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Al via l’estate “coprogettata” di Castelfranco Emilia

Oltre cento appuntamenti realizzati insieme a 19 associazioni e 9 parrocchie del territorio

Con oltre 100 appuntamenti tra musica, teatro, cinema, incontri culturali e spettacoli per famiglie, l’estate 2025 di Castelfranco Emilia si preannuncia come una delle più ricche e partecipate degli ultimi anni. Un risultato possibile grazie al percorso di coprogettazione avviato dal Comune, che ha coinvolto 19 associazioni e 9 parrocchie del territorio in un lavoro corale e condiviso, iniziato già agli esordi del 2025.

«La coprogettazione non è solo un metodo, è un’idea precisa di comunità e di cultura – afferma con convinzione l’Assessora alla Cultura, Silvia Cantoni –. Non ci limitiamo a organizzare eventi: costruiamo insieme occasioni di incontro, di espressione, di valorizzazione del territorio e delle persone che lo vivono. Questo processo partecipativo ci permette di ascoltare le esigenze, le energie e le proposte di chi ogni giorno anima il tessuto sociale e culturale della nostra città. Il risultato è un cartellone che non è calato dall’alto, ma nasce dalla collaborazione, dalla condivisione e dal rispetto reciproco».

Il programma, che andrà avanti dal 24 maggio al 7 settembre, toccherà sia il capoluogo che le frazioni, con eventi distribuiti tra piazza Garibaldi, il centro storico, il parco Ca’ Ranuzza e numerosi altri spazi pubblici e privati. Ogni luogo sarà animato da una proposta pensata per intercettare pubblici diversi e stimolare nuove forme di partecipazione. Il programma completo è disponibile sul sito del Comune di Castelfranco Emilia.

«Abbiamo voluto un’estate che parli davvero il linguaggio del territorio. La forza della coprogettazione sta nella capacità di includere e di restituire senso agli spazi urbani e vitalità alle frazioni. È una modalità che valorizza l’associazionismo, stimola la collaborazione tra realtà diverse e porta cultura là dove spesso non arriva. Il nostro obiettivo è rafforzare il senso di comunità e rendere visibile la ricchezza sociale e culturale che abita Castelfranco Emilia. La coprogettazione rappresenta una scelta precisa: credere nelle persone, nel dialogo e nella costruzione condivisa del bene comune. Non resta che ringraziare tutti i nostri partner per il prezioso lavoro», conclude Cantoni.

 

















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