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Le 5 domande di Legambiente ai candidati Sindaco di Sassuolo

Il circolo Legambiente di Sassuolo, Comuni Pedemontani Modenesi ha inviato ai candidati Sindaco 5 domande sui temi ambientali riguardanti la città di Sassuolo su:

1) Qualità dell’aria

2) Trasporti, Logistica, Mobilità sostenibile

3) Smaltimento rifiuti

4) Verde pubblico

5) Consumo di suolo

Legambiente ha voluto offrire ai candidati l’opportunità di far conoscere alla cittadinanza le posizioni di ciascuno, le proposte ed i progetti su tali cinque rilevanti tematiche, tanto importanti per la vita di tutti i giorni dei cittadini sassolesi.

Solamente due candidati, Cristiano Gugliucci e Matteo Mesini, hanno risposto alle domande inviate da Legambiente, prendendo posizione su ogni tema proposto.

L’Associazione ambientalista ha inviato alla stampa le risposte ricevute, al fine di dare la massima diffusione possibile ed innescare il dibattito in questi ultimi giorni di campagna elettorale.

Tali risposte sono visibili anche sui profili social (Facebook e Instagram) di Legambiente Sassuolo e sul sito web https://legambientesassuolo.wordpress.com/

Nessuna risposta è invece pervenuta dal Sindaco uscente Gianfrancesco Menani e da Francesco Macchioni che, nonostante la richiesta sia stata inviata a più recapiti e sollecitata a più riprese, hanno ritenuto rimanere in silenzio.

 

Le 5 domande di Legambiente ai candidati Sindaco di Sassuolo

1) Qualità dell’aria.
I dati sulla qualità dell’aria in città sono pessimi e preoccupano per la salute dei cittadini. Nell’anno 2021 si sono registrate 3.845 morti premature in Emilia-Romagna causate dalle polveri ultra-fini (52 decessi a Sassuolo1).
– Quali sono le Vostre proposte per migliorare la qualità dell’aria, anche facendo riferimento ad un’area vasta?
– Quali sono le Vostre proposte per ridurre gli spostamenti in automobile all’interno dell’area urbana?
– Quali sono le Vostre proposte in tema di sosta in centro città ed in Piazza Grande?
– Quali sono le Vostre proposte per risolvere il problema del traffico nella zona del Polo Scolastico?

2) Trasporti, Logistica, Mobilità sostenibile.
I consigli comunali di Modena e Formigine hanno approvato due Ordini del Giorno chiedendo che venga ridiscussa la realizzazione della Bretella Sassuolo-Campogalliano, con una seria valutazione sui costi e benefici.
– Qual è la Vostra posizione in merito?
– Considerando che non è mai stato approvato un piano del traffico a Sassuolo, nonostante sia uno strumento urbanistico obbligatorio2, su quali infrastrutture dovrebbe puntare la città ed il distretto per migliorare il traffico; come pensate di pianificare il futuro della mobilità cittadina e distrettuale?

3) Smaltimento rifiuti.
La raccolta porta a porta, da poco introdotta, sta dando ottimi risultati in termini di volume di rifiuto differenziato3, ma ha mostrato criticità sia in tema di decoro urbano, sia con riferimento alle lamentele della cittadinanza.
– Quali sono le Vostre proposte per migliorare il servizio?

4) Verde pubblico.
Il censimento realizzato da Legambiente Sassuolo nel 2022 ha evidenziato il taglio (da parte di tutte le Amministrazioni precedenti) di 977 alberature stradali non sostituite (dato da aggiornarsi con i numerosi tagli che sono intervenuti successivamente).
– Come intendete porre rimedio a questi tagli, che hanno portato ad una città sempre meno verde e più calda?
– Come intendete superare il problema di marciapiedi troppo stretti ed obsoleti, della presenza di sottoservizi che rendono più difficoltosa la ripiantumazione delle alberature perdute?

