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Fiorano: Sinofonie, riflettere sulla Cina partendo dal cinema

Oltre un miliardo di persone parlano il cinese mandarino, che si attesta in seconda posizione tra le lingue più utilizzate sul pianeta. La Cina cresce sempre di più, tanto economicamente quanto demograficamente. Ennesimo Film Festival ha dunque deciso di riconfermare anche quest’anno, per la terza edizione di fila, “Sinofonie”, una selezione di cortometraggi girati in lingua cinese da registi sinofoni residenti dentro e fuori i confini della Cina. Da rassegna diventa quest’anno un Premio per sottolineare l’importanza che il Festival vuole dare a questo appuntamento. Il Miglior cortometraggio della selezione sarà assegnato dal pubblico presente in sala durante la proiezione che si terrà presso il BLA di Fiorano a partire dalle 17 di venerdì 3 maggio.

Come anticipato, c’è di più: oltre alla selezione, Ennesimo ha deciso di istituire il premio Sinofonie, per valorizzare il lavoro di chi, tramite il cinema, riesce a raccontare la complessa contemporaneità asiatica. Ad aprire il pomeriggio sarà il regista cinese Fan Popo*, attualmente residente in Germania e noto per aver subito un’importante operazione di censura nel proprio paese di origine.

Con lo spirito di unire giovani e cinema, Ennesimo Film Festival, insieme a Ennesimo Academy, ha costruito un percorso che, grazie alla partnership con il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne dell’Università di Bologna, porterà gli studenti del corso dell’Alma Mater a sottotitolare un cortometraggio. È un progetto professionalizzante per gli universitari che possono così mettere in pratica le loro conoscenze linguistiche e veder proiettato il loro operato sul grande schermo. Questo grazie anche a un vero e proprio laboratorio che, nel mese di aprile, ha permesso l’avvicinamento dei giovani al cinema, con un seminario proposto da Ennesimo Academy in cui il direttore artistico della kermesse fioranese, Federico Ferrari, ha approfondito alcuni aspetti tecnici del mondo dei cortometraggi e della sottotitolazione. Inoltre, gli studenti del Corso di Lingua e Letteratura cinese saranno ospiti a Fiorano durante la proiezione dei corti.

«Crediamo sia importante, in un momento storico come questo, ampliare il dibattito internazionale coinvolgendo persone che la Cina, da dentro o da fuori, la conoscono molto bene – commenta Federico Ferrari – Si parlerà di periferie, margini geografici e linguistici così come di territori e formazioni culturali che ripensano il proprio rapporto con la Cina di oggi e di ieri. Questi sono i principali terreni su cui si muove Sinofonie, rafforzata quest’anno dall’importante partnership del Dipartimento di Lingue dell’UNIBO con cui vogliamo costruire, grazie a questo appuntamento, un ponte fra culture e cinematografie per noi meno conosciute».

La selezione di Sinofonie è curata da un team di sinologi, mediatori e docenti di lingua e cultura cinese: Sabrina Ardizzoni (Università di Bologna), Federico Picerni (Università Ca’ Foscari di Venezia/Unibo) e Clara Longhi, esperta di cinema e collaboratrice in numerosi Festival in Italia e in Cina (Università SSML Carlo Bo/IULM Milano).

*Fan Popo, classe 1985, è un regista, critico e attivista di origine cinese. Noto per il suo documentario Mama Rainbow, Popo è diventato rapidamente un’icona nel mondo LGBT cinese. Oggi vive a Berlino, anche a causa della censura che il regime cinese ha imposto nei confronti suoi e delle sue opere.

















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