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Modenapuntoeu “diventa” rete provinciale

Favorire l’avvicinamento degli enti locali alle opportunità offerte dall’Unione europea, soprattutto in tema di finanziamenti, ma anche oltre il Pnrr. È lo scopo della Rete europea provinciale Modenapuntoeu a cui ribadisce l’adesione il Comune di Modena, dopo aver contribuito a crearla sviluppandone anche il coordinamento. La convenzione, infatti, formalizza e potenzia il percorso di Modenapuntoeu, avviato già nel 2008, insieme alla Provincia, con l’obiettivo di supportare quei Comuni del territorio che, anche per carenze di risorse, necessitano di un orientamento nel settore Europa.

Lo schema di convenzione è stato approvato nella seduta di giovedì 4 aprile dal Consiglio comunale con il voto a favore della maggioranza (Pd, Europa Verde-Verdi, Modena Civica e Sinistra per Modena) e di Alternativa Popolare, Modena Sociale – Indipendenza!, Movimento 5 stelle e Forza Italia; astensione per Lega Modena.
Illustrando il documento, l’assessora a Europa e Cooperazione internazionale Carmen Sagliano ha spiegato che lo schema di convenzione, deliberato nel 2022 dalla Provincia di Modena per formalizzare la rete di Modenapuntoeu, e già stato firmato da 16 enti locali.
“Modena, città d’Europa, è il Comune propulsore della rete – ha specificato Sagliano – e non è stato certo un caso se con il lancio della campagna Pnrr gli uffici avessero già esperienza nell’intercettare finanziamenti europei, diventando quindi presto un riferimento certo al livello nazionale e definendo per la città il programma Next Generation Modena, ma supportando anche altre realtà locali nelle candidature dei progetti”.

La rete europea provinciale, in particolare, intende favorire un ponte tra le esigenze dei territori e le strategie europee. Le attività svolte dal personale del Comune di Modena (che si avvale del proprio centro Europe Direct) e della Provincia puntano, infatti, a informare, formare e orientare, gratuitamente, gli enti aderenti sulle politiche e sulle opportunità di finanziamento dell’Unione europea. È il caso, soprattutto, appunto, del Piano nazionale di ripresa e resilienza, Pnrr, strumento di finanziamento straordinario per sostenere la ripresa sociale ed economica degli Stati membri a seguito della pandemia.
Per realizzare gli obiettivi di convenzione e garantire l’ottimale gestione delle attività, la Rete europea provinciale si avvale di una “cabina di regia” e di “gruppi di lavoro tematici”, attivati dalla Provincia sulla base delle priorità del territorio e degli obiettivi strategici della programmazione europea 2021-2027, che puntano a un’Europa più competitiva, più verde, più connessa e inclusiva. Con la sottoscrizione della convenzione (di durata triennale e senza oneri) ciascun ente si impegna soprattutto a favorire la partecipazione del proprio personale alle iniziative di formazione proposte dalla Rete, condividendo, contestualmente, progetti di cui è promotore utili ad accrescere le capacità di assorbimento delle risorse europee del territorio.
Dal 2008 Modenapuntoeu, oltre a formazione e aggiornamento, offre servizi di assistenza per la costituzione di uffici Europa, orientamento su bandi e programmi di finanziamento europei, svolgendo anche attività di networking finalizzate alla ricerca di partner europei e all’inserimento in reti europee e internazionali degli enti locali del nostro territorio. Nel dettaglio annuale di alcuni servizi, sono circa 45 le uscite della newsletter che segnala bandi e programmi di finanziamento europei; sei, in media, gli incontri di orientamento attivati su richiesta degli enti locali aderenti alla Rete; mentre 15 sono gli eventi di promozione della cittadinanza europea, rivolti anche ad associazioni giovanili e scuole. Tra le attività, anche due “infoday” annuali, finalizzati a illustrare ai membri della rete obiettivi, caratteristiche e modalità di accesso ai bandi europei, e pure tre giornate di formazione sulla metodologia per la progettazione europea.

Intervenendo al dibattito, Enrica Manenti (Movimento 5 stelle) ha espresso apprezzamento per gli uffici del Comune che si occupano di progetti europei, anche all’insegna di una “solidarietà amministrativa”. Per la consigliera, infatti, è “giusto condividere competenze con quegli enti locali che non possono avere strutture così robuste”.
Vittorio Reggiani (Pd) ha sostenuto la “lungimiranza” e la “coerenza” del Comune nell’investire su personale qualificato in tema Europa. In particolare, il consigliere ha espresso apprezzamento anche per i percorsi di formazione svolti dagli uffici ai dipendenti delle altre amministrazioni pubbliche, evidenziando che “anche i finanziamenti nei territori limitrofi hanno un riflesso positivo sulla nostra città”.

















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