un instancabile impegno artistico e politico nella denuncia delle ingiustizie sociali e nella difesa dei diritti civili.
“Siamo contenti – afferma il Sindaco Giampiero Falzone – di queste scelte di toponomastica cui tenevamo tanto. Rappresentano, infatti, per noi la giusta celebrazione della Resistenza che con i suoi valori costituisce la nostra ossatura democratica. Valori fondamentali da tramandare alle future generazioni senza se e senza ma. Diverse intitolazioni, inoltre, vogliono essere anche un doveroso riconoscimento al ruolo delle donne nella Resistenza. Anche sul lato cultura, la precisa scelta di intitolare vie a Margherita Hack e Franca Rame rappresenta un puntuale messaggio per celebrare chi ha contribuito nel nostro Paese a diffondere la cultura scientifica e l’importanza della ragione e a chi ha sempre dato voce a chi non l’aveva, incarnando i valori della libertà d’espressione e dell’impegno sociale proprio attraverso la cultura”.
Gli fa eco l’Assessore alla Cultura Maria Linda Caffarri: “individuare esempi femminili per questi luoghi non è stato solo un colmare il divario di genere nella toponomastica, ma una vera e propria valorizzazione del ruolo femminile, riconoscerne il loro contributo storico e culturale, creando una memoria collettiva sicuramente più inclusiva e rappresentativa della nostra società”.