Una lunga e complessa indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Bologna e portata avanti dalla Squadra di Polizia giudiziaria del Compartimento Polizia Ferroviaria per l’Emilia Romagna, ha portato nei giorni scorsi all’individuazione di due presunti appartenenti al gruppo di ignoti che, nello scorso mese di ottobre, ha perpetrato un ingente furto di rame di proprietà del Gruppo FS in una sottostazione elettrica a Grizzana Morandi, sull’appennino bolognese.
In quell’occasione, un gruppo di sei persone si è introdotto, nottetempo, all’interno di un’area ferroviaria interdetta al pubblico e da un magazzino ha asportato 600 kg di cavi di rame utilizzati lungo le linee ferroviarie e numerosi attrezzi da lavoro. I malviventi, per portare via la refurtiva, hanno utilizzato diversi mezzi, a loro volta rubati, con targhe straniere.
Le indagini hanno così portato gli investigatori ad un campo nomadi di Napoli, dove ieri è scattato l’intervento coordinato dalla Procura di Bologna e che, oltre agli agenti della Polfer di Bologna, ha visto impegnati anche gli uomini della Polfer di Napoli, del Reparto Mobile, del Reparto Prevenzione Crimine, delle unità cinofile della Polizia di Stato e della Polizia Scientifica.
Durante l’operazione sono stati fermati e identificati due dei presunti autori del furto. Si tratta di due trentenni rumeni che sono stati denunciati in stato di libertà. Nel campo nomadi sono stati rinvenuti e sequestrati 4500 kg di rame ferroviario provento di furto, numerosi attrezzi da lavoro rubati e un veicolo utilizzato per il trasporto della merce rubata.
Per i restanti quattro complici, tutti identificati, continuano le ricerche su tutto il territorio nazionale.
