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Rifiuti, via libera del Consiglio comunale all’istituzione della TCP

Approvato dal Consiglio comunale, nella seduta di lunedì 30 giugno, il nuovo Regolamento per la disciplina della Tariffa corrispettiva puntale (Tcp), con cui si completa il passaggio dal sistema tributario della Tari a quello tariffario.

Il documento, presentato in aula dall’assessore all’Ambiente, Vittorio Molinari, è stato emendato su proposta del consigliere Stefano Manicardi del Pd (a favore di Avs, Pri-Azione-Sl, Pd e M5s; contrari Fd’I, Lega Modena, Forza Italia, Modena in ascolto; astenuta Modena civica) e approvato con il voto favorevole di Avs, Pri-Azione-Sl, Pd e M5s; voto contrario di Fd’I, Lega Modena, Forza Italia, Modena in ascolto e Modena civica. L’emendamento, in particolare, prevede il coinvolgimento del Consiglio comunale anche nelle future modificazioni e rideterminazioni delle tariffe Tcp attraverso l’“informazione, resa in tempi congrui, alla competente commissione consiliare ai fini dell’espressione di una valutazione” prima della deliberazione da parte della Giunta comunale.

A differenza della Tari, la Tcp ha una natura corrispettiva legata alla quantità e qualità dei rifiuti conferiti e non più tributaria, ovvero l’utente paga un corrispettivo a fronte di un servizio che viene offerto. Per questo motivo gli utenti riceveranno la fattura dal gestore del servizio rifiuti, Hera Spa. La fattura permetterà a tutti i titolari di partita Iva di detrarre il 10% di Iva.

Con l’approvazione della delibera, vengono stabilite anche le tariffe per il 2025, anno durante il quale non verranno applicati conguagli in caso di superamento dei conferimenti minimi da parte degli utenti, offrendo così un periodo di transizione graduale.

La composizione della Tcp si basa su una quota fissa e una quota variabile. La quota fissa compone la parte maggioritaria della tariffa e tiene conto del numero dei componenti e dei metri quadri dell’abitazione oltre che dei costi per i servizi generali di pulizia della città. La quota variabile è, invece, quella legata ai conferimenti fatti in più rispetto al numero stabilito dal regolamento.

A determinare la quota annua dei conferimenti è il numero dei componenti del nucleo familiare. Per la calotta stradale da 30 litri (quella del cassonetto per l’indifferenziato con carta smeraldo) il regolamento prevede queste soglie annuali: 20 conferimenti per i nuclei con un componente, 28 per quelli con due componenti, 32 per tre componenti, 36 per quattro e 40 per i nuclei con cinque e più componenti. Ogni conferimento aggiuntivo costerà all’utente 1.65 euro.

La nuova tariffazione introduce, inoltre, importanti riduzioni per circa 20 tipologie specifiche di situazioni, come quelle che riguardano utenti che si trovano in disagio sanitario, le famiglie con figli da 0 a 36 mesi e le utenze non domestiche che per la propria attività producano rifiuti come i pannolini pediatrici o i pannoloni per gli anziani. In questi casi è prevista un’agevolazione consistente in un’ampia franchigia, ovvero una quota superiore di rifiuto indifferenziato che si può conferire, stabilita sulla base di esempi già testati in altri Comuni dove si è dimostrata soddisfacente per questo tipo di esigenze. Previste agevolazioni anche per il compostaggio domestico e di comunità, la donazione delle eccedenze alimentari, l’uso stagionale degli immobili, l’impiego di presidi medico-sanitari, i conferimenti presso i centri di raccolta e l’inutilizzo documentato di immobili non domestici.

Per sostenere l’equità sociale, il Comune ha prenotato nel bilancio triennale 2025-2027 le risorse per le agevolazioni a famiglie e attività (900.000 euro), oltre che per la copertura dei costi relativi agli immobili comunali (600.000 euro) e alle scuole statali (circa 169.000 euro, finanziati con il contributo Miur) per un totale di quasi 1.670.000 euro.

Il passaggio alla Tcp richiede anche un nuovo modello di gestione e scambio dei dati tra il Comune e il gestore Hera Spa, in particolare per garantire la correttezza delle anagrafiche, la trasparenza nella fatturazione e il recupero dell’evasione ed elusione tariffaria.

MODENA, RACCOLTA DIFFERENZIATA AL 79,2%

Cala la produzione di rifiuti indifferenziati pro-capite. Abbandoni ridotti del 19%

Prosegue il percorso virtuoso della città di Modena nella gestione dei rifiuti urbani. Analizzando i dati relativi al periodo gennaio-aprile (Fonte: Hera), emergono infatti segnali significativi di miglioramento nella raccolta differenziata che si attesta al 79,2%, superando in anticipo l’obiettivo del 79% posto per il 2027 dalla Regione Emilia-Romagna per i capoluoghi di provincia.

Nei primi quattro mesi dell’anno, inoltre, la produzione pro-capite di rifiuto indifferenziato – ovvero la frazione destinata al trattamento tramite termovalorizzatore – è passata dai 70 kg per abitante all’anno del 2023 ai 44 kg del 2025, registrando una diminuzione netta e costante. Un dato che testimonia l’impegno crescente della cittadinanza nella corretta separazione dei materiali e nella riduzione dei conferimenti non differenziati.

Parallelamente, sono aumentati in modo rilevante i ritiri a chiamata per rifiuti ingombranti, verde e potature: +40% nel 2024 rispetto al 2023, e un ulteriore +36% nel 2025 rispetto all’anno precedente.

Allo stesso tempo, nei primi quattro mesi del 2025, le segnalazioni di abbandoni sul territorio si sono ridotte del 19% rispetto allo stesso periodo del 2024, soprattutto per quanto riguarda i grandi quantitativi di materiali come sfalci e rifiuti voluminosi.

Un risultato, questo, ottenuto grazie rafforzamento degli interventi di contrasto all’abbandono, frutto della costante attività degli agenti accertatori, in collaborazione con Polizia Locale, GEV (Guardie Ecologiche Volontarie) e GEL. Un’azione di presidio capillare, supportata anche dall’utilizzo di fototrappole mobili, che ha permesso di individuare e sanzionare comportamenti illeciti, contribuendo a mantenere puliti e sicuri gli spazi pubblici.

















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