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A Modena manutenzione dei canali di scolo per la sicurezza idraulica

Affidati i lavori per pulizie, consolidamenti e riparazioni della rete di 250 chilometri di cavi e fossi a cielo aperto del territorio comunale. Investimento di 150 mila euro

immagine d’archivio

Via libera alla manutenzione straordinaria della rete di 250 chilometri di cavi e canali di scolo a cielo aperto del territorio del Comune di Modena, con la pulizia e lo sfalcio degli alvei e delle rive, il consolidamento degli argini, la riparazione e sostituzione di paratoie e ventilabri.

L’obiettivo dei lavori, per un investimento complessivo di 150 mila euro, è mantenere l’officiosità idraulica dei canali in modo da consentire il deflusso veloce e regolare delle onde di piena e garantire, così, la sicurezza idraulica del territorio. L’investimento integra il programma di manutenzione ordinaria e straordinaria dei canali di scolo già avviato per un valore di 110 mila euro per la manutenzione ordinaria (334 mila euro stanziati per il triennio 2023-2025) e di 313 mila euro per quella straordinaria.
L’incarico è stato assegnato all’impresa Cav. Emilio Giovetti di Modena. La scelta dell’affidamento diretto dei lavori, nel rispetto del principio di rotazione, è stata dettata dalla necessità di avvalersi di un’impresa dotata di una conoscenza approfondita e specifica del territorio, in particolare per quanto riguarda le condizioni dei tratti arginati e il funzionamento idraulico, in modo da garantire sia la tempestività sia l’efficacia dell’azione manutentiva.
Nel dettaglio, gli interventi di manutenzione straordinaria sui canali di scolo riguardano adeguamenti e ripristini delle sezioni idrauliche dei canali attraverso lo sfalcio della vegetazione sulle rive, il consolidamento delle sponde, anche con palafitte di legno e la collocazione di tavole per il sostegno delle sponde in corrispondenza di zone franose; la manutenzione, riparazione o sostituzione dei manufatti idraulici danneggiati a presidio della salvaguardia del territorio; il tempestivo ripristino, quando necessario, delle sezioni idrauliche dei canali scaricatori nel fiume Secchia; interventi di consolidamento spondale, in caso di franamenti, di tratti di canali a fianco della viabilità per la sicurezza degli utenti, da realizzare in accordo con l’Ufficio manutenzione straordinaria del Comune.
Sono finanziati, inoltre, eventuali interventi urgenti con carattere di straordinarietà per il ripristino delle sponde dei canali, attivabili in poche ore e per i quali l’impresa dovrà garantire un servizio di reperibilità attivo h24.
I canali che fanno parte della rete di 250 chilometri sono 66: si va dal Canalazzo di Freto al Canale di Marzaglia, dal Cavo Argine al Cavo Diversivo e al Minutara, da Fossa Bernarda a Fossetta Via Nuova, da Ramo Paduli a Rio delle Quaglie, fino a Scolo Acquara e Zappellaccio.
I ventilabri interessati dagli interventi sono 14: alcuni nella zona di Ponte Alto, altri alla Fossalta sul Tiepido, sul Cavo Minutara e sul Cavo Carrobbio ai Tre Olmi. Le principali paratoie sono sette: sul canalazzo di Freto (canale dei Montanari), in via Morane (una vicino al sottopasso, l’altra all’altezza del passaggio a livello), sul cavo Archirola (alla confluenza con il Diversivo Martignana), in via Saragozza (all’incrocio con viale delle Rimembranze, nei pressi dell’edificio dell’ex Questura), in corso Canalgrande (all’altezza di via Fonteraso) e in via Nonantolana, all’angolo con via Cavo Argine.

















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