5) Consumo di suolo
ll consumo di suolo è fondamentalmente il termometro dell’attenzione di una città o di una
amministrazione all’ambiente, alla biodiversità, alla tutela del territorio. E’ la misura della capacità di adattamento ai cambiamenti, della capacità di prevenire disastri che sono sempre più frequenti e intensi. Nonostante la Legge Regionale n.24/17 che, solo nelle proclamate intenzioni, avrebbe dovuto ridurre il consumo di suolo in regione, i dati sul consumo di suolo dell’Emilia-Romagna sono ancora drammatici (635 ettari di suolo perso nel solo 2022)4.
Il Comune di Sassuolo soffre da tempo di una eccessiva e disordinata urbanizzazione, che ha portato a un graduale impoverimento di aree verdi e zone polmone, e non ha ancora approvato il PUG (Piano Urbanistico Generale).
– Quali sono le concrete soluzioni che il PUG dovrebbe prevedere per rimediare a tale problema?

***

1 Fonte: “Air quality in Europe 2021”, dell’European Environment Agency
2 Il piano urbano del traffico, acronimo P.U.T., è stato reso obbligatorio dal decreto legislativo numero 285/1992 (e successive modifiche) per i comuni con più di 30000 abitanti. A livello ministeriale, le direttive riguardanti questo piano sono
state emanate nella gazzetta ufficiale numero 146 del 1995.
3 Percentuale RD 2022: 64,6%; percentuale RD 2023: 70%; obiettivo Piano Regionale Gestione Rifiuti: 84%. Fonte: sito Comune Sassuolo
4 Report Ispra sul Consumo di Suolo per l’anno 2022

RISPOSTE AL QUESTIONARIO DI CRISTIANO GUGLIUCCI

I recenti dati delle reti regionali hanno evidenziato concentrazioni medie inferiori rispetto a quelle osservate nell’ultimo quinquennio, in parte a causa delle condizioni meteo climatiche anomale ormai da tempo: mentre nel 2023 i valori medi delle polveri PM10 e PM2,5 sono risultati ampiamente entro i limiti di legge (dati ufficiali regionali) così come registrato sulla media annuale di NO2; sono risultati nei limiti i livelli di biossido di zolfo, benzene e monossido di carbonio, ma i limiti di concentrazione di ozono continuano a non rispettare gli obbiettivi previsti dalla legge.
In ottemperanza alle politiche di controllo dell’inquinamento atmosferico definite a livello regionale nel Piano Area Integrato Regionale 2030 (PAIR 2030) è nostro interesse adottare ed incentivare una migliore gestione sostenibile della città. Abbiamo, solo per citarne una, già valutato una sorta di incentivo che verrà messo a disposizione di chi utilizzerà fonti energetiche rinnovabili, abbiamo incontrato già due anni fa anche una Start Up di cui non rendiamo pubblico il nome per ovvie ragioni. Abbiamo studiato con i tecnici impegnati in questo campo una soluzione che poterà alle famiglie oltre ad un risparmio energetico anche un beneficio economico.
Verranno intercettati fondi Regionali o Comunitari per ridisegnare la città e il suo verde pubblico. Attraverso il programma “suolo-zero” recupereremo e valorizzeremo le strutture paesaggistiche già esistenti (centro storico, parchi pubblici, aree agricole). Verranno organizzate iniziative bio-agricoltura ed energie rinnovabili, con il coinvolgimento degli studenti e dei docenti.
Per ridurre gli spostamenti in automobile, in primis verranno migliorati ed aumentati i servizi dei mezzi pubblici, carenti e poco spesso puntuali, poi verranno progettate piste ciclabili che collegheranno i punti periferici all’immediato centro della cittadina tenendo conto della sicurezza dei pedoni e dei ciclisti, con l’obbiettivo di poter invogliare tutti i cittadini ad utilizzare questo importante mezzo di spostamento. Verranno messe in sicurezza tutte le piste ciclabili esistenti nei percorsi casa-scuola ed altre verranno progettate.
La questione parcheggi in generale e soprattutto la profonda e decisamente poco apprezzata trasformazione apportata alla piazza grande rientrano tra i nostri obie8vi principali di cambiamento. Troppe le criticità nella pratica emerse che si potevano prevedere ed evitare. Ho raccolto in questi due anni, giustamente a mio parere, una moltitudine di lamentele sia da parte dei cittadini che dei commercianti e con riferimento a
quest’ultimi colgo l’occasione per porre l’attenzione in primis alla situazione drammatica e gravemente pregiudizievole in cui verte il mercato cittadino, che ci sta particolarmente a cuore perché fonte di vita per la città. L’attuale gestione ne sta compromettendo l’economia, la sicurezza e la salute tanto di chi ci lavora che per i cittadini stessi. Durante i mercati verrà chiuso totalmente il centro poiché le lamentele dei commercianti che spesso si trovano furgoni o auto attaccate alle bancarelle e che rischiano di investire i pedoni non devono più esistere. Già vengono utilizzate transenne nei punti di ingresso al centro che puntualmente non vengono rispettate e spostate dai passanti senza controllo. Non è accettabile che Veicoli di privati e/o per il trasporto merci circolino all’interno del mercato cittadino.
Per quanto riguarda il polo scolastico che a giugno vedrà trasferirsi anche la sede centrale del Formiggini, avevo scritto un articolo nel quale avevo portato d’esempio le soluzioni adottate in Inghilterra. Nei college inglesi, infatti, hanno cambiato gli orari di ingresso dei vari istituti. Nei tre istituti di Sassuolo l’ingresso e l’uscita di scuola coincidono e sono causa di grande traffico e inquinamento. Si potrebbe entrare alle 7,50
all’istituto Ipsia, mentre alle 8,00 all’istituto Volta ed in fine alle 8,10 all’istituto Formiggini. La stessa cosa si potrebbe fare per l’orario di uscita. Nei paesi scandinavi ed in Gran Bretagna assicurano che il livello dell’inquinamento è diminuito ed il costo praticamente nullo. Valuteremo tariffe agevolate per gli studenti che utilizzeranno i mezzi pubblici, ed altre soluzioni verranno valutate in tempi brevissimi.

