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Presentati gli appuntamenti reggiani del Rumore del Lutto Festival

Torna Il Rumore del Lutto Festival, la prima e più importante rassegna di cultura in Death Education in Italia la cui diciottesima edizione è in programma a partire dal 28 settembre e che toccherà diverse città italiane, tra le quali con diversi appuntamenti di rilievo anche Reggio Emilia.

L’experience reggiana del Festival è stata presentata questa mattina dagli organizzatori, in primis l’Associazione di promozione sociale Segnali di Vita, nella sede di Onoranze Funebri Croce Verde Reggio Emilia, che ne è partner da ormai diversi anni.

Il Rumore del Lutto è organizzato da Segnali di Vita Aps, con la direzione scientifica e artistica della tanatologa, formatrice e giornalista Maria Angela Gelati e del giornalista, critico musicale e fotografo Marco Pipitone. Il tema del 2024 è Respira: una parola che è un invito a godere e curare ogni momento, consapevoli della preziosità del tempo. Un incoraggiamento a vivere in modo pieno e ricco, per non avere mai rimorsi o rimpianti. “Vivi intensamente, abbraccia ogni istante” è infatti la frase che ispira e guida il festival, riflettendone l’essenza.

Oltre agli organizzatori del festival Gelati e Pipitone, sono intervenuti anche il Vicesindaco di Reggio Emilia Lanfranco de Franco, l’Assessore a Tutela ambientale e Università Roberto Neulichedl, Stefano Bigliardi. direttore generale di Onoranze Funebri Croce Verde Reggio Emilia, Marina Grassi, Vicepresidente della Pubblica Assistenza Croce Verde Reggio Emilia, Attilio Brindani Vicepresidente di Onoranze Funebri Croce Verde Reggio Emilia.

Ha affermato Roberto Neulichedl: “Il titolo della rassegna invita a una sentita partecipazione coloro che si mostrano sensibili, al contempo, a questioni cimiteriali e al rumore (altra faccia del silenzio). Riunire in un’esperienza vitale rumore e lutto significa, infatti, cogliere l’occasione per ricordare, a noi tutti, che il suono è nelle cose, è nelle persone, è nel mondo. Non a caso alcune cosmogonie ritengono addirittura che il mondo, in origine, fosse un’entità sonora. Pura materia vibrante. Che il suono costituisca dunque un ponte tra mondo terreno e ultraterreno non deve stupire. Di questo contatto si trovano testimonianze in molteplici culture: arcaiche, ma anche moderne. È in questo “spirito” di ricerca di antiche e nuove “risonanze” che l’amministrazione sostiene convintamente questa importante e coraggiosa iniziativa che muove verso una nuova “ecologia dei sensi”, che è nel programma del governo della città”.

Per il Vicesindaco Lanfranco De Franco “il Cimitero monumentale per la città di Reggio Emilia è un grande patrimonio storico, artistico e architettonico, che deve ritrovare sempre di più la sua funzione sociale e culturale collettiva. L’edizione 2024 di “Il Rumore del Lutto” ci consente di compiere un altro passo importante nel percorso di valorizzazione di questo luogo così amato dai reggiani, che stiamo rilanciando come spazio di incontro, conoscenza e scambio tra culture e generazioni. Grazie all’opportunità offerta dallo streaming con la passeggiata di Caterina Zamboni, quest’anno avremo la possibilità di far scoprire la bellezza e il valore del nostro cimitero anche fuori da Reggio Emilia”.

Maria Angela Gelati ha aggiunto: “Con il tema Respira, quest’anno portiamo il Festival Il Rumore del Lutto a Reggio Emilia con quattro eventi speciali, grazie alla preziosa collaborazione con il Comune e altre importanti realtà. Vogliamo continuare a creare uno spazio di riflessione e dialogo sulla vita, in tutte le sue sfaccettature, dove il respiro si trasforma in una metafora di ascolto e consapevolezza collettiva”. Infine Marco Pipitone: “I quattro eventi che proponiamo a Reggio sono frutto di una sinergia che mira a coinvolgere la comunità in una riflessione condivisa sul valore del respiro e della vita. La partnership con il Comune di Reggio Emilia e le realtà locali è fondamentale per questa XVIII Edizione del Festival Il Rumore del Lutto. Insieme, attraverso la cultura, vogliamo far emergere il respiro come simbolo di rinascita e come ponte tra la comunità e il territorio”.

Secondo Stefano Bigliardi “Per noi è un onore sostenere anche quest’anno una grande manifestazione culturale come Il Rumore del Lutto, un festival ormai riconosciuto e apprezzato a livello nazionale, accolto con grande interesse dalla comunità la quale partecipa con emozione agli eventi proposti. Anche quest’anno il programma prevede a Reggio momenti di alto livello e continua a valorizzare un patrimonio storico della nostra città come il Cimitero Monumentale. Anche attraverso il nostro sostegno al festival cerchiamo ogni giorno di essere vicini alla comunità, non solo portando aiuto, conforto e assistenza psicologica, ma anche trasmettendo concetti fondamentali e profondissimi sulla vita e sulla morte attraverso un evento come questo”.

Aggiunge Attilio Brindani: “Il rumore del Lutto ci fa riflettere sul senso profondo del distacco, della morte come compimento della vita, un concetto che era molto radicato un tempo anche nella nostra civiltà contadina e rurale, mentre oggi cerchiamo di evitarlo, ma è sicuramente fondamentale per vivere meglio anche i momenti difficili”.

IL PROGRAMMA REGGIANO DE IL RUMORE DEL LUTTO FESTIVAL 2024

Il format Il Rumore del Lutto Experience porterà a Reggio il primo appuntamento venerdì 18 ottobre: alle 9.30 ci sarà un incontro nella Sala Galloni del Padiglione Morel, nell’area del San Lazzaro (via Giovanni Amendola 2) Dalla solitudine all’accudire: sensibilizzare le comunità come centro propulsore di Salute.

Sabato 19 ottobre alle 18 è in programma un evento online sui canali del Festival: una passeggiata con Caterina Zamboni Russia al Cimitero Monumentale di Reggio Emilia dal titolo Conservare un angolo di terra.

Il festival terrà poi a Reggio i propri eventi di chiusura, davvero interessanti: sabato 16 novembre alle ore 11 in programma a Palazzo da Mosto Il Cantico dei quanti, un incontro con Flavio Santi e Piergiorgio Paterlini in occasione della mostra di Luciano Bertoli “Frattempo. Le curve di Mandelbrot” promossa dalla Fondazione Palazzo Magnani, mentre domenica 17 novembre gran finale con il concerto di Motta, in programma al Teatro Ariosto alle ore 21.

Un live speciale e unico in cui l’artista, tra i più apprezzati della nuova scena italiana, rivisita alcuni dei suoi successi e le canzoni dell’ultimo album La musica è finita, che sta portando in tour sui palchi di tutta la penisola.

Il Festival interessa molte altre città e località italiane con una serie di eventi e appuntamenti di alto livello, anche online. Ulteriori informazioni e programma completo su www.ilrumoredellutto.com

Il Rumore del Lutto Festival è promosso da Segnali di Vita Aps grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna, con il patrocinio di: Comune di Parma, Complesso Monumentale della Pilotta, Università di Parma, Università degli Studi di Padova, Master Death Studies and the End of Life.

Info e biglietti: www.ilrumoredellutto.com

















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