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Le risorse destinate ai bacini fluviali sono state impegnate al 100%

Stupiscono le valutazioni, soggettive, infondate e fuori contesto, arrivate dalla Sezione regionale della Corte dei Conti, peraltro nel giorno in cui la stessa Corte certifica con gli atti la corretta gestione dell’Ente col giudizio di parifica

In merito alle dichiarazioni del presidente della Sezione di controllo regionale della Corte dei Conti sull’utilizzo delle risorse 2024 destinate ai bacini fluviali dell’Emilia-Romagna, rese ai giornalisti a margine della cerimonia sul giudizio di parifica del bilancio 2023 della Regione, la Presidenza della Giunta precisa quanto segue.

Le risorse regionali destinate ai bacini fluviali sono state impegnate al 100% e trasferite ai soggetti attuatori, il cui utilizzo è costantemente monitorato e rendicontato. Dati più volte resi pubblici ma che non sono all’esame oggi della Corte dei conti, chiamata ad esprimersi sulla correttezza contabile e gestionale dell’esercizio 2023. E dell’equilibrio contabile e della corretta gestione ha dato appunto conto, con il giudizio di parifica, la Corte. Parlando con atti formali, come è proprio di una Corte.

Tutta la manutenzione sui fiumi (ripristino e rafforzamento argini, pulizia, ecc.) è stata fatta grazie a interventi della Regione attraverso l’Agenzia regionale di sicurezza territoriale e protezione civile.

Quanto alla ricostruzione post alluvione 2023 – competenza diretta del Commissario di Governo – anche quanto fatto dalla Regione è noto: 852 interventi fra cantieri di somme urgenze, urgenze e programmazione di fondi regionali, per 747,5 milioni di euro.

Stupisce, viceversa, che vengano rese “a margine” dichiarazioni sull’esercizio in corso, che non è oggetto della parifica. Una circostanza che non ha precedenti e di cui non si conosce e non si comprende né la ragione né il fondamento.

La proficua e doverosa collaborazione istituzionale di questi mesi, che ha portato al giudizio di parifica di oggi, con la certificazione del bilancio regionale in equilibrio nonostante il taglio delle risorse statali in settori chiave come la sanità, rende ancor più anomale e irrituali le esternazioni da parte di chi rappresenta una istituzione fondamentale dello Stato come la Magistratura contabile, rese peraltro ancor prima, nel corso della mattinata, di aver dato conto dell’esito dell’esame del Bilancio 2023 della Regione, quasi a voler mettere in secondo piano l’oggetto dell’incontro odierno.

Confidiamo si torni a parlare attraverso atti e non valutazioni soggettive, prive peraltro di qualsivoglia fondamento di merito. E gli atti della Corte dei conti certificano ancora una volta la correttezza dell’operato della Regione Emilia-Romagna.

















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