2 – Per quanto riguarda la bretella Sassuolo-Campogalliano, credo personalmente che non sarebbe opportuno continuare a cementificare ed a distruggere altro verde. Bisognerebbe potenziare i collegamenti ferroviari per lo scalo delle merci, e magari agire sulle strade di collegamento che già esistono per renderle più fluide e percorribili, secondo seri piani di manutenzione. Soldi investiti per il miglioramento delle strade già esistenti, per rendere più scorrevole la viabilità e diminuire il tempo di percorrenza delle stesse, con conseguente riduzione dello smog.
Come già detto in precedenza, si dovrebbe investire di più sui trasporti pubblici, rendendoli molto più efficienti, utilizzando gli incentivi statali per i mezzi pubblici a emissione zero, con tabelle di marcia puntuale e cadenzata e continuare ad insistere sull’utilizzo di mezzi privati ecologici. Il programma che ho presentato all’iscrizione della mia candidatura, prevede l’inserimento nelle scuole elementari dei programmi di studio di educazione civica, attraverso i quali insegneremo ai nostri bambini la cultura e il rispetto dell’ambiente, poiché
crediamo che la formazione dei nostri ragazzi contribuirà a farli crescere sani e consapevoli che ogni loro gesto sarà rilevante per tutti noi. Verrà messo a disposizione di ogni scuola un docente che oltre ad insegnare il rispetto dell’ambiente, li farà crescere con le basi indispensabili e con i valori giusti per costruire un futuro migliore.

3 – La gestione rifiuti ha purtroppo dato vita, come ben sappiamo, ad un ragionevole malcontento generalizzato in molti comuni, tra cui Sassuolo. Assolutamente corretto differenziare ed indirizzare le scelte dei cittadini verso prodotti che rispettano l’ambiente, ma è innegabile che l’attuale gestione dei rifiuti abbia gravemente pregiudicato il decoro e la salubrità dei cittadini. La mia intenzione è quella di regolare e controllare il corretto smaltimento dei rifiuti, reinserendo i cassonetti. Naturalmente installando altre
telecamere nel comprensorio per controllare il corretto smaltimento per una più ampia visione di chi si comporta nella maniera giusta. Insisto sulla formazione dei nostri ragazzi inserendo programmi di educazione civica nelle scuole. Sarà nostra premura aumentare il controllo ed il miglior funzionamento dei centri di raccolta. Saranno rimodulate le tariffe della TARI soprattutto nelle zone Foresi (arancioni) dove sono stati eliminati tutti i cassonetti e il porta a porta è totale. Nell’ultimo anno le tariffe sono rimaste invariate, quando sono i residenti a doversi caricare totalmente dello smaltimento dei rifiuti.

