“Le dimissioni di Chiara Tonelli non sono una questione privata, ma un chiaro sintomo di crisi nella giunta Mesini”, afferma Francesco Macchioni, capogruppo della Lista Macchioni. A meno di un anno dall’insediamento, l’addio dell’assessore del Movimento 5 Stelle, mette in luce una fragilità che il comunicato del comune, con le sue motivazioni personali, non riesce a celare. La lista Macchioni, in linea con il centrodestra, denuncia una maggioranza instabile, lontana dal garantire la solidità che Sassuolo richiede.
“Perché la Tonelli non ha chiarito di persona le ragioni del suo abbandono? Perché il sindaco e la giunta hanno parlato per lei?” – si interroga Macchioni. La scelta di veicolare la notizia tramite un freddo comunicato istituzionale, senza un intervento diretto dell’assessore, alimenta sospetti di tensioni interne. Questo modus operandi, che rifugge la trasparenza dovuta ai cittadini, lascia intendere che la giunta stia cercando di occultare dissapori, forse legati alla difficoltà di armonizzare le diverse sensibilità della coalizione. La mancanza di un confronto aperto non fa che rafforzare i dubbi sulla coesione della squadra di governo.
La maggioranza, un intreccio di forze politiche con priorità spesso contrastanti, sembra barcollare sotto il peso della sua complessità. “Un’amministrazione deve procedere compatta, non sfaldarsi dopo pochi mesi” – sottolinea Macchioni. I sassolesi, già alle prese con un sistema di raccolta rifiuti inefficiente, disagi nei parchi urbani e timori per la sicurezza, si trovano davanti a una giunta che fatica a definire una direzione comune, tradendo le aspettative di chi l’ha votata.
A rendere la situazione ancor più preoccupante è il caos che avvolge il settore ambientale, di cui la Tonelli aveva la delega. Le dimissioni del dirigente tecnico dell’area ambiente e territorio e della responsabile del servizio tutela del territorio non possono essere liquidate come coincidenze. “Quando professionisti di questo livello lasciano un comparto così cruciale, è evidente che qualcosa non funziona” – osserva Macchioni. “Sembra che non ci sia più fiducia nelle scelte imposte dal sindaco, e questo è un segnale che non possiamo ignorare. La perdita di figure chiave compromette la capacità di affrontare temi vitali come la gestione del territorio”.
La Lista Macchioni, condividendo le perplessità del centrodestra, esige chiarezza. Il Movimento 5 Stelle respinge le critiche come strumentali, ma le sue difese non dissipano i dubbi. “Chiediamo al sindaco Mesini un atto di onestà intellettuale sulla tenuta della sua coalizione e sulla sua capacità di governare Sassuolo, non nascondersi dietro a silenzi e mezze verità come ormai è sua consuetudine fare. Invito quindi il sindaco a fornire risposte chiare nel prossimo consiglio comunale” – conclude Macchioni.