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Martedì 30 luglio apre la raccolta dei mirtilli spontanei nel parco del Frignano

Norme invariate e severi controlli

Apre martedì 30 luglio la nuova stagione della raccolta del mirtillo spontaneo nel Parco del Frignano, sull’alto Appennino Modenese. Fanno eccezione le aree Parco a protezione integrale (zone A e A1) dove la raccolta è sempre proibita.

Come gli altri anni, la raccolta è consentita tutti i giorni dalle ore 6 alle 20 (sempre e solo del prodotto giunto a maturazione) e può essere utilizzato l’apposito rastrello, purché di sezione massima di cm. 30 di larghezza. La raccolta è permessa, a livello giornaliero e senza alcuna autorizzazione, nel limite di 1 chilogrammo per tutti e fino a 5 chilogrammi per i residenti nei comuni del Parco del Frignano (Fanano, Fiumalbo, Frassinoro, Montecreto, Pievepelago, Riolunato e Sestola). Gli stessi residenti, con un’autorizzazione giornaliera “una tantum” (una sola volta nell’arco della stagione) del costo di 10 euro, hanno inoltre la possibilità di raccogliere fino a 20 chilogrammi di mirtilli per autoconsumo.

Un’autorizzazione stagionale per la raccolta a fini economici (massimo 180 autorizzazioni per la stagione 2024) viene rilasciata ai residenti da almeno 5 anni consecutivi nei comuni del Parco iscritti d’ufficio nell’apposito “Albo dei raccoglitori”, i quali possono raccogliere fino a 100 chilogrammi giornalieri di prodotto. L’autorizzazione è a pagamento e il costo varia in base alla categoria del raccoglitore, con tariffa più bassa (100 euro) per studenti, disoccupati e pensionati in nucleo familiare in 1a fascia ISEE; 120 euro per imprenditori agricoli e aziende operanti nel settore e loro dipendenti; per tutti gli altri il costo è di 300 euro.

Le autorizzazioni sono rilasciate agli aventi diritto presso la sede operativa del Parco del Frignano di Pievepelago (via Tamburù 8, tel. 0536.72134) dietro presentazione di apposita autocertificazione attestante la condizione professionale del richiedente.

I controlli sul rispetto delle norme di raccolta sono particolarmente severi, svolti a livello interforze dalle Guardie del Parco e dalle Guardie ecologiche volontarie in collaborazione con i Carabinieri Forestali, la Polizia Provinciale e la Polizia Municipale dei comuni interessati.

















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