Proseguono nell’entroterra, i controlli, lungo le filiere ittiche, da parte della Guardia Costiera della Spezia, sotto il coordinamento del 1° Centro Controllo Area Pesca (C.C.A.P.) della Direzione Marittima della Liguria, con l’obiettivo prioritario di verificare il rispetto delle vigenti disposizioni nazionali ed internazionali, in materia di tutela delle risorse ittiche e dell’ambiente marino, nonché rafforzare, nell’ambito dei propri compiti istituzionali, le attività di prevenzione e contrasto alle diverse fattispecie di pesca illegale, special modo quando correlate a comportamenti illeciti che tendono a compromettere il prodotto ittico “Made in Italy”.
Con tali finalità strategiche, gli ispettori della Guardia Costiera Spezzina, nel corso dell’ultima settimana (dal 7 al 13 luglio 2025), hanno effettuato, anche di concerto con il personale, competente per gli aspetti igienico-sanitari, dei Servizi Veterinari delle rispettive Autorità Sanitarie locali (Cremona e Reggio Emilia), nonché del Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare di Parma, una significativa e mirata serie di controlli sull’intera giurisdizione territoriale delle province di Cremona, Modena, Parma e Reggio Emilia.
Il dispositivo messo in campo, preceduto da un’attenta fase di analisi del rischio, coordinata e pianificata con il supporto delle suddette Autorità Sanitarie e Forze di Polizia, al fine di quantificare ed individuare, nei singoli territori, i target di maggior rilievo, ha portato al sequestro di un ingente quantitativo di varie specie ittiche, per la maggior parte di origine “Extra-UE” e, come tale, “non fresco”, per un ammontare complessivo di circa 1 (una) tonnellata, tra prodotti rinvenuti in cattivo stato di conservazione, ovvero scaduti e/o sprovvisti della prescritta documentazione di tracciabilità.
Inoltre, nel territorio parmense, a seguito di specifica segnalazione del competente Reparto Pesca Marittima delle Capitanerie di Porto, sono stati eseguiti controlli mirati a verificare il rispetto delle vigenti disposizioni unionali in materia di prevenzione e contrasto alla pesca illegale (Reg. CE n. 1005/2008 e ss.mm.ii.), relativamente ai quali la Guardia Costiera Spezzina sta svolgendo gli ulteriori ed opportuni approfondimenti del caso.
A fronte di tali accertamenti, effettuati presso diversi operatori economici (tra cui, grossisti, centri di distribuzione, pescherie, supermercati e ristoranti “etnici”, etc.), sono state elevate sanzioni pecuniarie, per un totale di circa Euro 32.000 (trentaduemila/00). In alcuni casi, è stata disposta anche la chiusura dell’esercizio commerciale, per gravi e non immediatamente sanabili mancanze di carattere igienico-sanitarie.
Le attività di controllo, a terra e in mare, ovviamente, proseguiranno, sempre con l’obiettivo principale di individuare, prevenire, e contrastare qualunque forma di illegalità che possa pregiudicare gli stock ittici e alterare il principio di leale concorrenza sul mercato, a causa di comportamenti disonesti, tutelando la maggioranza degli operatori del settore che agiscono nel rispetto della normativa e garantiscono prodotti di elevata qualità, primi fra tutti, quelli provenienti dalla pesca italiana artigianale e costiera.