Grazie a un partenariato pubblico privato nella zona ovest di Modena, in via Aldrovandi 61, è stato inaugurato l’“Ostello per l’Autonomia Aldrovandi 61” gestito da Arca Lavoro, l’impresa sociale di Porta Aperta, per offrire accoglienza temporanea a lavoratori in condizione di fragilità sociale e disagio abitativo.
La struttura di 300 mq, messa a disposizione dall’imprenditore modenese Giancarlo Pivetti, conta 20 posti letto, una cucina attrezzata, bagni in comune con cinque impianti docce, una lavanderia automatica, e sarà coordinata da uno staff di educatori professionali di Porta Aperta e Arca Lavoro che si occuperanno anche di supportare gli ospiti nella ricerca di una soluzione abitativa definitiva.
La nascita dell’Ostello è il risultato di un percorso avviato dal Comune di Modena attraverso un avviso pubblico indirizzato al Terzo settore, volto a individuare soggetti con cui progettare e gestire il servizio.
«L’Ostello per l’Autonomia vuole essere un luogo in cui è piacevole stare per il tempo necessario, per poi arrivare ad essere autonomi nel mondo del mercato immobiliare – spiega Francesca Nora, amministratrice delegata di Arca Lavoro – Ad oggi sono già stati individuati sei ospiti e, nel corso dell’estate, contiamo di arrivare ad assegnare tutti i posti. Il profilo dell’ospite è quello di maschio adulto in possesso di un contratto di lavoro stabile, in situazione di disagio abitativo».
«Si tratta di un risultato importante a cui puntavamo da tempo – afferma Alberto Caldana, presidente di Porta Aperta e di Arca lavoro – In città, infatti, abbiamo constatato che ci sono non poche persone che pur avendo un lavoro dormono per strada. A causa di salari molto bassi o anche per il solo fatto di essere straniere, queste persone non riescono a trovare un posto letto o a permettersi un affitto. Abbiamo fatto presente al Comune di Modena questa situazione, e grazie all’impegno dell’allora sindaco Gian Carlo Muzzarelli, siamo entrati in contatto con il signor Pivetti che ci ha messo a disposizione lo spazio. Grazie all’amministrazione comunale e a tutti i donatori, abbiamo potuto procedere alla ristrutturazione dei locali e riteniamo che questa possa essere una prima sperimentazione, a cui speriamo di farne seguire altre».
L’adeguamento dell’immobile è stato fatto da Arca Lavoro e Porta Aperta con il sostegno di: CBM Spa, Comune di Modena, Confindustria Emilia Area Centro, Coop Allenza 3.0, Fondazione di Modena, Marazzi Group, Famiglia Pivetti; le spese di gestione saranno coperte dalla contribuzione degli stessi utenti, in modo che il progetto possa autosostenersi.
«Questo luogo contribuirà a lenire la ricerca di alloggi temporanei per chi ne abbia bisogno e urgenza – afferma il sindaco di Modena Massimo Mezzetti – Modena vive tutti i paradossi delle grandi città, pur non essendo capoluogo di regione e ha bisogno di strutture come questa che intercettano una necessità e possono svolgere un ruolo di prevenzione. Questo ostello può infatti sostenere lavoratori in difficoltà con l’affitto, i cui prezzi a Modena sono oggetto di una ingiustificata bolla speculativa. Ringrazio tutti coloro che l’hanno pensato e reso possibile, una risposta concreta che farà sistema con le altre azioni del nostro Piano Casa».