4 – Troppi alberi sono stati abbattuti nel recente passato. Il verde pubblico non è stato tutelato a dovere. Ad ogni albero malato o pericoloso tolto, avrebbero dovuto piantarne perlomeno uno nuovo, cosa non accaduta.
Parchi con scarsa manutenzione e poco sorvegliati, covo di loschi personaggi. Il parco Vistarino che è stato, per la sua bellezza, sempre apprezzato in tutta la provincia di Modena, ha muri di cinta crollati e protetti da inferriate d’acciaio da molti anni e giochi per bambini inutilizzabili. Molti parchi a Sassuolo andrebbero curati meglio. Mi piacerebbe che fossero frequentati come in altri Comuni limitrofi dove sono stati attrezzati con
aree picnic, nel completo rispetto per la natura. “Sassuolo più verde” è la nostra ultima proposta, dove vogliamo coinvolgere i cittadini Sassolesi alla cura del verde pubblico. Ci piacerebbe tornare a proporre “adotta un’aiuola”, un progetto attraverso il quale vorremmo rendere partecipi pensionati volontari ancora in perfetto stato di salute, nell’adottare un’aiuola comunale e tenerla curata. Una sorta di concorso nel quale verrà premiato il cittadino che più abbia curato il nostro verde pubblico con premi e riconoscimenti.
Ridisegneremo la città ed il suo verde pubblico.
Il progetto più ambizioso che abbiamo è quello di creare un nuovo parco pubblico, attrezzato con barbecue, giochi per i più piccoli, aree picnic immerso nella natura con una piantumazione di alberi ombreggianti dove rilassarsi e passare ore liete nel verde con le proprie famiglie.
Sicuramente i marciapiedi troppo stretti e con alberi piantati nel mezzo rendono difficile percorrerli. Per risolvere questo problema bisognerebbe aumentare il volume degli stessi per ciò che è possibile senza dover abbattere altri alberi, magari consentendo il percorso dello stesso viale solo ad un senso di marcia dove strettamente necessario.

5 – Il consumo spropositato del suolo è un altro problema al quale darò molto spazio nel mio programma. Il PUG non è stato approvato non solo perché hanno sbagliato i tempi tecnici per presentarlo, ma perché non era stato programmato a dovere. Avremmo perso molto del verde pubblico nella zona ex Cisa Cerdisa, dove si era programmato di costruire un mercato coperto. Sarebbe stato un vero e proprio sacrilegio. Troppi supermercati sono nati negli ultimi anni. Panorama, Esselunga, Coop, MD, Eurospin, Conad, Aldi, Lidl, In’s, e
chi più ne ha più ne metta. Ma veramente avevamo bisogni di tutti questi capannoni di cemento armato? Le attività commerciali stanno morendo, schiacciate dalla concorrenza di questi grandi supermercati. I commercianti di Sassuolo stanno chiudendo le proprie botteghe. Il centro ha tantissimi negozi sfitti. Perché tutto questo scempio senza che nessuno abbia protestato? Io credo che sia doveroso fare un passo indietro.
La nostra politica ci ha contraddistinto sugli altri per la bontà del progetto. Non cerchiamo una vittoria ma la fiducia dei sassolesi. Cerchiamo consensi per sentirci fautori di un grande rinnovamento. Il denaro non può cancellare o mettere a repentaglio la nostra salute. Come ho detto nelle ultime interviste il Sindaco di Sassuolo dovrà tenere conto prima della propria coscienza, perché colui che vincerà dovrà realmente prendersi carico di un’intera comunità con la mano sul proprio cuore. Sassuolo deve venire prima di ogni altro interesse
personale, dobbiamo costruire insieme un’oasi armoniosa. Lo dobbiamo a noi e ai nostri figli.

