Si è svolta mercoledì 11 giugno l’inaugurazione con l’apertura al transito dell’ultimo stralcio della nuova Pedemontana, nel tratto compreso dalla strada provinciale 17 a Cà di Sola e via del Cristo a Castelnuovo Rangone, alla presenza di Fabio Braglia, presidente della Provincia di Modena, del presidente della Regione Emilia-Romagna Michele De Pascale, del presidente di Confindustria Emanuele Orsini, di amministratori locali tra cui Federico Poppi, sindaco di Castelvetro, Massimo Paradisi, sindaco di Castelnuovo Rangone, Massimo Glielmi, sindaco di Spilamberto, Luigi Zironi, sindaco di Maranello ed Emilia Muratori, sindaca di Vignola, oltre a numerose autorità civili e militari, ai tecnici della Provincia e la ditta esecutrice dell’opera.
La ditta Frantoio Fondovalle srl di Montese si è aggiudicata il bando di gara europeo della Provincia, da 15 milioni 850 mila euro, per realizzare un’opera lunga complessivamente circa tre chilometri.
Le risorse sono messe a disposizione dal Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020 per 11 milioni 850 mila euro, mentre i restanti quattro milioni sono finanziati direttamente dalla Provincia di Modena.
Per il presidente della Regione Emilia-Romagna Michele De Pascale e l’assessora alla Mobilità, Irene Priolo «il completamento della Pedemontana rappresenta una notizia importantissima non solo per questo territorio, ma per tutta la Regione. Si tratta di un’arteria che collega in modo più rapido le province di Reggio Emilia, Modena e Bologna, rendendo più semplici i movimenti di merci e persone da est a ovest dell’Emilia-Romagna, e viceversa. Il nostro impegno – proseguono il presidente della Regione e l’assessora- è quello di proseguire nel realizzare infrastrutture strategiche che siano di aiuto ai cittadini e alle imprese e nel segno del rispetto dell’ambiente e del territorio».
Il presidente della Provincia di Modena Fabio Braglia sottolinea che «con l’apertura di questo ultimo tratto, completiamo un’infrastruttura fondamentale per il territorio provinciale di Modena, ma non solo, perché consentirà di collegare le province di Reggio Emilia e Bologna e soprattutto tutti le comunità e i territori versati da questa strada. Si tratta di un’opera concepita per essere realizzata in più fasi e da quando si è aperto il primo cantiere, negli anni 2000, si sono susseguiti i lavori per stralci e lotti fino ad oggi, così da poter consegnare ai cittadini modenesi un’opera strategica, funzionale e moderna».
Braglia poi ricorda che «l’infrastruttura potrà garantire una maggiore sicurezza e collegamenti più agevoli in tutta la zona, anche alla luce del completamento del tratto da Cà di Sola alla rotatoria di S.Eusebio. Si tratta di un’opera che migliorerà tutto l’assetto viario della provincia, veicolando il transito sulla nuova arteria così da alleggerire la viabilità esistente. Con la prossima realizzazione della complanarina e in futuro della bretella Campogalliano Sassuolo e della Cispadana – conclude Braglia – avremo una rete stradale efficiente e funzionale ad un territorio che vanta numerose eccellenze, con distretti produttivi all’avanguardia e che merita infrastrutture all’altezza delle sfide del domani, anche dal punto di vista della sostenibilità ambientale».
La lunghezza complessiva dell’ultimo lotto inaugurato è di due chilometri e 785 metri, si sviluppa nei territori dei comuni di Castelnuovo Rangone e di Castelvetro e dei complessivi 15 milioni 850 mila euro, quattro milioni sono finanziati direttamente dalla Provincia di Modena, mentre le risorse restanti sono messe a disposizione dal Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020.
COMPLESSIVAMENTE 27 CHILOMETRI DA REGGIO A BOLOGNA
Si è svolta Mercoledì 11 giugno l’inaugurazione dell’ultimo tratto della Nuova Pedemontana, tra Cà di Sola e Solignano, consentendo il completamento dell’intero asse viario che collega il confine con Reggio Emilia (ponte sul fiume Secchia) a quello con Bologna (ponte sul fiume Panaro) per una lunghezza complessiva di circa 27 chilometri.
Gli anni 70/80
Si tratta di un’opera che nasce alla fine degli anni 70 (settembre 1979), con l’apertura al transito del primo tratto di variante alla strada statale 467 “di Scandiano” a Sassuolo, a cura di Anas, che allora era l’ente proprietario della strada.
L’opera, della lunghezza complessiva di circa 4,5 km, prevedeva la realizzazione di un viadotto sul Fiume Secchia (viadotto di Villalunga) e di una nuova arteria stradale fino all’intersezione con la Ghiarola Vecchia (strada provinciale 16).
Gli anni 80/90
Nel corso degli anni 80/90 venne realizzato, sempre da Anas, il tratto di Pedemontana che, da via Ghiarola Vecchia, in Comune di Fiorano, porta fino all’intersezione con la strada statale 12 dell’Abetone-Brennero in località Pozza per una lunghezza complessiva di circa sette chilometri.
