L’Ospedale di Pavullo si arricchisce di arte e bellezza. Sono stati inaugurati questa mattina, mercoledì 7 maggio, una serie di murales che abbelliscono il cortile interno della struttura, immagini che da oggi in poi regaleranno una ‘evasione’ creativa e leggera ai pazienti dell’ospedale.
Le opere sono state realizzate dai ragazzi ospiti della struttura ‘Gen-Z’ del Gruppo Ceis, nell’ambito del progetto ‘Arte e Cura’, curato da Davide Gelmuzzi. L’intervento, supportato dall’Azienda USL di Modena e la Neuropsichiatria Infantile, propone disegni artistici ispirati da riflessioni condivise sul significato della cura, in una narrazione visiva che unisce fragilità e bellezza, pensiero e gesto, territorio e vissuto personale.
I murales sono stati inaugurati alla presenza, tra gli altri, della responsabile della struttura ‘Gen-Z’, Sabina Rosa; la Coordinatrice dell’area psico-sanitaria Ceis, Martina Bottazzi; gli stessi ragazzi autori delle opere; il Direttore dell’Ospedale di Pavullo, Gabriele Romani; e Maria Pia Biagini, operatrice della farmacia ospedaliera. Con loro una rappresentanza dei professionisti sanitari della struttura.
“Il nostro è un ospedale di prossimità che si inserisce nel contesto territoriale come presidio di cura, ma anche di prevenzione – dichiara Gabriele Romani, Direttore dell’Ospedale di Pavullo -. Questa iniziativa si colloca in un più ampio progetto legato all’arte in ospedale in ogni sua forma. Ringrazio tutti gli attori che hanno consentito la realizzazione dei murales”.
“Gen-Z è un servizio Ceis pensato per minorenni con problematiche psico-patologiche, nato a Villanova di Modena – spiega Sabina Rosa, Responsabile della struttura -. Accogliamo ragazze e ragazzi, fino a otto ospiti contemporaneamente, inviati dalla Neuropsichiatria Infantile; giovani che spesso hanno vissuto interruzioni scolastiche o fragilità relazionali importanti. Con questa proposta stiamo rispondendo a un’emergenza concreta: offrire un luogo adeguato e competente a minori con disagi psico-patologici che altrove non troverebbero risposte efficaci. Grazie alla collaborazione con l’Ausl di Modena, Gen-Z ha preso forma come un’esperienza unica, che mette al centro il reinserimento scolastico, la ricostruzione delle relazioni, il coinvolgimento delle famiglie e della rete territoriale. Questo mese di maggio – con la mostra ‘Astrarte’, i murales e la festa per i due anni dalla nascita– vogliamo celebrare tutto il percorso fatto finora, condividere i risultati e il lavoro quotidiano di chi si impegna ogni giorno: operatori, volontari, famiglie e soprattutto ragazze e ragazzi”.