Adeguamenti inferiori a quelli stabili da Arera per il servizio. Allo studio ulteriori opzioni di rateizzazione delle bollette per le utenze domestiche
Sono stati approvati oggi dal Consiglio comunale gli adeguamenti alla tariffa rifiuti del Comune di Reggio che verranno applicati a partire dall’ultima rata 2025. La variazione della Tari è stata approvata con 18 voti a favore (Pd, M5S, Lista Marco Massari sindaco, Europa verde-Possibile) e 10 voti contrari (Coalizione civica, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lista civica Tarquini).
Gli adeguamenti – resi necessari dalle indicazioni di Arera – si attestano nella nostra città a quote inferiori alla media. Il Comune di Reggio Emilia ha scelto infatti di limitare l’aggravio di spesa per cittadini e attività, come già fatto mantenendo inalterata l’Irpef. Le tariffe vengono così riviste mediamente del solo 8% per le utenze domestiche e del 9% per quelle non domestiche (contro un 13% di adeguamento monetario stabilito da Arera) grazie a una serie di azioni virtuose e di efficientamento conseguite. Il tutto mantenendo le agevolazioni già in essere per alcune categorie di utenti per un ammontare di circa 930mila euro, di cui 350mila di natura sociale.
Pur dovendo adeguare le tariffe all’impennata dei costi, il Comune ha infatti deciso di continuare a tutelare il più possibile le categorie più fragili fra le utenze domestiche e difendere il sistema produttivo da incrementi eccessivi.
Agevolazioni confermate – Confermate tutte le agevolazioni previste dal regolamento comunale, così come le agevolazioni per le Associazioni di promozione sociale (Aps) e le Organizzazioni di volontariato (Odv) con uno sconto del 100% della quota variabile non misurata.
Vengono inoltre confermate le agevolazioni sociali della Tariffa rifiuti a sostegno delle famiglie a basso reddito. In particolare, si mantiene l’agevolazione del 100% della quota variabile non misurata con Isee fino a 15.000 euro indipendentemente dal numero di figli a carico e fino a 30.000 euro per i nuclei familiari con almeno 4 figli a carico.
Quali gli impatti sulle utenze – Gli aumenti andranno a incidere in maniera diversa secondo le tipologie di utenti. Per le utenze domestiche l’incremento sarà compreso mediamente tra i 13 e i 40 euro annui, a seconda delle dimensioni familiari e degli spazi in uso. Per le utenze non domestiche gli aumenti sono legati alla superficie e alla categoria commerciale di appartenenza. A titolo esemplificativo botteghe e piccoli esercizi vedranno un aumento medio di circa 35 euro annui, di 145 euro annui per bar e piccole attività di ristoro, con cifre crescenti per categorie come mense, ospedali e aziende a seconda delle loro dimensioni.
Efficientamento – Il contenimento dei costi è reso possibile da circa 1.5 milioni di euro recuperati dal contrasto dell’evasione della Tari e da 530mila euro di fondi stanziati dalla Regione Emilia Romagna, in ragione del virtuosismo della raccolta differenziata che, ricordiamo, ha raggiunto quota 83% in città nel 2024, avendo raggiunto con 2 anni di anticipo (nel 2023) l’obiettivo di essere superiore all’80% fissato entro il 2025 dalla strategia regionale 2022-2027.
E sempre per agevolare gli utenti, come già fatto per le imprese, è allo studio anche l’introduzione di ulteriori possibilità di rateizzazione delle bollette per le utenze domestiche. Ci si aspetta infine un contributo importante dalla gara per l’individuazione del nuovo gestore del servizio rifiuti, una gara che consentirà nei prossimi anni, di rimodulare le richieste della committenza e che in altre città ha consentito di ottenere nuovi margini di contenimento costi.
Contro gli abbandoni per una città più pulita – Oltre agli interventi tariffari, prosegue anche l’azione di miglioramento del servizio e di tutela del decoro urbano. Con un investimento di 140mila euro in tre anni, sono state introdotte delle fototrappole per contrastare comportamenti scorretti come l’abbandono di rifiuti, ingombranti o sostanze pericolose. I dispositivi sono stati installati in diverse zone della città e periodicamente saranno fatti ruotare in modo da coprire i quartieri cittadini, dal centro storico a Santa Croce, dalla stazione a zone più residenziali come Canalina e altre aree dove man mano si renderà necessario questo tipo di controllo. Le sanzioni andranno dai 200 ai 600 euro, con aggiunta di una denuncia penale nel caso di abbandono di sostanze pericolose.