Nel 2001 la competenza di alcune strade statali passò da Anas alla Provincia di Modena e successivamente, nell’anno 2004, venne sottoscritta tra Ministero delle Infrastrutture, Anas, Regione Emilia-Romagna e Provincia di Modena, un’apposita convenzione per il trasferimento della competenza di importanti cantieri avviati da Anas tra i quali quello del completamento della Pedemontana.
Gli anni 2000
Quindi, nel corso del ventennio 2004 – 2025 è stato realizzato e completato il tratto di Pedemontana (in variante alla strada provinciale 569) che va dall’intersezione con la strada statale 12 (Nuova Estense) e fino al confine bolognese, suddiviso in quattro stralci, per uno sviluppo lineare di circa 16 chilometri è realizzato per step successivi in funzione delle risorse disponibili, con una spesa complessiva di circa 100 milioni di euro.
REALIZZATI PONTI, SOTTOPASSI E OPERE DI MITIGAZIONE
Il tratto che viene aperto al transito riguarda i lotti 3b e 4 del quarto stralcio, ed è situato fra via Montanara e la strada provinciale 17 a Cà di Sola, nei territori dei Comuni di Castelnuovo Rangone e Castelvetro, classificato come “strada extraurbana secondaria” tipo C1, con una corsia per ogni senso di marcia, per una lunghezza totale di 2,8 chilometri ed una velocità di progetto di 60-100 chilometri orari
La larghezza della corsia è di 3,75 metri oltre alla banchina di 1,50 metri, per una larghezza massima di 10,50 metri.
All’estremità l’asse stradale si innesta in due rotatorie esistenti e realizzate nell’ambito di stralci precedenti: ad ovest nella rotatoria di Via Montanara e ad est nella rotatoria di Cà di Sola, all’intersezione con la strada provinciale 17, mentre nella parte mediana è stata realizzata una nuova rotatoria all’intersezione con la strada comunale Gualinga.
La realizzazione della nuova strada ha comportato l’interruzione di alcune zone poderali e l’interferenza con i due corsi d’acqua esistenti del Rio Scuro e del Torrente Nizzola e per garantirne la “ricucitura” e per risolvere le interferenze con il reticolo idrografico esistente, il progetto ha previsto la realizzazione, lungo l’asse principale, di una serie di opere d’arte maggiori e minori, tra cui:
Muro di sostegno in corrispondenza della proprietà Suincom;
Sottopasso poderale per la ricucitura della proprietà Del Castello;
Manufatto scatolare di attraversamento del Rio Scuro;
Scatolari per garantire la trasparenza del rilevato fra Rio Scuro e Torrente Nizzola;
Ponte sul torrente Nizzola;
Sottopasso poderale per la ricucitura della proprietà Manzini;
Sottopasso pedonale tra nuova Pedemontana e strada provinciale 17.
Infine, oltre alle opere sull’asse principale, sono state previste due viabilità di ricucitura in prossimità della nuova rotatoria di via Gualinga, una delle quali che scavalca il Rio Scuro, per cui è stato realizzato un ulteriore manufatto scatolare.
COME CAMBIA LA VIABILITA’ PER I MEZZI PESANTI
Con l’apertura al transito dell’ultimo tratto stradale della Nuova Pedemontana, la Provincia di Modena, in accordo con i Comuni territorialmente competenti di Castelnuovo Rangone, Castelvetro e Spilamberto, ha disposto una serie di modifiche alla circolazione stradale che riguarderanno sia la viabilità provinciale che la viabilità comunale, con l’obiettivo di razionalizzare gli spostamenti dei mezzi pesanti e rendere più scorrevole la circolazione dei mezzi leggeri sulla strada provinciale 16 e sulla strada provinciale 569, così da migliorare la vivibilità dei centri abitati attraversati dalle arterie stradali.
In particolare viene istituito un divieto per i mezzi pesanti superiori a 3,5 tonnellate sulla strada provinciale 16 nel tratto compreso tra l’intersezione a rotatoria con Via del Cristo e l’intersezione a rotatoria con Via Sant’Eusebio, allo scopo di fluidificare il traffico all’interno del centro abitato di Settecani.
Viene poi istituito un divieto per i mezzi pesanti superiori a 3,5 tonnellate sulla strada provinciale 569 nel tratto compreso tra l’intersezione a rotatoria con Via Montanara e l’intersezione con Via Lugazzo, per migliorare il traffico all’interno del centro abitato di Solignano Nuovo.
Inoltre è istituito un divieto per i mezzi pesanti superiori a 3,5 tonnellate (eccetto carico/scarico) sulla strada provinciale 17 tra l’intersezione con la provinciale 16 a Settecani e l’intersezione a rotatoria con la Nuova Pedemontana, in modo da consentire il transito ai soli mezzi pesanti diretti alla Cantina di Settecani.
Sostanzialmente la Nuova Pedemontana dovrà costituire il percorso preferenziale per i veicoli pesanti relativamente agli spostamenti est-ovest e viceversa, salvo alcune deroghe per consentire ai mezzi pesanti diretti alle principali aziende produttive di accedere agli stabilimenti.
Tutta la segnaletica di preavviso, divieto e indicazione è stata adeguata dalla Provincia di Modena tramite un appalto esterno dell’importo complessivo di 148mila euro.