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Carpi, uomo in arresto cardiaco salvato grazie all’utilizzo del defibrillatore in un centro sociale anziani

L’intervento effettuato da una professionista sanitaria dell’Azienda USL che si trovava per caso nello stesso luogo, ma chiunque può essere fondamentale per salvare una vita: la prima cosa da fare è chiamare il 118

Salvato grazie alla tempestiva chiamata al 118 e all’utilizzo del defibrillatore semiautomatico esterno (dae). Protagonista della vicenda, fortunatamente a lieto fine, è un uomo di circa settant’anni che domenica sera ha avuto un malore mentre si trovava al Circolo Guerzoni di Carpi. Nel circolo si trovava anche casualmente la coordinatrice dei percorsi preoperatori dell’ospedale Ramazzini di Carpi, Milena Bassoli, che appena accortasi del malore è subito intervenuta: ha chiamato il 118, che, lo ricordiamo, è sempre la prima cosa da fare, prima dell’arrivo dell’ambulanza ha praticato il massaggio cardiaco e utilizzato il defibrillatore che si trovava nella struttura, portato da un volontario del circolo. Grazie a questo tempestivo intervento l’uomo, che era in arresto cardiaco, ha ripreso conoscenza. È stato subito portato in ambulanza all’ospedale di Carpi e successivamente trasferito all’ospedale di Baggiovara per approfondimenti diagnostici, le sue condizioni di salute sono buone.

Ricordiamo che in caso di sospetto arresto cardiaco la prima cosa da fare è sempre chiamare il 118 e lasciarsi guidare dalle indicazioni dell’operatore. Sulle situazioni più gravi, l’infermiere operatore della Centrale operativa del 118 fornisce istruzioni pre-arrivo avvalendosi anche della videochiamata attraverso la piattaforma FlagMii di cui sono dotate tutte e tre le centrali operative del 118 dell’Emilia-Romagna: si tratta di manovre che il testimone può mettere in atto per soccorrere l’infortunato in attesa dell’arrivo dei soccorsi. L’operatore della centrale telefonica indica, inoltre, se nelle vicinanze è presente un dae, un defibrillatore semiautomatico esterno che chiunque può utilizzare.

Una volta acceso, il dispositivo fornisce semplici indicazioni vocali sul suo utilizzo ed è in grado di effettuare una analisi del ritmo cardiaco della persona colta da malore: se non è necessario, la scarica elettrica non viene erogata.

Il 118 Emilia-Romagna esegue una mappatura di tutti i dae pubblici presenti sul territorio (consultabile sul sito https://www.118er.it/dae). La manutenzione dei dae è in capo al possessore, con frequenza regolare il 118 contatta i possessori dei dae per invitare al controllo dell’apparecchio. Se una persona si accorge casualmente che un dae posizionato in luoghi pubblici non è funzionante è possibile inviare una mail all’indirizzo supportdaemodena@118er.it: la segnalazione verrà presa in carico.

Ricordiamo inoltre che le persone maggiorenni possono scaricare sul cellulare l’app DaerespondER, non è necessario aver frequentato alcun corso, un’applicazione sviluppata dal sistema 118 Emilia-Romagna: in caso di chiamata al 118 la app emetta una allerta all’utente che si trova più vicino al luogo in cui è posizionato un defibrillatore: defibrillare entro 3-5 minuti dall’inizio dell’arresto cardiaco può portare la sopravvivenza fino al 50-70% dei casi.

 

















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