LE RISPOSTE DI MATTEO MESINI

1. QUALITA’ DELL’ARIA
I dati sulla qualità dell’aria della nostra città ed area sono pessimi.
La maggior parte delle emissioni è generata dal settore dei trasporti, dell’energia e
riscaldamento domestico e quello industriale.
Su fronte dei trasporti è necessario promuovere una mobilità sostenibile e potenziare le
infrastrutture che oggi contribuiscono ai congestionamenti del traffico urbano.
● predisporre parcheggi hub scambiatori in punti strategici della città, riorganizzando gli
accessi anche del centro storico e promuovendo una mobilità sostenibile e ciclopedonale
● progettare una nuova rete di piste ciclabili e marciapiedi, collegando la zona del polo
scolastico per mezzo di tipi alternativi di mobilità
● promuovere progetti di mobilità sostenibile come il “bike to work” o il “pedibus” rivolto
quindi a lavoratori, famiglie e bambini.
Sul fronte energetico e riscaldamento domestico, l’impegno dell’Amministrazione sarà rivolto da un lato alla riqualificazione energetica del patrimonio edilizio pubblico, dall’altro a
sostenere la nascita di nuovi modelli di produzione e autoproduzione e autoconsumo di
energia sul territorio.
In particolare, ci impegneremo per:
● realizzare una o più Comunità energetiche, ovvero associazioni di cittadini, attività
commerciali, pubbliche amministrazioni locali e piccole/medie imprese che decidono
di unire le proprie forze con l’obiettivo di produrre, scambiare e consumare energia
da fonti rinnovabili su scala locale: un modo innovativo per promuovere una gestione
sostenibile dell’energia, dal punto di vista ambientale, sociale ed economico;
● installare pannelli fotovoltaici sulle costruzioni pubbliche che lo consentano;
● collaborare con enti gestori di forniture energetiche per la promozione dell’installazione di punti di ricarica rapida di potenza adeguata per auto e per bici elettriche, in varie parti della città;
● implementare l’opera di miglioramento sismico ed efficientamento energetico degli
edifici pubblici, intervenendo sugli impianti di riscaldamento, condizionamento e di
illuminazione delle strutture pubbliche, con l’obiettivo di raggiungere l’autonomia
energetica degli edifici.
La qualità dell’aria ha poi come alleato il verde pubblico delle aree urbane, da curare,
salvaguardare e su cui investire fortemente.

2. TRASPORTI, LOGISTICA, MOBILITA’ SOSTENIBILE
Penso sia necessario trattare l’annoso tema della Bretella con pragmatismo, partendo dai
fatti.
La Bretella è un’opera chiesta a gran voce da un ampio territorio, pianificata, progettata,
approvata e che oggi attende lo sblocco delle risorse governative e di quelle contenute negli
investimenti previsti dal rinnovo delle concessioni autostradali di Autobrennero. Sarà nostro impegno monitorare e sostenere tutti gli interventi di mitigazione ambientale, opere compensative ed accessorie necessarie.
Ciò nonostante, il problema della mobilità di Sassuolo non nasce e non muore con la
Bretella, le nostre proposte per migliorare la questione traffico sono:
● un piano ciclistico della città con nuove strade ciclabili
● un migliore sistema della mobilità di persone e merci
○ raddoppiare le corsie della Strada Pedemontana SP467 tra il ponte e Panorama
○ collegare Sassuolo e la stazione Mediopadana AV di Reggio Emilia
○ sostenere la realizzazione del raccordo ferroviario tra scali di Dinazzano e
Marzaglia.
Pensiamo ad una mobilità che sia per tutti: spostarsi a piedi significa disponibilità di percorsi pedonali senza ostacoli e ben illuminati, strisce pedonali visibili, presenza di sedute, segnaletica chiara.
La sicurezza è ciò che ci preme prima di tutto, per cui ogni azione deve concentrarsi sul
creare un contesto generale affine all’utenza debole, nel quale cioè sia possibile per un
pedone o un ciclista muoversi ovunque in modo confortevole e sicuro.
Gli interventi si concentreranno pertanto su alcune azioni specifiche:
● realizzare infrastrutture più sicure e incentivare lo spostamento degli utenti dall’auto
privata verso sistemi di mobilità sostenibile (pedoni, bicicletta, trasporto pubblico) a
partire dalla mobilità casa-scuola;
● aumentare e dare continuità ai percorsi ciclopedonali, proteggere gli attraversamenti
trasversali, evidenziare l’ingresso alle zone residenziali e a quelle scolastiche e ridurre di conseguenza i livelli di incidentalità;
● provvedere ad una sostanziale manutenzione delle piste ciclabili esistenti e prevederne di nuove, per raggiungere gli obiettivi contenuti nel bici plan e nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile;
● ridisegnare l’attuale sezione stradale, a partire dalle zone dei plessi scolastici, con una particolare priorità al Polo delle scuole superiori (piazza Falcone Borsellino).
Ogni scuola dovrà essere raggiungibile con una pista ciclo-pedonale e saranno promossi progetti a tutela della sicurezza stradale e del traffico davanti alle scuole, come le “strade scolastiche”;
● dotare Sassuolo di un “Piano Ciclistico”, con lo scopo di incentivare l’uso della bicicletta e favorire quindi gli spostamenti casa‐scuola e casa‐lavoro, realizzando un’infrastruttura che permetta al ciclista di muoversi in sicurezza e con continuità fino alla meta da raggiungere;
● realizzare servizi di supporto per chi si muove in bicicletta, come la creazione di parcheggi custoditi per le biciclette nelle zone cruciali della città (ad es. stazione ferroviaria e centro);
La mobilità è un tema che impatta e riguarda un territorio di area vasta per cui è necessario fare rete con i comuni limitrofi.
Per il potenziamento dello sviluppo del nostro territorio distrettuale e la sinergia con l’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico ci impegniamo per:
● Valutare l’introduzione di un mobility manager distrettuale per pianificazione e sviluppo di una mobilità veloce e interconnessa
● Sostenere gli accordi contenuti nel Patto per il Lavoro e per il Clima                               ● Promuovere la redazione di un Piano strategico per l’Area Vasta Ceramica con lo
scopo di coordinare e mettere in sinergia i vari documenti programmatici dei vari Enti
Locali ed Unioni per una “governance di Area Vasta” che si ponga come riferimento
per i grandi investitori industriali, sociali e culturali, perseguendo buone strategie
competitive e facendo rete sia per la ricerca di finanziamenti, sia per la gestione.

