“A Vignola non è accaduto nulla di quanto raccontato con clamore sui media locali e nazionali, un presunto episodio violento che, nonostante i particolari non fossero limpidi fin dall’inizio, aveva ingenerato un enorme allarme sociale. Il comunicato della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Modena è chiarissimo: parla di “totale infondatezza” della notizia di reato relativa all’aggressione e la violenza sessuale denunciata come avvenuta a Vignola nella serata del 25 giugno scorso” così Emilia Muratori, sindaco di Vignola.
“La nostra prima reazione è stata di sollievo, per la giovane prima di tutto che, alla fine, non ha dovuto subire nulla di quanto era stato raccontato, ma anche per la nostra comunità che è stata travolta dalle preoccupazioni e dai timori, enfatizzati da una campagna politica delle forze di opposizione strumentale e strumentalizzante che ha cavalcato le naturali paure delle persone di fronte a episodi che, così come erano usciti in particolare su alcuni organi di informazione, sembravano di una gravità assoluta.
Dobbiamo ringraziare le forze dell’ordine, i carabinieri in particolare, che, fin dall’inizio, avevano lavorato con meticolosità, senza clamori, ma in maniera determinata. Le immagini delle telecamere, messe a disposizione da subito dagli agenti della Polizia locale dell’Unione Terre di Castelli, sono state decisive per ricostruire ogni attimo di quella serata. Perché nonostante le polemiche e le accuse incrociate, le telecamere a Vignola ci sono, funzionano e sono state determinanti nel prosieguo delle indagini”.
“Qualcuno dovrà rispondere della trepidazione suscitata nella popolazione, ma anche i politici che, in queste settimane, hanno acceso il fuoco delle tensioni sociali dovranno interrogarsi sul loro operato – prosegue il primo cittadino – Perché i primi ad essere stati danneggiati sono i cittadini di Vignola, tutti, di qualunque orientamento politico. A Vignola, prima ancora che le indagini dei carabinieri fossero portate a conclusione, erano già stati tutti condannati da una gran parte dell’opinione pubblica: gli amministratori, le forze dell’ordine e gli stranieri in generale.
La sicurezza è un tema cruciale per le nostre comunità, come amministratori non lo abbiamo mai sottostimato e, anzi, lo abbiamo sempre denunciato in tutte le sedi istituzionali. Il fatto che i carabinieri siano riusciti a fare piena luce su quanto accaduto è la dimostrazione dell’importanza della presenza delle forze dell’ordine sul nostro territorio. Ribadiamo quindi quanto già scritto al ministro Piantedosi, il Comune sta facendo tutto quanto è nelle sue competenze, ma solo la presenza di più uomini ci garantisce sia dal punto di vista del controllo del territorio che da quello investigativo, anche di fronte a episodi che si rivelano inconsistenti, ma la cui infondatezza va dimostrata.
Come amministratori continueremo a lavorare su questi temi con la stessa convinzione di sempre, perché abbiamo a cuore le preoccupazioni dei nostri concittadini.
Rimangono, però, il grave danno di immagine procurato alla nostra città e gli insulti minacciosi rivolti, via social e anche in presenza, agli amministratori e alla sindaca Emilia Muratori, in primis. E’ evidente che dietro, molto spesso, c’erano pregiudizi politici, ma questo nulla toglie alla loro gravità. L’Amministrazione, quindi – conclude la nota – ha deciso di valutare attentamente quali azioni intraprendere per tutelare l’immagine della città di Vignola”.