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Portici Unesco: il 18 maggio il posizionamento della prima targa

Il convegno “Heritage Meets the Future” con le più importanti città europee del circuito Unesco. Un nuovo sito e un’app per la valorizzazione dei Portici

Bologna Portici Festival 2023

È in programma sabato 18 maggio la cerimonia di svelamento della prima targa Unesco, simbolo del riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità ai Portici di Bologna, che verrà apposta in piazza Maggiore sul tratto di portici di Palazzo d’Accursio alla presenza di Jyoti Hosagrahar, vicedirettrice del Centro del Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Si tratta del compimento del percorso che ha visto nel 2021 l’assegnazione del riconoscimento ad un patrimonio unico al mondo, l’elemento più caratteristico e affascinante di Bologna: un riconoscimento che porta con sé, assieme al prestigio, la responsabilità del mantenimento dei beni, processo che coinvolge assieme istituzioni e cittadinanza, in particolare i più giovani cui è affidato l’impegno per il futuro.

ll convegno Heritage Meets the Future
Alla riflessione sulla cura del patrimonio pubblico è dedicato Heritage Meets the Future, convegno internazionale in programma il 17 e 18 maggio e lancio della seconda edizione del Bologna Portici Festival, che si terrà dal 4 al 9 giugno prossimi.
La due giorni si propone di mettere in dialogo studiosi, ricercatori, rappresentanti delle istituzioni per individuare soluzioni condivise per la salvaguardia di un bene vivo, attraversato quotidianamente dai cittadini, da proteggere e tutelare come simbolo della città, insieme alle Torri.

Percezione, uso e cura del patrimonio storico urbano: Bologna e i suoi portici è il titolo della giornata in programma venerdì 17 maggio al Cinema Modernissimo in piazza Re Enzo, che vedrà alternarsi gli interventi di docenti, studiosi e ricercatori, seguiti dalla tavola rotonda di confronto tra l’ambasciatore Liborio Stellino, Rappresentante Permanente per l’Italia presso l’Unesco, in dialogo con i Giovani per l’Unesco e i dottorandi del Corso di Architettura dell’Università di Bologna che proporranno le loro soluzioni innovative per la tutela e la valorizzazione del patrimonio urbanistico. La giornata sarà chiusa dalla proiezione del corto Guida per camminare all’ombra, documentario del 1954 di Renzo Renzi, poetico racconto dei portici bolognesi con la voce narrante di Sergio Zavoli.

Sabato 18 maggio la biblioteca Salaborsa ospita Global challenges, shared solutions che vedrà riuniti i site manager Unesco di alcune delle più importanti città europee insignite del riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità, per un confronto a tutto campo sulle sfide della tutela in diversi contesti: Bordeaux, Nizza, Amsterdam, Cracovia e Odessa, che dal 2022 vive, assieme al dramma del conflitto e delle perdite umane, anche l’urgenza di preservare dalla distruzione il suo patrimonio urbanistico. Il dibattito continua con il punto di vista delle istituzioni, nella tavola rotonda che vedrà riunite la vicedirettrice Unesco Jyoti Hosagrahar, Marianne Knutsen, membro del Board del Consiglio internazionale per i monumenti e i siti, Maria Chiara Esposito, responsabile delle Politiche Culturali della Commissione Europea, Direzione Generale Istruzione e Cultura e Adele Cesi, referente del Focal Point Nazionale della Convenzione sul Patrimonio Mondiale presso il Ministero della Cultura. Le conclusioni sono affidate a Helle Søholt dello Studio Gehl di Copenhagen, oggi riconosciuto come uno dei più importanti studi di design e ricerca architettonico-urbanistica al mondo: il suo intervento si incentrerà sull’importanza di un approccio “persona-centrico” alla valorizzazione e cura del patrimonio urbanistico, che a partire dall’analisi dei dati su movimenti, comportamenti, bisogni delle persone nello spazio cittadino sia in grado di implementare la qualità – ambientale, sociale, relazionale – degli spazi pubblici.
Al termine lo svelamento della targa di piazza Maggiore, un momento che sarà arricchito dall’esibizione del coro dei bambini e delle bambine della Bernstein School of Music Theatre che eseguirà l’Inno dei Portici, e dal monologo di Marinella Manicardi, testo originale composto dall’attrice per l’occasione.

