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Il COA di Bologna su condizioni carcerarie nel periodo estivo e fornitura di ventilatori per i detenuti

Dozza (crediti Francesco Cocco)

Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bologna ha apprezzato le parole con le quali il Presidente della Repubblica ha recentemente denunciato  l'”inaccettabile sovraffollamento” e  l’irrefrenabile aumento dei suicidi” nelle carceri del nostro paese, definendoli “un’emergenza sociale”, ed al contempo chiedendo interventi urgenti finalizzati a garantire che la pena torni ad essere rispettosa dei principi costituzionali di umanità e rieducazione.

Le persone detenute nel carcere di Bologna, con un sovraffollamento che arriva al 130 %,  vivono ogni giorno sulla loro pelle questa emergenza sociale, che inevitabilmente si aggrava nei mesi estivi, quando le temperature toccano punte estreme e la permanenza nelle celle diventa intollerabile, mettendo anche a rischio la salute dei più fragili.

Queste condizioni incidono anche sul lavoro degli agenti di polizia penitenziaria e di tutti coloro che svolgono la loro attività professionale in carcere, perché una popolazione detenuta sofferente significa maggiore probabilità di eventi critici da gestire, spesso senza avere le risorse di organico adeguate.

Le Consigliere ed i Consiglieri del COA di Bologna – che hanno potuto avvicinarsi alla sofferenza di questi luoghi nelle numerose visite istituzionali svolte in questi anni – hanno ritenuto di dare personalmente un concreto segnale di solidarietà e conforto soprattutto ai detenuti meno abbienti, offrendo loro una dotazione di circa 40 nuovi ventilatori, con una ulteriore offerta in danaro per il pagamento dell’energia elettrica per tutti i prossimi mesi estivi.

Non è che un piccolo gesto, che però auspichiamo possa rendere un pò meno intollerabile la detenzione di una moltitudine di persone che attualmente vivono in condizioni che non sono degne di un paese civile, che sempre il Presidente Mattarella ha definito al di fuori della nostra Costituzione.

In questa drammatica situazione appare paradossale, per non dire assurdo, che lo Stato, che dovrebbe avere la custodia e la cura, non destini alcuna risorsa economica non solo per l’acquisto di ventilatori, ma addirittura per il pagamento dell’energia elettrica che li alimentano, che rimane esclusivamente a carico degli stessi detenuti. Si tratta di cifre che per chi ha risorse economiche proprie possono sembrare risibili, ma che diventano insuperabili per i moltissimi detenuti che non hanno nulla.

Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bologna si unisce con forza all’appello del Presidente della Repubblica perchè chi può, e chi deve, faccia tutto il possibile per porre fine al più presto a questa drammatica emergenza sociale, magari partendo proprio da piccoli gesti, che non richiedono sforzi eccezionali, ma che in questa emergenza sociale possono diventare un forte segnale di umanità e speranza.

















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