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De Pascale all’Assemblea 2025 di Confindustria a Bologna

“L’Emilia-Romagna pronta a fare la sua parte per un nuovo patto tra istituzioni, imprese e lavoro. Servono politiche industriali vere, infrastrutture efficienti e un’Europa che difenda la manifattura"

“Voglio anzitutto ringraziare Confindustria per aver scelto l’Emilia-Romagna come sede della sua Assemblea annuale. Una scelta che ci onora e riconosce il ruolo centrale che questa terra gioca nel sistema industriale nazionale ed europeo”.

Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, intervenuto oggi all’Assemblea 2025 di Confindustria, al Teatro EuropAuditorium di Bologna. Presenti anche la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, e la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

“Ho apprezzato- sottolinea de Pascale- la relazione del presidente Orsini, lucida e orientata al merito, con un chiaro richiamo alla responsabilità collettiva, in un contesto dove troppo spesso prevalgono narrazioni autoreferenziali o logiche di contrapposizione. La proposta di un piano industriale straordinario, fondato sull’unità delle istituzioni italiane ed europee e sul coinvolgimento delle forze del lavoro, è un segnale importante. L’industria ha bisogno di risposte concrete, e l’Emilia-Romagna è pronta a fare la sua parte. Dal Governo ho sentito tante buone intenzioni ma, personalmente e lo dico con rispetto istituzionale, nessuna risposta o proposta concreta”.

“Io credo- prosegue de Pascale- che Confindustria abbia fatto la scelta di venire nel cuore della manifattura italiana perché in questo momento la vera sfida europea è la difesa della manifattura, che a volte, come europei sembriamo dover difendere anche da noi stessi. Serve uno scatto dell’Unione Europea e del nostro Paese. I costi energetici e una catena logistica spesso poco efficiente oggi fanno ancora più paura dei dazi. È su questi fronti che dobbiamo intervenire con urgenza, e l’Emilia-Romagna vuole essere in prima fila”.

“Lo dico chiaramente- sottolinea ancora il presidente dell’Emilia-Romagna-: per la nostra regione, i temi dell’energia sono ancora più cruciali rispetto ad altre aree del Paese. E spero che anche sul versante infrastrutturale si dicano parole chiare, perché non possiamo continuare a caricare le imprese di costi logistici insostenibili. Sbloccare il nodo del passante di Bologna è una priorità nazionale. Ma vogliamo anche lavorare al potenziamento della dorsale adriatica ferroviaria e al miglioramento dei collegamenti con il porto di Ravenna. È tempo di un piano infrastrutturale serio, al servizio del sistema produttivo”.

De Pascale richiama quindi la necessità di una presa di posizione chiara dell’Europa nel contesto internazionale: “Serve una risposta forte e coerente dell’Unione europea, perché consideriamo eticamente inaccettabile il comportamento degli Stati Uniti. Non si tratta di interrompere le relazioni transatlantiche – noi come Regione Emilia-Romagna saremo presenti al Fancy Food di New York a fine giugno – ma il punto è come ci si rapporta: se si cerca visibilità o si vuole davvero incidere. L’Italia ha il dovere di pretendere di incidere”.

De Pascale ha quindi sottolineato che da tre anni l’Europa sostiene costi energetici e di approvvigionamento delle materie prime di molto superiori rispetto agli Stati Uniti: “Oggi, a fronte di una risposta che penalizza la nostra industria, è legittimo pretendere rispetto. Non è una sfida che riguarda tutti i Paesi europei, colpisce principalmente la manifattura italo-tedesca, il cuore industriale del continente. E l’Italia deve guidare l’Europa in questo confronto”.

“L’Emilia-Romagna- conclude de Pascale- risponde presente. Senza retorica, fuori dalle narrazioni che si autoesaltano e fuori dalle contrapposizioni sterili. Servono parole di verità e strumenti concreti. Oggi da Orsini ne ho sentiti tanti su cui servono risposte. E ci siamo, come sempre, per costruire insieme il futuro industriale del nostro Paese e dell’Europa”.

















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