3. SMALTIMENTO RIFIUTI
Siamo d’accordo: il nuovo sistema di raccolta ha migliorato i volumi di matrice differenziata
riciclabile passando dal 65% al >80%, ma allo stesso tempo ha evidenziato diverse criticità
come un aumento di abbandono di rifiuti e rifiuti in strada, che impattano non solo sul decoro urbano, ma anche sulla sicurezza ambientale e sanitaria dei nostri luoghi.
Per questo proponiamo l’istituzione di un tavolo permanente di confronto con Hera, fino al
raggiungimento della soluzione ottimale, attraverso una verifica del servizio quartiere per
quartiere per interventi puntuali.
Puntiamo a monitorare e migliorare la raccolta differenziata dei rifiuti attraverso alcune
specifiche attività:
● potenziamento della raccolta in orari notturni;
● Introdurre la figura dello “Operatore ecologico di prossimità” che si occupi della pulizia
delle batterie di cassonetti, dando priorità alle zone più critiche per la pulizia alla
mattina e per la pulizia al pomeriggio;
● lotta all’abbandono dei rifiuti attraverso l’installazione di telecamere di sorveglianza
mobili per intervenire in più aree;
● migliorare la distribuzione dei sacchi e il servizio dell’isola ecologica.
● per affrontare le problematiche più complesse, come ad esempio i condomini più
densamente popolati, rimodulare la raccolta mediante il coinvolgimento
dell’amministratore condominiale;
● per gli enti commerciali: effettuare la raccolta cartone anche il sabato e aumentare i
servizi aggiuntivi della plastica (che attualmente si fanno una volta alla settimana); o
introdurre scadenze periodiche di verifica del servizio con le rappresentanze dei
quartieri, per verificare la congruità del calendario di raccolta con le esigenze
produttive o abitative della zona.
● Valutare con il gestore l’installazione di mini stazioni ecologiche automatizzate (aperte
24/24 h, videosorvegliate). Si tratta di punti fissi di conferimento a servizio di tutte le
utenze e rappresenterebbe un ausilio fondamentale per lo sviluppo della raccolta
differenziata che incontra le esigenze di flessibilità dei cittadini (ferie, week-end,
pendolari, turnisti, etc) che si trovano in difficoltà a conferire i rifiuti negli orari di
calendario
● Installazione di “casette dell’acqua” distributore di acqua pubblica dove è possibile
attingere acqua pubblica refrigerata, naturale o frizzante. Un’occasione per incidere
notevolmente sulla quantità dei rifiuti domestici.

