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Una nuova vita per il Giardino San Leonardo di Bologna

Al via il progetto di riqualificazione con un patto tra Johns Hopkins University e Comune

Il Giardino San Leonardo si prepara a una nuova vita. È ufficialmente partito l’iter per la riqualificazione di uno degli spazi urbani più significativi del comparto San Leonardo, grazie a un innovativo patto di collaborazione tra Johns Hopkins University e Comune di Bologna, con il coinvolgimento attivo del Quartiere Santo Stefano, della Fondazione per le Scienze Religiose (FSCIRE) e dell’Università di Bologna.

L’intervento – curato dallo Studio Betarchitetti per conto di Johns Hopkins University – si inserisce in una più ampia strategia di rigenerazione urbana e mira a valorizzare il Giardino Don Tullio Contiero, noto come Giardino San Leonardo, cuore pulsante del comparto.

Il progetto punta ad aprire il giardino verso la città, mettendolo in relazione con le attività e i servizi circostanti, attraverso la riqualificazione dei margini, la riorganizzazione degli accessi e la valorizzazione delle connessioni urbane, in particolare lungo via Andreatta e via San Leonardo. Gradini, sedute, rampe e gradoni ridisegneranno il perimetro del giardino per renderlo più accessibile, vivibile e connesso al tessuto urbano, trasformandolo in uno spazio di relazione e incontro per residenti, studenti e cittadini.

L’intervento non è solo architettonico ma anche sociale: Johns Hopkins University si impegna a garantire presidio e animazione sociale, contribuendo alla creazione di spazi funzionali ben definiti, tra cui una caffetteria che presta servizi anche all’esterno, che fungerà da luogo di aggregazione e punto di riferimento per l’intera comunità.

Il giardino San Leonardo è da sempre un luogo amato dai residenti e da studentesse e studenti per i suoi spazi verdi e per la possibilità di studiare e riposarsi. Il progetto potenzia questa vocazione aumentando il numero di tavoli e panchine, aggiungendo percorsi accessibili. Al contempo, inserisce elementi che favoriscono il presidio e la sicurezza, abbassando il muro esterno e prevedendo uno spazio per la caffetteria. Dal punto di vista ambientale, sono previsti nuovi alberi e l’utilizzo di materiali drenanti per tutti i percorsi e gli spazi di sosta.

Il progetto rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni, accademia e territorio, con l’obiettivo di restituire centralità e qualità a uno spazio pubblico simbolico, promuovendo al contempo inclusione, sicurezza e partecipazione.

L’iter prevede, nei passaggi successivi alla proposta di collaborazione, una fase di progettazione condivisa con il soggetto proponente, approfondimenti e verifiche tecniche da parte degli uffici comunali interessati e di altri enti competenti, oltre al coinvolgimento del Quartiere Santo Stefano, territorialmente interessato, nella fase di progettazione e nel fondamentale ruolo di connessione con le ulteriori realtà attive nell’area.

















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