Combattimenti tra animali, corse clandestine di cavalli, traffico di cuccioli, truffe nell’ippica, business illegale dei canili, contrabbando di fauna e bracconaggio organizzato, macellazioni clandestine e abigeato, pesca di frodo e illegalità nel comparto ittico, uso di animali a scopo intimidatorio o per lo spaccio di droga, traffici di animali via internet e zoocriminalità minorile: questi gli argomenti analizzati nel Rapporto redatto da Ciro Troiano, criminologo e responsabile dell’Osservatorio Zoomafia LAV.
Ogni anno l’Osservatorio Zoomafia LAV raccoglie i dati sulle varie forme di maltrattamento di animali presso le Procure italiane, in particolare il numero totale dei procedimenti penali sopravvenuti nel 2024, sia noti che a carico di ignoti, e al numero di indagati per i seguenti reati a danno di animali:
- uccisione di animali (art. 544bis cp),
- maltrattamento di animali (art. 544ter cp),
- spettacoli e manifestazioni vietati (art. 544quater cp),
- combattimenti e competizioni non autorizzate tra animali (art. 544quinquies cp), uccisione di animali altrui (art. 638 cp),
- abbandono e detenzione incompatibile (art. 727 cp),
- reati venatori (art. 30 L. 157/92);
- traffico illecito di animali da compagnia (art. 4 L. 201/10).
Il quadro che proponiamo per l’Emilia-Romagna si basa sui dati ottenuti da un campione pari al 90% di tutte le Procure della regione. Un dato significativo, e statisticamente rappresentativo. Le risposte, infatti, sono arrivate da 9 Procure su 10 (non ha risposto la Procura di Bologna).
Questa la situazione che emerge:
- Ferrara: in totale 90 procedimenti e 71 indagati nel 2024. Rispetto al 2023, il numero dei fascicoli è diminuito del -21,11%, passando da 90 a 71, mentre gli indagati sono aumentati del 18,33% passando da 60 a 71.
- Forlì: in totale nel 2024 sono stati registrati 95 procedimenti con 39 indagati. Mancano i dati del 2023 per un raffronto.
- Modena: in totale 75 procedimenti e 44 indagati nel 2024. Rispetto al 2023, i procedimenti sono diminuiti del -7,40% circa, passando da 81 a 75, mentre il numero degli indagati è aumentato del 46,66% passando da 30 a 44.
- Parma: in totale 92 procedimenti e 43 indagati nel 2024. Rispetto al 2023, i fascicoli sono aumentati del 22,66% circa, passando da 75 a 92, mentre gli indagati del 290% passando da 11 a 43.
- Piacenza: in base alla scheda inviata dalla Procura, nel 2024 non risultano sopravvenuti reati a danno di animali.
- Ravenna: in totale nel 2024 sono stati registrati 139 procedimenti e 56 indagati. Rispetto al 2022, i fascicoli sono aumentati del 34,95% circa, passando da 103 a 139, mentre gli indagati sono diminuiti del -34,88% passando da 86 a 56.
- Reggio Emilia: in totale 26 procedimenti e 16 indagati nel 2024. Rispetto al 2023, i fascicoli sono diminuiti del -21,21%, passando da 33 a 26, mentre gli indagati del -23,80% passando da 21 a 16.
- Rimini: in totale nel 2024 sono stati registrati 78 procedimenti e 36 indagati. Rispetto al 2023, il numero dei fascicoli è aumentato del 4%, passando da 75 a 78, mentre gli indagati sono aumentati del 2,85% passando da 35 a 36.
Per quanto riguarda la Giustizia minorile, nel 2024, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna sono stati registrati 2 procedimenti con 2 indagati per maltrattamento di animali e 1 procedimento a carico di ignoti per uccisione di animali altrui.
In base ai dati ricevuti, possiamo stimare che nella regione nel 2024 sono stati registrati almeno 598 fascicoli per reati a danno di animali (circa il 7,32% di quelli nazionali), con un’incidenza pari a 13,39 procedimenti per 100.000 abitanti; e almeno 307 indagati (circa il 6,23% di quelli nazionali), con un tasso di 6,87 indagati ogni 100.000 abitanti.
Nel 2024 nell’ambito territoriale di 9 Procure emiliane su 10 che hanno fornito dati sia per il 2023 che per il 2024, rispetto al 2023, c’è stato un aumento del 5,24% dei procedimenti penali per reati a danno di animali, e un aumento del 3,07% del numero degli indagati.
“I crimini contro gli animali assumono diverse forme, hanno origini molteplici e sono plurioffensivi, ma sono altamente sottovalutati nella loro pericolosità – conclude Troiano di LAV– Per questo è importante conoscere e analizzare il loro andamento delittuoso, per meglio adottare misure preventive e repressive”.