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Carpineti: maltrattamenti in famiglia, affidato in prova torna in carcere

Era stato condannato a 1 anno, 1 mese e 28 giorni d reclusione per i reati di furto e resistenza a pubblico ufficiale le cui condanne sono state poi assorbite in un provvedimento di determinazione delle pene concorrenti emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura reggiana con fine pena fissata il 13 marzo 2025. Lui, un 38enne residente a Carpineti, nel mese di novembre dello scorso anno  era stato ammesso a beneficiare della misura alternativa dell’affidamento al servizio sociale in relazione alla pena residua da scontare.

Il beneficio ora gli è stato sospeso dal magistrato di sorveglianza di Reggio Emilia con l’ufficio esecuzioni penali della Procura reggiana che emetteva il relativo ordine di carcerazione delegando per l’esecuzione i Carabinieri di Carpineti. Ieri pomeriggio il 38enne, è stato raggiunto presso la sua abitazione dai Carabinieri di Carpineti che lo dichiaravano in arresto dando esecuzione al provvedimento in virtu’ del quale l’uomo veniva poi condotto in carcere. Alla base della sospensione del beneficio ci sarebbero condotte maltrattanti nei confronti della moglie commesse anche durante l’affidamento in prova al servizio sociale che i carabinieri di Carpineti hanno relazionato anche il magistrato di sorveglianza che valutati i gravi fatti ha immediatamente sospeso la misura alternativa al carcere dell’affidamento in prova al servizio sociale, disponendo per l’uomo il proseguo dell’espiazione della condanna in carcere.

Al riguardo l’ufficio esecuzioni penali della Procura reggiana, diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci, ha emesso il provvedimento di sospensione provvisoria della misura con conseguente carcerazione inviando il provvedimento alla stazione Carabinieri di Carpineti per l’esecuzione. I carabinieri di Carpineti ricevuto il provvedimento si sono recati presso l’abitazione dell’uomo dichiarandolo in arresto per poi condurlo, al termine delle formalità di rito, in carcare.

















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