4. VERDE PUBBLICO
Intendiamo aprire una stagione di riqualificazione e rigenerazione urbana con l’obiettivo di ridurre le aree cementate e piantare nuovi alberi a partire dalle zone più degradate. Questa è la sfida principale dei prossimi anni che riguarda la tutela della nostra salute e dell’ambiente in cui viviamo, per aumentare la permeabilità dei suoli e contrastare i cambiamenti climatici.
Bisogna superare il progetto ‘un albero per ogni nuovo nato’ e piantare un albero per ogni
cittadino: +40.000 nuove piantumazioni a partire dai parchi e le strade, le scuole dove sono stati abbattuti senza essere sostituiti.
Per questo intendiamo mettere in atto alcune azioni puntuali, tra cui:
● organizzare un piano delle manutenzioni più attento ed efficiente;
● predisporre un piano straordinario di riqualificazione del verde pubblico, dando
maggiore attenzione a quei luoghi come le strade e le piazze, che non sono solo luoghi
di passaggio, ma luoghi di relazione, luoghi della comunità, nei quali le persone
vivono;
● Aumentare le alberature e il verde urbano. L’obiettivo non è solo un miglioramento
estetico, ma anche il contrasto alle isole di calore, la maggiore vivibilità degli spazi e
un miglioramento della qualità dell’aria;
● rinnovare aree verdi trascurate o pianificare nuove aree verdi, laddove assenti, con
parchi gioco nei quartieri che ne sono sprovvisti;
● promuovere la desigillazione dei suoli e il ripristino di terreni permeabili recuperando
spazi degradati a verde urbano ed eliminando dove possibile inutili distese di catrame;
● riqualificare gli accessi all’abitato urbano, ovvero le cosiddette Porte della Città, che
oggi versano in uno stato di degrado, contribuendo a dare un’immagine di
trascuratezza di Sassuolo.
E’ necessario inoltre ridisegnare completamente il sistema di marciapiedi e ciclabili, pensando a vie ciclopedonali sicure, accessibili a tutti e senza barriere. In questa riprogettazione i criteri di permeabilità dei suoli e verde urbano devono essere tra le priorità assieme alla sicurezza e l’accessibilità.

5. CONSUMO DI SUOLO
Pensiamo sia il momento di dire basta al consumo di suolo: il saldo zero è l’obiettivo minimo da perseguire. Nel nuovo PUG deve essere inaugurata una nuova stagione di riqualificazione e rigenerazione urbana, un impegno per la tutela della nostra salute e dell’ambiente in cui viviamo, per aumentare la permeabilità dei suoli e contrastare i cambiamenti climatici.
La riqualificazione complessiva del contesto urbano diventa così uno degli obiettivi principali, con l’idea di programmare e cercare fondi per alcuni interventi sostanziali di rigenerazione.
A partire da queste proposte specifiche:
● riqualificazione dall’area delle due stazioni di Modena e Reggio, per migliorare la
sicurezza di quei luoghi e sviluppare una nuova idea di accesso al centro storico,
migliorando la gestione del traffico all’incrocio tra via Radici in piano e via Radici in
monte;
● riqualificare l’area del comparto “Circonvallazione est ex 189” partecipando ai bandi
regionali e finanziamenti PNRR con progetti in partnership pubblico privata e l’obiettivo
di realizzare nuove sedi e strutture per associazioni del territorio e forze dell’ordine;          ● promuovere interventi di riqualificazione dell’area ex Ospedale con l’idea di sviluppare
servizi di prossimità in un’area centrale, valorizzando gli edifici di interesse storico
presenti;
● riqualificare l’area ex cantina sociale a Braida, progettando insieme ai cittadini una
piazza polivalente, uno spazio poliedrico che potrebbe essere usato sia per il mercato
contadino, ma anche per attività diverse come musica, sport, street food ecc…). Un
intervento che vuole proporsi come una “buona pratica” dell’ascolto del territorio per la
progettazione di aree pubbliche, in modo da realizzare le richieste di chi ci abita.

 

















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