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Montecchio: con un pugno spaccò il naso al figlio della compagna: condannato finisce in carcere

È stato condannato per lesioni personali aggravate l’uomo responsabile di un’aggressione avvenuta nel 2016 a Montecchio Emilia. I fatti risalgono al 2 settembre di quell’anno, quando una lite scoppiata per motivi di gelosia tra l’uomo e la sua compagna degenerò rapidamente in violenza. A farne le spese fu il figlio della donna, intervenuto nel tentativo di sedare la discussione e riportare la calma. Il giovane venne colpito al volto con un violento pugno sferrato dal compagno della madre, riportando la frattura delle ossa nasali e un trauma oculare. La prognosi fu di 30 giorni.

A seguito dell’iter processuale, con sentenza emessa dal Tribunale ordinario di Reggio Emilia nell’aprile 2021, divenuta definitiva nel luglio successivo, l’uomo è stato condannato alla pena di 9 mesi di reclusione per il reato di lesioni personali. Il condannato risultava però irreperibile sul territorio nazionale. Quindi nel febbraio 2023 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia emetteva il decreto di irreperibilità. Non avendo l’interessato presentato istanza per una misura alternativa, l’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia nel gennaio 2024 ha emesso il decreto di Revoca di decreto di sospensione dell’ordine di carcerazione ed il Ripristino dell’ordine medesimo, con l’ordine agli Ufficiali ed Agenti di Polizia Giudiziaria di procedere all’arresto e alla traduzione del condannato l’Istituto di Detenzione più vicino al luogo dell’arresto. Ieri pomeriggio, i carabinieri della stazione di San Polo d’Enza, nel corso di un’attività di polizia giudiziaria di iniziativa, rintracciavano l’uomo, traendolo in arresto e dando esecuzione all’ordine di carcerazione. Il 46enne, veniva dapprima condotto in caserma e, dopo le formalità di rito, presso il carcere del capoluogo reggiano per l’espiazione della pena, pari a 9 mesi di reclusione.

















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