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Stazione Piccola di Modena: aggiudicati in via definitiva i lavori di recupero

I lavori di recupero dell’ex Stazione Piccola di Modena, che la trasformeranno nella nuova sede della Fondazione Its Maker, sono stati aggiudicati in via definitiva al Consorzio Stabile Te.Co spa di Milano e i lavori partiranno nei primi mesi del 2025.

Lo ha annunciato l’assessora all’Urbanistica Carla Ferrari rispondendo all’interrogazione di Modena per Modena sulla Stazione Piccola che chiedeva, in particolare, se l’Amministrazione comunale ha intenzione di correggere un progetto di edificazione che, per la consigliera Maria Grazia Modena, è contrattata con i privati e priva la cittadinanza della possibilità di usufruire dell’area. La consigliera ha domandato se è previsto un processo di informazione e partecipazione in merito alla rigenerazione dell’area, se si prevede di commisurare l’eventuale edificabilità dell’area all’assetto storico preesistente e, infine, se si considera opportuno rivedere l’attuale Pug in un’ottica di visione d’insieme della città.

L’assessora ha spiegato che a oggi è stato avviato solo l’intervento di restauro e recupero funzionale dell’edificio della Stazione, mentre sono ancora da definire le funzioni da assegnare agli altri edifici di interesse storico presenti nell’area, così come le azioni che potranno contribuire a sostenere economicamente l’intervento nel suo complesso, riconsegnando quest’area alla città, senza banalizzarla, ma promuovendo piuttosto l’insediamento di funzioni attrattive e qualificanti.

L’assessora ha quindi precisato che, per le opportunità che offre e il ruolo di snodo che riveste quest’area, l’Amministrazione ritiene indispensabile pensare l’organizzazione di questo spazio urbano con la città, attraverso un percorso partecipato che sappia coniugare i desideri con le opportunità e la fattibilità economica, contribuendo a definire le linee guida da seguire. Sarà quindi promosso e favorito un processo di partecipazione dei cittadini sul progetto della Stazione Piccola, come di tutti i progetti complessi. Il recupero dell’area è infatti ritenuto molto importante per la città, in relazione al ruolo svolto nella storia cittadina, ma anche per le potenzialità che ha nell’assetto delle relazioni fra le diverse aree urbane, ad esempio come connessione tra l’area urbana storica e di prima espansione urbana ed il parco della Resistenza.

L’assessora ha poi evidenziato che la nuova edificazione, necessaria a sostenere economicamente gli interventi di recupero degli edifici storici, dovrà, con questi ultimi, stabilire una correlazione equilibrata e rispettosa dell’assetto storico e del valore architettonico degli edifici esistenti.
Lo stesso Piano Urbanistico Generale (Pug), ha ricordato Ferrari, individua l’area della Stazione Piccola come luogo strategico, considerandola fra le porzioni di città che rivestono un ruolo di cerniera e che necessitano di complessive azioni di riordino. La rigenerazione dell’area, ha spiegato, dovrà essere l’occasione per dare continuità ai percorsi ciclopedonali urbani, potenziare gli spazi aperti pubblici in continuità con il Parco della Resistenza, inserire spazi e attrezzature pubbliche aggregative e attrattive, riqualificare l’insieme degli spazi aperti lungo il fronte nord della ferrovia. Rispetto alla proposta di revisione del Piano, l’assessora ha infine sottolineato che solo la sua applicazione potrà evidenziare la necessità di operare correttivi di semplificazione, tenendo fermi obiettivi e strategie. Intanto, con l’intento di approfondire le modalità applicative del Pug, l’Amministrazione ha avviato un tavolo di confronto con il Comitato Unitario delle Professioni (Cup), volto ad entrare nel merito dell’applicazione del Piano da parte dei tecnici progettisti (architetti, ingegneri, geometri e altre professioni di supporto su tematiche specialistiche) per evidenziare le difficoltà operative e introdurre i correttivi rivolti a semplificarne la consultazione e a garantirne l’efficacia.

L’assessora ha quindi ripercorso l’iter procedurale dell’intervento di riqualificazione, valorizzazione e rigenerazione dell’area della Stazione Piccola, ricordando che ha visto le Amministrazioni comunale e regionale sottoscrivere un Accordo procedimentale con Fer, Ferrovie Emilia-Romagna srl, propedeutico all’Accordo di programma. Attraverso un protocollo d’intesa Amministrazione comunale e Fer hanno inoltre definito la progettazione della sede dell’Its (Istituto tecnico superiore) Maker Academy e delle aule della Scuola superiore di tecnologie nell’immobile della ex Stazione Piccola. Sono stati approvati il progetto di fattibilità tecnica ed economica presentato da Fer e lo schema per la concessione in uso a titolo gratuito dell’ex Stazione Piccola da parte di Fer. L’Amministrazione comunale è stato individuato come soggetto attuatore dell’intervento, del valore di 6 milioni 433 mila euro, finanziato attraverso il programma regionale Atuss con fondi europei.

In replica la consigliera Modena ha colto l’apertura emersa dalla risposta e apprezzato la volontà di creare partecipazione. Ricordando la storia e il valore della struttura, costruita nel 1934 in stile eclettico, la consigliera ne ha ribadito la funzione di servizio pubblico e ha auspicato una maggiore attenzione da parte della Sovrintendenza in modo da garantire un migliore monitoraggio dei valori da tutelare.

















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