“E’ stato un buon summit. L’Ausl di Reggio ha potenziato temporaneamente il numero di vigilantes in servizio notturno (passati da tre a cinque) e ha aperto al lancio di un tavolo permanente sulla sicurezza al Santa Maria Nuova, raccogliendo con rispetto le nostre proposte. Ascoltare, però, non basta: servono azioni rapide e passi avanti, ci aspettiamo a breve di fare il punto sulle prime innovazioni da introdurre davvero”.
Così Gennaro Ferrara, leader di Cisl Fp Emilia Centrale, commenta l’incontro del 15 maggio tra l’azienda, i rappresentanti eletti dai lavoratori e le organizzazioni sindacali. Ausl ha schierato la sua leadership: il Direttore generale Davide Fornaciari, il Direttore amministrativo Gianluca Rivi e la Direttrice sanitaria Cinzia Gentile in questo vertice richiesto a gran voce proprio da Cisl Fp dopo la raffica di furti, vandalismi e aggressioni che in nove giorni, tra la fine di aprile e l’inizio del mese di maggio, avevano scatenato il pandemonio in ospedale e persino nelle sue cucine.
Un caso da manuale quello del 29enne che aveva prima demolito demolito una struttura in cartongesso per entrare nel bar del Core e poi, nonostante fosse stato fermato dalla polizia, è tornato 72 ore dopo in ospedale, scassinando una porta laterale del pronto soccorso radiologico e prendendo a spintoni e sputi due infermieri.
SENSORI, PIU’ LUCI E VIGILANTES
“Una scia di microdelinquenza che è sempre avvenuta di notte. Questo è il dato centrale da tenere bene a mente. Nelle ore notturne l’ospedale diventa vulnerabile ed è qui che abbiamo concentrato le proposte raccolte da infermieri, oss, impiegati e medici”, prosegue Ferrara.
Ecco perché Cisl Fp ha segnalato la necessità di avere in servizio una guardia giurata per accompagnare, di notte, il personale nei percorsi interni bui e isolati.
Altre istanze sono più semplici ma ugualmente importanti: il sindacato di via Turri propone l’uso del badge per aprire le porte dei reparti, il tastierino numerico che c’è oggi può essere aggirato con grande facilità anche da chi non è Arsenio Lupin. E’ molto importante installare nei corridoi più bui un sistema di illuminazione automatica, con sensori di movimento. Infine: Cisl Fp ha puntato sul miglioramento della comunicazione interna, “perché i lavoratori devono essere informati e sentire la presenza dell’azienda nei momenti difficili”.
INVITO A QUESTORE, PREFETTO E SINDACO
E’ lo scoglio maggiore. Cisl Fp da oltre un anno chiede un posto di polizia all’interno dell’ospedale. Quello che esiste attualmente chiude i battenti nel primo pomeriggio. Non basta. La notte è il problema. Punto su cui converge anche Ausl.
“Siamo responsabili, non esigiamo l’impossibile ma chiediamo il buon senso: concentriamo tutte le forze disponibili per proteggere il personale durante la notte, con un presidio attivo nelle ore in cui il Santa Maria è più vulnerabile. Il Questore Giuseppe Maggese dice che non si può fare un posto 7/7 h24. Bene, al Questore, al Prefetto Maria Rita Cocciufa e al Sindaco Marco Massari chiedo: sediamoci intorno ad un tavolo, con Ausl e con i vertici di tutte le forze in campo. Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, la Polizia locale del Comune di Reggio. Ragioniamo su un un presidio notturno a rotazione tra queste forze, possiamo costruire a Reggio un’esperienza pilota per tutta la regione. Militari e agenti sono pochi, lo sappiamo, ma unendoci si può fare fare la differenza. Un tema che sottoponiamo anche alla classe politica, in modo trasversale, perché parli in modo chiaro dicendo sì o no e garantendo nel caso il suo sostegno”.
UN NUOVO SPDC
Una delle novità emerse al summit è legata al Servizio prevenzione diagnosi e cura (Spdc), dedicato ai problemi psichiatrici, ambito che registra il più alto tasso di aggressioni contro i sanitari. Si trova attualmente a Correggio in una sede che Cisl Fp ha sempre considerato inadeguata per la sicurezza del personale e per l’assistenza dei degenti. Dopo anni di discussione, ora l’Spdc potrebbe davvero rientrare a Reggio Emilia, città dove il servizio era stato fino al 2018. Ausl, infatti, ha comunicato di aver presentato alla Regione un progetto da 8 milioni di euro, per realizzare una struttura dedicata nei pressi dell’Ospedale. “Si tratta di una notizia positiva per la sicurezza del personale, che potrebbe avere locali di lavoro adeguati e tempi di intervento rapidi da parte delle forze dell’ordine”, evidenzia Ferrara.