Anteprima Bologna Portici Festival, gli appuntamenti in città nelle due giornate
Nel cartellone una Passeggiata Morandiana che da Casa Morandi arriverà fino a Grizzana, paese natale del grande artista bolognese, e il testo teatrale dedicato al sodalizio tra Morandi e Giuseppe Raimondi, in programma nella stessa Casa Morandi di via Fondazza. E ancora i recital di arie d’opera nel foyer del Teatro Comunale in piazza Verdi, i concerti al Conservatorio G.B Martini, i laboratori dedicati ai più piccoli al Museo di Palazzo Poggi, e lo speaker corner in Piazza Raviola con il “pulpito” di Flavio Favelli che sarà aperto anche ai bambini. Nell’ambito della Notte Europea dei Musei, saranno inoltre a disposizione del pubblico numerose visite serali guidate. Appuntamento speciale sabato 18 al Museo e Biblioteca Internazionale della Musica con Gino Castaldo e la sua narrazione musicale Il cielo bruciava di stelle: un ricco programma in attesa della seconda edizione di Bologna Portici Festival, la grande festa urbana con cui il Comune celebra il riconoscimento Unesco. Quattro distretti, dal centro alla prima periferia, che dal 4 al 9 giugno si trasformeranno in altrettanti palcoscenici diffusi ospitando musica, performance, incontri, spettacoli. Tutto il programma sarà disponibile su bolognaporticifestival.it.

Il nuovo sito web
È online il nuovo sito web www.comune.bologna.it/portici-patrimonio-mondiale/ dedicato ai Portici che diventerà il punto di riferimento per la diffusione culturale sui temi del patrimonio storico. Si rivolge a tutti coloro che hanno desiderio di conoscere i Portici di Bologna e le attività che il Comune e gli altri componenti della Cabina di Regia propongono in termini di gestione, conservazione e valorizzazione. Si troveranno quindi contenuti divulgativi e mappe tematiche per cittadini e turisti, insieme ad approfondimenti con informazioni sempre aggiornate fondate su studi accreditati e recenti utili a chi vuole saperne di più anche per motivi di studio.
Il sito sarà anche l’interfaccia di dialogo con le istituzioni internazionali, a partire proprio dall’Unesco e quindi sarà completamente bilingue (italiano e inglese), le principali informazioni saranno disponibili anche in francese, tedesco, spagnolo, portoghese, arabo, cinese e giapponese.

Inoltre per assicurare la massima accessibilità è stata avviata una collaborazione con l’Istituto dei ciechi Francesco Cavazza e l’Ente Nazionale Sordi, che hanno affiancando la redazione nella ricerca delle migliori soluzioni per agevolare la consultazione alle persone con disabilità visiva e uditiva. Tutto il sito sarà leggibile dai principali sistemi di ausilio per le persone non vedenti e ipovedenti, saranno disponibili filmati in lingua LIS e IS per le persone sorde.

Il sito è stato realizzato con un finanziamento di 105 mila euro del Ministero del Turismo dedicato ai siti e alle città creative UNESCO.

L’app Portici
È già operativa anche l’app Portici che permette di mappare gli interventi di lotta al vandalismo grafico. L’app può essere usata esclusivamente dall’Amministrazione comunale, dalle ditte specializzate e dalle associazioni di cittadini che hanno sottoscritto dei Patti di Collaborazione.

L’app permette di:

  • mappare gli interventi eseguiti, in corso e programmati;
  • acquisire dati sulle superfici trattate e sulle modalità d’intervento;
  • coordinare le attività delle associazioni.

L’app consente la raccolta delle informazioni utili per operare correttamente e in velocità nel caso di eventuali interventi successivi su uno stesso immobile. Ogni singolo intervento contribuisce a costruire una banca dati.
Per ogni intervento viene creata una scheda articolata in diverse sezioni:

  • posizione dell’intervento: la posizione è georeferenziata su mappa in automatico, quando ci si trova sul posto, anche semplicemente scattando una foto;
  • dati sugli elementi che compongono il portico: selezione dell’elemento imbrattato (colonna, pilastro, parete, ecc.) in modo da individuare con precisione l’entità del danno;
  • patti di collaborazione: segnalazione delle associazioni o delle iniziative eventualmente attive nell’area per futuri coinvolgimenti.

L’operatore prima, durante e dopo l’intervento può compilare la scheda che archivia informazioni importanti anche di tipo tecnico:

  • il tipo di supporto dell’elemento imbrattato (intonaco, mattone a vista, pietra) ed il suo eventuale colore (da codificare con un codice univoco);
  • il materiale imbrattante (bomboletta spray, vernice, pennarello);
  • la presenza o meno di protettivi già applicati;
  • eventuali vincoli sull’immobile e altre specifiche.

Per tutti gli interventi è specificato il soggetto che se ne sta occupando.

L’app supporta anche un’analisi fotografica in tempo reale, che sarà in grado di suggerire all’utente il tipo di danno rilevato, utilizzando un motore di “machine-learning” che apprende ad ogni successivo utilizzo.

L’app è stata finanziata con 146 mila euro dal Ministero della Cultura grazie ai fondi della legge 77/2006 dedicata alla gestione dei siti patrimonio mondiale.

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